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sabato 3 giugno 2006

ieri

1) per caso ho intravisto nelle pause dal sonno "Il mio miglior nemico" di Verdone+Muccino.
Fondamentalmente, i film contemporanei di registi italiani li distinguevo solamente tra: a)Vanzina e simili; b)altri, quelli seri.
E inutile dire che ero molto più interessato ai secondi che non ai primi.
Ma già "Manuale d'amore" di Veronesi, quando l'ho visto, mi ha un po' spiazzato, non rientrando in nessuna delle due categorie e non essendo nemmeno una via di mezzo. E' diciamo una storia (anzi, più di una) seria affrontata però con un approccio più sdrammatizzante.
E, da quel poco che ci ho capito, anche "Il mio miglior nemico" sembra aver preso questa strada. Strada che comunque non mi pare malaccio, nonostante comunque nella mia scala di priorità venga un pelino dopo del filone Le fate ignoranti/Casomai/L'ultimo bacio/L'ora di religione (lo so che il regista -Bellocchio- è di tutt'altra generazione, ma l'attitudine mi pare simile)/eccetera.
Comunque, tra questi due generi non c'è una profonda differenza. Anzi, per quello che voglio dire, potrei accomunarli tranquillamente.
Mi sono accorto che ci sono cose che non mi vanno molto giù, nonostante fossi un carampano del genere.
tipo 1, le sclerate pazzesche. Quella di lei quando ha saputo dell'altra ne "L'ultimo bacio" mi è piaciuta un sacco, ma "Il mio miglior nemico" mi ha fatto accorgere del fatto che scene del genere sono spesso abusate. Abusate perché usate troppo, e a volte, anche a sproposito. In pratica, ad oggi, non sono più così frequenti certe scene d'isteria, quella certa sobrietà di una superiorità altezzosa discreta e bastarda fondamentalmente ha avuto la meglio. Quindi, se è molto più facile, comodo e reale, anche tra amici, non dirsi niente e guardarsi male (figuriamoci tra persone che non si conoscono - ndr), certi urlacci, quando usati impropriamente (spesso), costituiscono solo scene ormai inadatte ai fini del realismo, o solamente luccicanti (come specchietti per le allodole) ai fini dell'interesse dello spettatore.
tipo 2, i ragazzi che piangono. Mi sembra che in "Il mio miglior nemico", a un certo punto, Muccino piangente faccia il suo bravo discorso profondo alla fidanzata (o qualcosa del genere, ripeto che per l'80% minimo del film ho dormito).
Al momento non so/non ricordo se ci sono scene del genere in altri film del succitato filone, ma se ci fossero, mettiamo le cose in chiaro: non sono contrario all'uomo che versa una lacrimuccia (o anche un fiume) e menate pseudomachiste varie, ma se quella scena di Muccino piangente blablablà l'ho vista e capita bene, la cosa mi puzzava un po' tanto di smanceria tipo i Blue quando cantavano: if loving you with all my heart is a crime, then i'm guilty (per favore, risparmiatemi la traduzione). Preferisco di gran lunga il trentenne di inizi anni Duemila completamente incerto e perso riguardo al proprio futuro (tema su cui sono stati realizzati più film da sti registi italiani), completamente smarrito nelle pieghe di sé, eppure non piange (e non per fare il macho).
Comunque sia, non ho una brutta imprerssione di Muccino in generale. Sia chiaro.
2) ieri un discorso tra due conoscenti ha fatto sì che riuscissi a formulare in una maniera migliore di sempre un pensiero che da lunghissimo tempo avevo, e che riporto qui nelle migliori vesti: tutto quanto affidato a mani umane è potenzialmente fallace.
E sia ben chiaro, intendo proprio T U T T O.
Nello specifico, il discorso che mi ha suscitato il suddetto pensiero era riferito all'ostilità di un sacerdote verso un altro, di un'altra parrocchia, più giovane ma, per certi aspetti, palesemente più carismatico.
E la cosa è relativamente comica. Per la serie "predicare bene e razzolare male"..
Ma adesso non voglio mettermi a fare uno di quei soliti discorsi tipo i tanti anticlericali per sport che si trovano in giro.
Perché se volessi fare uno di quei soliti discorsi potrei tirare in ballo argomentazioni più scottanti tipo: il Papa donna (addirittura rimasta incinta - unico motivo per cui è stata scoperto il suo sesso), le non-proprio-casuali parentele di moltissimi papi rinascimentali con le casate nobili, l'Inquisizione, la persecuzione di Galilei eccetera eccetera.
Ma alla fine tutto rimanda al succitato punto: TUTTO quanto affidato a mani umane è potenzialmente fallace. E la sola via d'uscita è un certo buonsenso. Buonsenso che, pure, se fondato solamente sull'uomo, è destinato a fallire anch'esso (presto o tardi, anche a livello inconscio, arriverà la domanda: essere "buono".. ma chi me lo fa fare?)
e purtroppo molti, non solo laici, mancano di un autentico buonsenso.
3) ho visto lo spot di un triciclo che in diverse inquadrature non poteva non ricordare spudoratamente "Shining" di Kubrick (i lunghi piani sequenza dietro Danny che in triciclo scorrazza per i corridoi dell'Overlook Hotel e sopra le sue moquette sixties).
Piccola variazione per il finale della sequenza. Nello spot non ci sono gemelle, né intere né a pezzi.
[oddio che humour nero..]
non so ancora scegliere quale sia il peggiore plagio inutile e perverso tra questo spot e quello della Scavolini con la sola cucina in una scenografia sfacciatamente Dogville.

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