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mercoledì 3 maggio 2006

Sigmund Freud - Psicopatologia della vita quotidiana

E' un libro che mi prende davvero molto.
Inutile dire che mi prende in tutt'altro modo che il "Codice Da Vinci" o "Angeli e Demoni", che pure sono molto avvincenti per me.
Anche perché il primo è un saggio, gli altri due romanzi.
Consigliatomi da più parti e comprato proprio per la curiosità suscitatami, Psicopatologia della vita quotidiana mi sta aprendo un mondo. E mi sta cambiando in certe occasioni.
Tipo, quando non ricordo una parola cerco di seguire il metodo proposto (ma ancora mi perdo per strada..), oppure mi diverto a scoprire e analizzare i lapsus linguae.
L'ultimo, una mezz'oretta fa. Mia madre tirava il filo dell'aspirapolvere, non so se per cercare di scioglierne un groviglio (improbabile) o se per staccare la spina dal muro (tentativo comunque alquanto goffo). Al che, le chiedo: "Vuoi strappare il filo?"
laddove intendevo "Vuoi staccare il filo?"
[la frase corretta in italiano impeccabile sarebbe stata "Vuoi staccare la spina?", ma considera il tono colloquiale/informale/domestico, senza cui tra l'altro non ci sarebbe stato il lapsus]
E per di più, mi sono accorto subito che strappare non era la parola giusta, ma
1. non mi sono accorto all'istante del lapsus;
2. non riuscivo a ricordare la parola giusta staccare!

Due righe su "Codice Da Vinci" e "Angeli e Demoni" che, quando li ho citati a inizio post, mi hanno fatto ricordare questo pensiero. Da quanto riferitomi, ieri, Padre Livio di Radio Maria ha detto che la classica frase "tanto è solo un romanzo, non è realtà" non regge molto. perché, in prima istanza, romanzo o meno, fondamentalmente rimane sempre una calunnia. E, se uno ci tiene (ehmmm...) dovrebbe sentirsi parte offesa e reagire di conseguenza.
Per chi (come me all'inizio) ha creduto che questa frase fosse frutto di un certo risentimento offeso anche un po' piagnucolone, riporto anche un paragone dello stesso: è come se un tizio qualunque un giorno gli passa un grillo per la testa e si mette a scrivere che tua madre è una battona [non penso che abbia utilizzato questo termine.. hihihi].
Mia aggiunta: anche se "è solo un romanzo", ci sono state un sacco di persone che hanno preso per oro colato le parole di Dan Brown [e penso che il film sarà un'ancora maggiore circonvenzione di incapaci], perché è molto più probabile che qualcuno legga l'introduzione del romanzo - in cui l'autore dice "Tutto ciò che dico è assolutamente vero" - che non la primissima pagina del libro - in cui l'editore (perlomeno quello italiano) scrive "i nomi di personaggi e luoghi realmente esistenti sono utilizzati solo per dare veridicità al racconto. Eventuali analogie con fatti realmente accaduti sono casuali".

3 commenti:

rainbowsparks ha detto...

Io so praticamente a memoria Psicopatologia della Vita Quotidiana. E' spettacolare,sul serio.
ti sei dato una risposta? sai perchè hai detto strappare? c'è qualcosa con la quale vuoi farla finita? O qualche strano rapporto con tua madre,che era lì? Cielo,meno male che non studio psicologia...;)

- ha detto...

strappare era riferito al filo della corrente, che temevo si spezzasse.. sorry, pensavo si fosse capito dal post..

Anonimo ha detto...

La teoria freudiana del lapsus trovo che si riveli attendibile e a volte sorprendente in alcune occasioni in cui è proprio l'inconscio ad emergere con una parola al poto di un'altra.
Molto spesso però trovo più valida la teoria cognitiva della rete neurale: al posto di un nodo concettuale, si attiva per connessione vicina un nodo vicino ad esso per diversi legami possibili: semantico, fonetico etc etc. Per cui al posto di una parola esce quella della frase che ho in mente di dire successivamente o quella del concetto a cui sto pensando o di una cosa che nel frattempo sto guardando etc etc