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venerdì 7 aprile 2006

[senza titolo]

Qualche giorno fa ho rivisto in autobus colei che mi stillicide .

Ciao, appena ti ho visto ho voluto ridarti il cd che mi avevi prestato. E' quello giusto? Ne avevo una pila nello zaino e ne ho quasi pescato uno a caso..
Si, è quello giusto. T'è piaciuto?
Abbastanza. Ohi, poi non sono più potuta venire al concerto che mi avevi proposto; sai, era il compleanno del mio ragazzo.
Ah. ____________________bè, è giusto.

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Torno al mio posto, ché [non mi ricordo perché]. Ci vediamo.. dopo.. o.. domani..
mm.. non lo so.

Forse abbiamo parlato un po' di più di quanto citato, ma avrò tralasciato al massimo trenta secondi.
Voglio credere che il buco di silenzio sia qualcosa come l'imbarazzo di due carissimi amici (ma non siamo carissimi amici) che non sanno cosa dirsi dopo un lungo periodo che non si vedono/sentono, invece che l'impaccio del mio innamoramento e/o della sua consapevolezza. Non mi pare di essere così ostinato. Almeno in questo.
Curioso come, ieri sera, ero vestito più o meno ska (camicia bianca, cravatta nera, ironia e cazzeggio) e un mio conoscente, abbastanza truzzo, mi si è messo a parlare del gilet aperto (da indossare sopra la camicia, e con un paio di jeans strappati fighi), il trend di quest'anno (parole sue, ma un'espressione così tecnica me la sarei aspettata da un fighetto più effeminato - effeminato, non necessariamente omosessuale). Mm, diciamo che è sfuggito qualcosa. O a me o all'altro.
Come anche a chi mi ha paragonato a Billie Joe Armstrong (il cantante dei Green Day).
Male male male.
Perché B.J.A. cinque minuti fa ha deciso di travestirsi da Robert Smith (il cantante dei Cure) con in più la camicia [ma la musica dei Green Day ancora non mi dispiace, peccato per le polifoniche e le ragazzine..], mentre io, camicia bianca e cravatta nera le indossavo prima di Avril Lavigne.
In definitiva, mi avrebbe fatto molto più piacere essere paragonato ad uno dei primi Meganoidi.
Stamattina, alla rassegna stampa del tiggì, ho letto di sfuggita (era un articolo non letto dal giornalista) il titolo di un articolo che diceva del Vangelo di Giuda (a quanto pare, scoperto poco tempo fa e tradotto ancor più recentemente) secondo cui Gesù stesso avrebbe chiesto di essere tradito.
Non mi voglio soffermare sulla domanda "Ma questo Giuda evangelista è l'Iscariota, il traditore?" anche se potrebbe anche valerne la pena. Ma ho domande migliori.
Se Cristo avesse chiesto a Giuda di essere venduto ai farisei che l'avrebbero ucciso, probabilmente Egli stesso avrebbe dovuto pagare l'apostolo per convincerlo. Ma altri vangeli dicono chiaramente di chi fossero i trenta denari..
Se Cristo avesse chiesto a Giuda di essere venduto ai farisei che l'avrebbero ucciso, perché Giuda poi si è sentito tanto in colpa da suicidarsi?
Se Cristo avesse chiesto a Giuda di essere venduto ai farisei che l'avrebbero ucciso, perché nell'Ultima Cena dice: Guai a colui che mi tradirà?
Se Cristo avesse chiesto a Giuda di essere venduto ai farisei che l'avrebbero ucciso, la colpa di Giuda sarebbe molto più lieve del triplo rinnegamento di Pietro. E allora perché è Pietro che Cristo sceglie per fondare la Chiesa?
In definitiva, SE IL TITOLO NON E' FUORVIANTE, o la notizia è un fake, oppure la realtà supera Dan Brown.
E' bello accorgersi di non essere l'unico tremendamente indeciso rigaurdo alle elezioni di domenica e lunedì.
Ed è bello accorgersi di non essere l'unico che si vede quasi costretto a votare X pur di non far arrivare il proprio voto a Y.
Perché è brutto accorgersi che non esiste Z.
Ma c'è una parvenza di soluzione. Come tra il bianco e il nero c'è il grigio (e tra il Bianco e il Nero c'è il grig-io), tra rosso e nero ho deciso/capito che c'è il bianco.
Inutile dire che rosso e nero sono esagerazioni e non significano rispettivamente "amore" e "morte", come bianco qui non sta a significare "pace".

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