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martedì 18 luglio 2006

dunque

la resa dei conti, la promessa è debito e la voglia di sottrarmi è leggermente inferiore alla voglia di postare.
il tempo è relativo: me ne sono reso pienamente conto pochi giorni fa. Avvisaglie ne avevo riscontrate frequentemente in esperienze più o meno quotidiane, e in particolare nel sonno. Diverse volte mi è capitato che il sonno - non necessariamente il sogno, da Morfeo è molto più facile - alterasse la cognizione del tempo - non sto parlando di quando alle volte ti svegli e per qualche secondo non sai dove sei/che ora è e cose del genere, sto parlando di quando dormi per esempio per due ore e al risveglio ti sembra che siano trascorsi tre secondi (mi succedeva spesso da piccolo, ora non più) o del contrario, dormi ad esempio cinque minuti e ti svegli credendo che siano passate ore (mi accade raramente, ma accade).
Finora comunque pensavo che questa distorsione del tempo fosse esclusiva del sogno (che lì fosse possibile non credo di averlo mai messo in dubbio).
Mi sbagliavo.
Ogni persona è capace di fermare il tempo.
La fregatura è che lo ferma inconsciamente e involontariamente, e se ne accorge dopo.
Perché, durante, l'individuo è preso da un pensiero così forte che, appunto, ferma il tempo. o lo rallenta. o qualcosa del genere.
esempio 1:
una persona parla, e dopo aver pronunciato una/due sillabe di una parola, tu ne immagini il proseguimento. A prescindere che indovini o meno la parola, l'istante in cui ti salta in mente la parola intera è una sorta di pausa nel tempo. Senti l'altro parlare in un flusso continuo ininterrotto, ma quel tuo pensiero è un microcosmo che non può essere durato quei pochi nanosecondi che la scienza può misurare. Soprattutto se non indovini la parola, perché te ne rendi conto alla fine della parola e devi sforzarti un attimo per cogliere la differenza tra il tuo pensiero e ciò che ha detto l'altro.
esempio 1a: qualche tempo fa, spot TV di Corporaciòn Dermoestetica, prima scena, una donna dice: "Io vado da Corporaciòn Dermoestetica". Quando mi sono accorto di quel "-ciòn" mi sono sganasciato dal ridere.
[Se non si era capito, mi ero fermato a "Io vado da corpo" - che dalle mie parti è la versione vernacolare di "andare di corpo"]
esempio 2: in momenti particolarmente pericolosi, c'è un istante in cui tu (o forse solo io??) immagini la conseguenza catastrofica e sei praticamente inibito alla reazione. Anzi, la reazione avviene, ma in maniera più o meno automatica, tanto che ti stupisci di aver avuto oggettivamente i nervi freddi.
esempio 2a: i freni della mia automobile, alquanto vecchiotta, lasciano un po' a desiderare; qualche volta, guidando abbastanza veloce, mi è successo di dover inchiodare di brutto se la macchina davanti a me frena all'improvviso; ebbene, nei casi più eclatanti, non mi accorgevo di stare frenando finché non avevo finito di pensare "oddio, ora tampono".

scottatura: qualche giorno fa, mare. Un po' troppo sole, e sono tornato a casa con le spalle arrossate (ma alla fine, non è niente di nuovo). Stamattina mi ritrovo un qualcosa dalla morfologia simile a una qualche irritazione che genera bolle su buona parte della spalla destra.
Pensiero numero uno (irrazionale): tumore alla pelle.
Azione numero uno (razionale): ricerca combinata Google/Google immagini, che smentiscono.
Azione numero due (scema): applico la crema doposole.
Pensiero numero due (molto più tardi, semirazionale): ustione. Pensiero razionale finché non mi vengono in mente tutte le cose schifolose che ha sempre detto mia madre, cose del genere: "le ustioni provocano infezioni che si espandono".
Azione numero due (in mancanza d'altro..): nonostante la scottatura non dia fastidio, bagnarla un po' dà sollievo.
Azione numero tre (un po' più sensata della uno): applico una crema/gel contro le irritazioni cutanee.
Azione numero quattro (tra poco): torno allo specchio a monitorare la situazione e, se ce n'è bisogno, applico il gel refrigerante (quello che, o lo applichi con moderazione, o ti ustioni di freddo - davvero)

tumori: la parente di cui ho parlato un paio di volte tempo fa sembra non avere scampo, il male si allarga e non sembra operabile; l'averla vista pochissimi giorni fa in "salute" come mai negli ultimi mesi mi ha fatto piacere, finché non ho ripensato al fatto che da qualche tempo hanno aumentato il principio attivo del cerotto alla morfina, e al fatto che ella stessa ignora che sia morfina (ignora questo e tutto il resto..).
E comunque, è arrivato pure un altro caso nei paraggi, e di una persona addirittura un po' più giovane.

Griffin: forse diventeranno il mio cartoon preferito. Sono stato per lunghissimo tempo carampano dei Simpson a livelli anche ottusi, ma ora sembra che ho trovato un briciolo di obiettività.
I Simpson sono venuti per primi, ed è indubbio hanno aperto la strada. ed è indubbio che i Griffin abbiano colto una certa scia. Ma forse l'allievo ha superato il maestro. O si appresta a farlo. Credo che l'unica superiorità che posso attribuire ai Simpson (oltre al suddetto primato temporale, che comunque non è cosa da poco) sia un certo - per quanto possibile - senso di realtà.
[La salomonica differenza può essere fatta anche raffrontando due sole scene:
a) Homer e Bart Simpson, in Australia, vogliono scappare da degli inseguitori entrando nel marsupio di due canguri. Bart inserisce un piede e, estrendolo ricoperto di una qualche mucosa schifolosa, si lamenta: "Ma non è come nei cartoni animati.."
b) Peter Griffin, allo zoo, non ricordo per quale motivo, entra nel marsupio di un canguro che lo trasporta per un po', poi stramazza. Peter esce completamente pulito.]
Ma è anche vero che, se I Griffin fossero più realistici, il mio adorato Stewie non potrebbe essere così come lo conosco.

Radiohead e Björk: qualche giorno fa avevo ritrovato tale "Jöga" di Björk, l'unica di lei canzone che conosco. E che comunque credo valga l'intera discografia.
Forse, unico neo, gli archi sono un po' pesanti. In linea di massima, violini e simili ci stanno bene, ma in alcuni tratti la loro presenza sembra un po' cacofonica. Forse un pizzico in più di elettronica, ma proprio un pilino, non avrebbe guastato.
wow, potrei fare il produttore?
Salto ai Radiohead senza nessun nesso logico (l'unico legame possibile è che Björk ha duettato con Thom Yorke, cantante dei Radiohead, forse proprio nello stesso album che contiene Jöga, am quella canzone non la conosco e comunque dovevo parlare dei Radiohead e basta).
Visto che la musicassetta (eh già! ancora esistono!) di "The Bends" è praticamente andata (cronologicamente: 1. stonava, 2. il lettore autoreverse ne cambiava lato in maniera del tutto casuale, 3. si è spezzato il nastro) e quindi "Street Spirit" dovrò sentirla solo versione CD o MP3, ho ripescato la MC di "OK Computer". Per "Exit Music", mi pare abbastanza ovvio.
"Exit Music" è stata la prima canzone paranoica dei Radiohead che ho conosciuto, e anche se forse "Street Spirit" è migliore, le sono rimasto sempre particolarmente legato.
Al punto che, proprio l'altro giorno, provando a cantarla, mi saliva il groppone in gola.

Bè, almeno ho evitato di rovinarla.

[Altro pensiero sulla stessa canzone: conoscendone il finale - il quale tra l'altro a me non evoca affatto la pace che il testo menziona - , le parole "today we escape" suonano fatali (notare la derivazione da FATO) come se le due persone partissero per Samarcanda.]

Degli stessi album, altre canzoni, unite alle poche immagini di Thom Yorke agli esordi che conosco, mi danno l'idea che il suddetto cantante possa vantare un certo passato punk. Ma la teoria è completamente campata per aria, è giusto una mia impressione mai verificata.

boh, molte altre cose le ho dimenticate, o forse le ricorderò: qualcosa ho dimenticato, altro lo ho ricordato nel pomeriggio poi di nuovo perduto, una cosa mi è tornata in mente adesso dopo almeno 3/4 giorni.
credo di essere particolarmente amante dell'elettrico più che dell'acustico o unplugged. o semplicemente del non-elettrico.
Prima un po' snobbavo o non mi interessavo all'acustico, poi ne ho compreso la poetica intimista e ok, e ho iniziato ad apprezzarlo. Ma forse lo stesso non si può trasmettere elettricamente?
Non so bene, per certi aspetti in cui la musica riesce a toccarti le corde dell'anima al momento non mi vengono in mente esempi elettrici che possano rendere giustizia a una chitarra classica, o acustica, ma non escludo che ci siano. Ma per aspetti più diciamo cupi, tipo la malinconia devastante, ho scoperto che non è prerogativa del non-elettrico.
Ho trovato una rara versione elettrica di "Something in the way" (Nirvana).
Il senso di morte è inequivocabilmente lo stesso, ma nettamente più palese, e non mi sembra affatto banalizzato come se non ci fosse più nulla da dire. Anzi, genera un immaginario stile Nightmare Before Christmas (a prescindere dalla storia narrata) che moltiplica le ombre.

Una cosa in più: nel pomeriggio ho trovato in libreria un libriccino con alcune fotografie di Alfred Stieglitz. Comprato al volo.
Ma forse ora me ne pento.
O l'opera di Stieglitz non era come ricordavo, o la raccolta ha scelto delle sue fotografie minori.
Troppa poca nebbia, troppe poche luci spettrali, troppi pochi fantasmi.

Altra cosa in più: alla cassa della libreria, mi hanno regalato un piccolo taccuino che promuove un libro in uscita. La citazione riportata mi ha incantato in quanto a eleganza:

La ragazza esitò.
Era come se il suo nome fosse qualcosa di prezioso, come se pronunciarlo equivalesse ad ammettere che tutto quello che le stava di fronte era reale...
Aelin - disse poi in un sussurro - mi chiamo Aelin.

Egle Rizzo, Il viaggio di Aelin.
A giudicare dall'immagine, sembra un libro fantay. Peccato.
Suonava surrerale e soprattutto atemporale come il brano di "Ascolta, Visioni!" (Kurt Zelmann) riportato sul booklet di "Che Cosa Vedi" dei Marlene Kuntz.

[lo stesso giorno]

ok.

giuro che più tardi posto [ora vado di frettissima - la solita storia che il tempo disponibile è inversamente proporzionale a quello necessario per fare ciò che devo].
appunti di questi ultimi giorni (giusto per non dimenticarmene):
- il tempo è relativo;
- scottatura;
- tumori;
- Griffin;
- Radiohead e Björk
- boh, molte altre cose le ho dimenticate, o forse le ricorderò.

non è necessario che commenti questo post, l'ho scritto giusto come un post di servizio, e l'ho pubblicato (invece che salvarlo come bozza) per sentirmi un po' più in dovere di postare. Non so bene cosa mi ha tenuto lontano da Blogger 'sti giorni. Un po' di svogliatezza unita al daffare, e un certo non so che..

domenica 9 luglio 2006

finalmente torno

a postare, dopo qualche giorno durante i quali del blog ho curato solo un po' il layout e la struttura in generale.
Dunque.
Eventi particolari dei passati giorni:
venerdì, cena con un po' di gente che conoscevo poco e che, dopo quella cena, mi spiace moltissimo sapere che la rivedrò così difficilmente.
Da quelle che un tempo sembravano facce da, alla sosia della giornalista, alla tipa dalla faccia rossa.
Quanto castra il pregiudizio.

due notti fa ho di nuovo sognato di volare.
Sarà almeno la terza volta, considerando anche quando ho sognato che ero morto ed ero una qualche sorta di spirito/anima/fantasma..
Basta solo saltare con un certo slancio particolare. ed è bellissimo.

ieri, litigio assurdo all'ennesima potenza in famiglia, e io che non c'entravo niente e volevo solo fare da paciere ho lanciato un urlo come non mai a casa, e forse nemmeno quando sclero da solo. E per la restante mezza giornata sono quasi rimasto in stato di semi-incoscienza.

chiusura: volevo scrivere qualcosa tipo "e brava Italietta del pallone", o "ora posso fregarmene un po' più di veline, dolcegabbani e servizi gossippari di Studio Aperto."
Ma il pensiero più grande (e cazzaro) va a dave.
In secondo luogo, alcune piccole meditazioni
su come il finale di qualcuno (Zidane) sia coinciso con la finale, e come non sia stato un lieto fine. Non per il risultato della squadra, per essersi fatto espellere (tra l'altro, curiosità, autore e vittima del fallo sono stati gli unici autori di gol nei tempi regolamentari)
su come la vittoria ci è giunta proprio per mano (in senso figurato, non voglio scrivere "per piede") di chi ci aveva castigato agli europei di due anni fa.
e su come pensavo che la rivalsa morale da quel gol all'ultimo di Trezeguet l'avessimo avuta completamente con gli ultimi due minuti di Italia-Germania
su come spero nessuno riparli di amnistia per i recenti scandali del mondo calcistico
su quanto sto parlando di calcio nonostante quest'anno non abbia visto una-partita-una dei mondiali (e nemmeno questa) e nonostante non me ne freghi molto del calcio
su quale tormento sarebbe vivere in una metropoli (o anche appena più al centro della mia città) con la voglia di dormire che mi ritrovo ora.

mercoledì 5 luglio 2006

Prima, la notizia. Dopo una decina di minuti, il realizzare. La rabbia. Lo sconforto. Il non riuscire nemmeno a esprimermi o urlare o parlare da solo.

Infine, una qualche sorta di sobrietà.

La tua grettezza distrugge, sconvolge e delude ancora una volta, amico.

La parola "amico", sia chiaro, non è nell'accezione di Bugs Bunny quando dice "Che succede, amico?". Amico è quello che ti ho considerato per lungo tempo.
E ora, giusto un appellativo d'abitudine che ti dò in attesa di capire effettivamente cosa sei.
E mentre aspetto, forse cercherò il modo di attuare la rivincita formulata. Giusto per meritarmela davvero, la tua cattiveria. Non mi piace quella gratuita.

martedì 4 luglio 2006

dopo sì lunga e penosa attesa..

..almeno ho avuto la fortuna di trovarla azzurra.

[Mi spiace per averti fatto sorbire gratuitmaente DJ Francesco così mal conciato (la cosa che stona di più è il logo dei Kiss, ma giusto perché non ci azzeccano molto con la musica che ha fatto lui, il quale tra l'altro si vocifera fosse stato un gran punkabbestia - come si cambia, aggiungo io..)]

Per festeggiare, regalo una spilla personalizzata a chi vuole (mi spiace ma più di una non credo di poterne fare al momento, ora ho solo il materiale per farne quindici). Per comodità, contattami in privato per accordarci sul disegno della spilla, e per le modalità di consegna (leggi: posta). L'indirizzo email è linkato nell'intestazione del blog (non lo scrivo direttamente per cercare di evitare spam), ed è anche il mio contatto MSN Messenger.

[lo stesso giorno]

come farsi del male

una delle poche volte che quasi non era necessario andare a dormire tardi mi piglia sta voglia morbosa di inserire le tag/categorie forzatamente sul mio blog (Blogger non ce le ha per default), e mi rovino di Google a scartabellare tra pagine di risultati italiane e inglesi, link stranidificati, JavaScript che sembrano l'ideale ma poi si rivelano un tranello, il tutto per assolutamente n i e n t e.
niente di quello che volevo (un JavaScript incluso nella homepage del blog che venisse richiamato dal post, o qualcosa del genere).
Quindi mi sa che mi toccherà iscrivermi a Del.icio.us. per avere ste categorie.
E il bello è che, nonostante stasera ci ho perso un'ora e mezza se non due, domani, inserire le categorie sarà l'ultima cosa degna di nota che farò nella giornata.
E non è neanche detto che lo faccia domani.
E bravo coglione.

Però girovagando per internet ho (ri)trovato questa Loituma, e me ne sono definitivamente innamorato. Linko la versione Flash, assolutamente non-innamorante come immagine, ma molto più d'effetto per il loop (ovvero, per un miglior ascolto, non guardare le immagini, sono completamente fuorvianti).
Se ci riesco (correggo: ci riesco, debbo solo avere la voglia di farlo - e il tempo), Loituma potrei inserirla come musica nel blog.

domenica 2 luglio 2006

dopo il Codice

dopo il Codice, capitolo che forse chiuderò quando vedrò il film - ma non è detto - prendo a parlare un po' del Vangelo di Giuda. Ne so molto poco, quindi, o ne parlerò giusto un poco e basta, oppure inizierò a scrivere per ogni minima cosa che verrò a sapere.
I miei primi dubbi li avevo già espressi la prima volta che ne ho sentito parlare. oggi che lo ritrovo su Internet Bookshop (dove tra l'altro si può vedere anche la - purtroppo - commercialissima copertina) spuntano altri quesiti.
Perché ora, il tempo di leggerlo e un sacco di persone lo considereranno come una realtà che ci è sempre stata sempre tenuta nascosta?
Ok che nei primissimi secoli del Cristianesimo il Vangelo di Giuda è davvero stato condannato, ma dico, ci sono una trentina di Vangeli (tra canonici e apocrifi) che evidentemente, essendo stati preservati, non dicono le stesse cose. E con un rapporto di 30 a 1, e il suicidio di Giuda, io preferisco non vederlo come un eroe, come si evincerebbe dai suoi scritti. D'altro canto non posso considerarlo come il personaggio "maledetto" o da maledire: se la versione della storia che conosciamo tutti è vera, Giuda è stato l'apostolo debole che ha ceduto prima alla tentazione di tradire Gesù, e in seguito, allo sconforto per quanto fatto.
Tra l'altro, non credo che andrebbero sottovalutati i sottili inganni del male. Dal Vangelo di Giuda egli traspare come l'apostolo chiave, necessario alla rivelazione di Cristo, e al suo "svestirsi" delle spoglie mortali. E mi sembra un po' come quando ad Adamo ed Eva venne promesso che sarebbero diventati come Dio.
[non sto ora qui a parlare di Adamo ed Eva come personaggi storici realmente esistiti, ma la loro vicenda è comunque rappresentativa di certe cose.]
boh, comunque, penso sia meglio che lo legga, il libro, per poterne parlare al meglio.

[lo stesso giorno]

due pensieri

uno.
titolo, o-scene da un matrimonio (quello di ieri).

- alcuni invitati, a quanto pare abbastanza disinibiti, intascano le bomboniere di grig-io e amici (grig-io era uscito qualche minuto lasciando la propria in custodia ai suddetti; quando questi l'hanno raggiunto, i simpaticoni hanno agito).
Non contenti, gli stessi, o altri, hanno veduto di portare a casa anche le bomboniere del tavolo degli sposi.
La miseria umana mi fa sempre più pena.

- che coglioni Billie Joe Armstrong.
Non so, o la voce si è sparsa, o altra gente ha notato solo ora che a volte mi piace vestirmi ska (pantaloni e caravatta neri, camicia a mezze maniche non necessariamente bianca) e mi associa col primo pupetto che hanno visto in tivì. Non è che effettivamente il cantante dei Green Day mi stia antipatico [anzi, diverse loro canzoni mi piacciono, nonostante i fanatismi delle dodicenni che se dici loro "Dookie" non sanno manco cos'è], ma non voglio passare per quello-che-si-veste-come-il-VIP, specialmente se indossavo la cravatta nera prima di Avril Lavigne, e Billie Joe l'ha scoperta molto dopo, in concomitanza con il nuovo look facciale alla Robert Smith [il cantante dei Cure - ndgrì]
La soluzione sarebbe nella sottile differenza tra il vestire ska e il vestire elegante, ovvero, la giacca. Che pure ci avrebbe fatto la sua bella figura, ma con questo caldo proprio non esiste.
Ciliegina sulla torta, dopo il matrimonio sono uscito un po' e, passeggiando, sento un tizio dire "..come sto ragazzo, non può essere serio a fare sesso.." o qualcosa del genere.
Non so assolutamente a chi si riferiva, ma lì per lì ho sentito un po' di coda di paglia o chicchessia, e l'ho fissato per un po', continuando a camminare, finché non l'ho sorpassato.
Per la serie "Guarda che sesso potrei farne, o forse effettivamente ne faccio, molto più di te" [ed è vero, se uno riconosce che il sesso può essere anche fatto da un numero intero di persone inferiore a due ^.^]


due.
Quando parlavo di Dolce & Gabbana, l'altro giorno, ho dimenticato di parlare di questa importantissima immagine.
Purtroppo, non ho trovato proprio la stessa immagine che tormentava le stazioni della metropolitana della città della notte bianca, ma questa è abbastanza simile.
Ebbene, un tale carnaio frigido non credo di averlo visto dai tempi del video di "The weekend" di Michael Gray.
Corpi molto più a-sensuali di una poupée di Hans Bellmer, molto più oliati-lucidati che non propriamente sudati, completamente spelati se non per il cranio, e pulitissimi del benché minimo granello di terra o filo d'erba di un campo da calcio.
La nazionale.
apoteosi del buongusto (ironia ironia ironia), gli slippini bianchi con il tricolore.
e finalmente parlo di calcio.
60 milioni di commissari tecnici tranne uno.
è sempre stato, e con i mondiali la cosa è ancora più lampante.
Non ne ho visto una-partita-una.
Ma non per estremismo, beninteso. Giusto perché non me ne frega molto, e non mi è mai capitata tra i piedi in modo inevitabile, e non sono il tipo che "almeno ai mondiali" mi interesso di calcio, mi pare affettazione o una sorta di voler fare bella figura. Comunque, dovrei fingere-di senza che ciò porti al minimo bene di qualcuno.
Ma la cosa che più non sopporto è che tutti - e dico tutti - quelli che hanno modo di farsi pubblicità debbano etichettarsi con i campionati mondiali di calcio, da Mario l'elettrauto che ha fatto la quinta elementare alla Coca-Cola che sponsorizza tutto.
A proposito, non so se capirò mai perché la bevanda con le bollicine e il McDonald's siano i primi sponsor di praticamente qualunque mondiale e/o olimpiade. Laddove, specie il re dei fast food, tra panini fritti che rasentano i 300 grammi e ciambelle stile Homer Simpson, non sembrano prodotti troppo affini a chi fa sport a livelli agonistici.


terzo pensiero, scusa ma non riesco a contenermi alle volte.
Al tiggì si parlava del mega rave che c'è stato stanotte in quel di Bologna, e il giornalista di turno ha citato uno striscione visto in quel frangente.
Striscione che chiede al cielo di essere vendicato (leggi massacrato, ucciso a colpi di arma la più terribile) dalla logica. Cito più o meno alla lettera:
"Giusto o sbagliato, non è reato"
ora,
CHE CAZZO VUOL DIRE???
Mi spiego.
A prescindere dal fatto che sono contrario alle droghe, anche quelle dette leggere [comunque rovinano fisicamente l'organismo, specialmente la mente, e non dirmi che non è vero perché ho una prova vivvente - lo ammette lei stessa che le canne le hanno fumato il cervello], e a liberalizzazioni e affini [la maggior parte delle volte il divertimento punta alla trasgressione in sè, non a un quantitativo numerico], comunque posso capire che ci siano delle persone a cui piacciano [è normalissimo, io stesso ho avuto qualche occasione sporadica di fare dei tiri di canna, e ad essere sincero mi è anche piaciuta molto, ma quando mi sono reso conto che era la stessa roba che altra gente chiama droga, e che se mi fossi lasciato prendere la mano avrei danneggiato corpo e mente e me stesso], e quindi potrei capire - ma non condividere - slogan del tipo "Giusto o sbagliato, continuo a farmi le canne".
Ma "Giusto o sbagliato, non è reato" è un controsenso assurdo senza via d'uscita.
Sbagliato è un sinonimo di reato, anzi, forse, qualcosa di "sbagliato" è molto più grave di un "reato". E allora, se già tu, autore dello striscione, poni come base che potresti stare compiendo uno sbaglio, come puoi dire che non è un reato?
[Mi sono espresso male, spero che capirai cosa intendevo.]
Questa è più grossa del sillogismo di Fabri Fibra (mi sembra) allo stesso tiggì: "So rappare bene perché è l'unica cosa che ho mai fatto".

sabato 1 luglio 2006

fortunatamente per il momento non la sentirò molto, ma questa leggera malinconia potenzialmente logorante C'E'..

un fidanzamento (è più che esagerato dire "fidanzamento, ma non trovo un giusto sostantivo per dire di due persone che si sono messe insieme e vivono la loro storia alla giornata - e la cosa, perlomeno nel loro caso, non la intendo con un'accezione negativa) assolutamente inaspettato scoperto ieri.
Oggi e domani, matrimoni di due coppie giovani ma giovani tanto (non rimedi a gravidanze impreviste) che impiegherò un mare di tempo per rendermene conto che sono mogli e mariti. Questo lungo tempo che mi occorrerà non è dovuto a storie passate (anche perché non ne ho avute) o simili, ma giusto alla mia profonda conoscenza delle persone in questione - ci sono quasi cresciuto insieme - e alla minima differenza d'età che c'è tra me e i vari tizi.
2 + 2 fa 4.
E se ci metti pure la ragazzina a cui forse un tempo sarei potuto interessare che si mette a ipotizzare sul mio di matrimonio*, il 4 è lampante, direi.
Ora come poche altre volte sento abbastanza pressante il bisogno di un noi.
Ma rimangono sempre i noti scheletri nell'armadio, ancora un po' troppo difficili da presentare alla eventuale tizia di turno.

*
ragazzina: - Tu ti sposerai..
grì (ironico, interrompendola): - Con chi???? (damn fuck, non sono riuscito a tenere la boccaccia chiusa, il sarcasmo ha vinto sul ricordo di lei quando mi aveva definito "interessante")
ragazzina: - .. vestito di arancio.
grì probabilmente fa una faccia strana, e un istante dopo pensa a Rainbowsparks - LOL - e adesso, a ripensarci, gli torna un po' di sorriso.