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mercoledì 14 giugno 2006

devo dire un mare di cose

ieri sera, impegno da un amico a cui - diciamo - dovevo un favore. Non è proprio così ma tagliamo corto.
SMS per avvisarlo che tardo di un po',
ma intanto prepara il necessario così perdiamo meno tempo.
più o meno.. preparativi finiti in un orario imprecisato tra le undici e mezza e mezzanotte.
Una mezz'oretta prima:
Hai un orario di rientro?
No.. basta che non torno a casa alle tre.
Due e tre quarti.
Diciamo che era abbastanza disorganizzato, e la cosa ha influito parecchio sul corso degli eventi.
Ma non posso dire che, almeno per un aspetto, non mi sono divertito. Anzi, quell'aspetto mi ha fatto proprio spassare.
Quindi ora sto crepando di sonno ma almeno sorrido un po'.

Sempre ieri sera, ma non riguardo al succitato contesto, pensiero sulla stessa linea di un post di qualche tempo fa:
tutto potenzialmente può concorrere al peggio.
Non è lo stesso che dicevo di là (Tutto quanto gestito da mani umane è potenzialmente fallace), perché la frase più vecchia è incentrata sulle persone e proprio per questo è sicuramente vera (la "stronzaggine", riprendendo un termine coniato dal professore che mi ha spinto a questo pensiero, è innata nell'uomo); la frase più nuova è incentrata sugli eventi esterni, legati all'uomo o meno, e non sono sicuro che possa essere del tutto vera, la parte razionale di me dice che il corso degli eventi non può avere una assoluta tendenza al male o al bene, e che quindi tutto concorrerebbe al peggio solo per chi vede il bicchiere mezzo vuoto.
Ma che la cattiveria di fondo è insita nell'uomo, sia ben chiaro, non è una visione pessimistica.

Il rincasare tardi di stanotte ha suscitato un'altro predicozzo materno.
E' innegabile che avesse ragione (ma d'altronde, come potevo tornare prima se c'era da fare e non potevamo rimandare niente?), ma quel tono polemico stile primissimi-anni-duemila-quando-io-ero-nel-pieno-scazzo-tardoadolescenziale-e-ogni-polemica-con-mamma-era-una-guerra se lo poteva risparmiare.
Qualcuno potrebbe obiettare: Ma non potresti essere anche tu che in questo periodo hai una sensibilità piàù vicina a quattro/cinque anni fa? Risposta: No.. la parte mia già la compio cogliendo al volo le provocazioni e irritandomi. Risposta seria: Non credo, mi sembra proprio sia in corso un cambiamento di modi in mia madre ultimamente.

TV stamattina: da stasera parte l'ennesimo programma futile che regala 500.000 euro.
Non capisco se è sintomo dell'avidità umana, o piuttosto se è sintomo della crisi economica generale. Ma mi sa la prima, la seconda è raprresentata meglio dal fiorire di agenzie creditizie.
Comunque, come sono lontani i tempi di Ok il prezzo è giusto, dove il premio finale era di tutt'altro ordine di grandezza, e se alla ruota acchiappavi il 100 al primo colpo ti davano un milione di lire (solo un milione di lire, diremmo oggi).

TV stamattina 2: su Canale 5, un film americano di media fascia, probabilmente familiare ma più indicato per i bambini.
Scena: un padre spiegava al figlio con un pesantissimo senso del dovere cosa doveva essere la guerra rituale che i ragazzini di una sponda del fiume ogni estate combattevano con quelli dell'altro versante. Che dovevano assolutamente vincere perché bla bla bla bla bla "non era solo un gioco" bla bla bla bla bla.
E che menate.
Tradizioni di sto genere sembrano essercene un fottìo negli Stati Uniti. Ma penso se ne sia perso un po' il senso.
Perché, per fare un esempio, se io fossi nato negli USA - ma mi sentireri un po' come una mosca bianca a non andare al ballo di fine anno. Non me ne frega niente del ballo e l'abito elegante e il fiore al polso di lei, ma penso che sarei guardato un po' strano dalla maggior parte della gente.
Oppure, le corse di carrettini fatti in casa. Sono un amore, ma mi sembrano troppo istituzionalizzate per poter essere ancora piacevoli.
Ma penso che il peggio sono le giornate padre-figlio. L'apoteosi del buonismo tenuto su con gli stecchini: relegare (o dover ricreare) in un giorno all'anno il meglio di un rapporto di una vita.
(Peggio di quelle storie di divorzi che, se l'affidamento lo ottiene la madre, il padre può vedere i figli per due ore alla settimana.)
Viva Jackass, un po' d'irrazionalità ancora non standardizzata.

TV ieri sera: le presentatrici del Festivalbar, non so se per imperizia dei microfonisti o per quali volontà sensazionaliste di un qualche autore del programma, strillano costantemente. E non se lo possono permettere. Hanno delle punte di stridulità assurde.
E il mago Forrest sembra si stia affettando.
(con un programma del genere c'era da aspettarselo, ma da un conduttore del genere, mai.)

Molto probabilmente stanotte ho avuto uno wet dream.
Cioè, senza il "molto probabilmente", a giudicare dal risveglio (faccia laeggermente abbastanza schifita)
Li detesto.
Specie quando sti infami lanciano il sasso e nascondono la mano, e la mattina seguente non ti ricordi nemmeno di aver sognato.

2 commenti:

rainbowsparks ha detto...

e tu ti schifi,coi wet dream? :)

- ha detto...

più che altro, del risveglio..
e riguardo al sogno in sé, non ricordo nemmeno di aver sognato (è per quello che ho detto che il sogno è stato un infame!!! LOL)