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lunedì 17 settembre 2007

un piccolo passo, un grande passo

in rosso, i passaggi più buttati là brutalmente; in blu, da notare; in grigio grassetto, al solito, i link; altri grassetti e corsivi sono da considerarsi secondo l'uso convenzionale corrente.

[visto che ci sono, mi scuso per le quasi due settimane di assenza da questi pixel, e dai tuoi: la cosa è da imputare esclusivamente al lavoro che mi divora, e da una non troppissimissima voglia.
Attendo con ansia il nuovo anno, probabile portatore di vita nuova come recita un becero detto, ma che se la porta - magari - sarà solo per una coincidenza sulla tabella di marcia.
Comunque, dicevo, con questi chiari di luna, l'assenza sarebbe anche potuta continuare senonché]

proprio ieri ho capito appieno una cosa.
La in-un-certo-qual-modo meccanicità del desiderio sessuale. (fa molto Duchamp, ma non è questa la sede di)
Nello specifico, la notte di sabato 7 gennaio 2006.

Poteva essere.
Ma se era, era mero sesso.
Il cui desiderio mi era nato meccanicamente da una combinazione di piccoli gesti ripetibili da chiunque con identici risultati.
E di questo sono convinto.
E sono ancor più convinto che questo mi può aiutare molto più a far conciliare l'amore col sesso piuttosto che a incuriosirmi e andare con ogni primo/a che capita.
Non che cambi dall'oggi al domani, ma è un segno.

Se era, era mero sesso.
Perché amore non glie ne provo. Non sento di poterne provare per un uomo. Proprio non mi viene, punto. E non voglio sforzarmi di.
(e tra l'altro, già è abbastanza impensabile parlare di affinità di interessi e/o conciliabilità di opinioni..)

Se era, era mero sesso.
E tra l'altro, nemmeno giustificabile da un'attrazione fisica: per questa manco ci sono le basi.

Se era, era mero sesso.
Per me.










Ma mero sesso difficilmente sarebbe stato per chi, quei piccoli gesti, li compì, perdipiù improvvisando.

e di lì in poi non ha mai perso la speranza di un bis (vuoi per cocciutaggine sua anche di fronte ai miei no più scocciati, vuoi per quando io, in buona fede, sdrammatizzavo - adesso me ne mordo la lingua).

e sovente mostra/mostrava i sintomi dell'amante possessivo/a.

e ora mostra i sintomi dell'amante quando ci sono i problemi di coppia.

ma non ha mostrato mai (o non ho visto mai io) i sintomi dell'amante che ama.

un commento:

Anonimo ha detto...

E' sempre difficile riuscire a capire se si è mossi solo da attrazione o se dietro c'è anche altro. Certo è che l'altro viene anche ad essere fomentato dall'attrazione. sono del tutto imprenscindibili, chiaramente. Ad un certo punto un po' ci si deve anche fermarsi un momento a riflettere, perché va bene la passione e l'istinto, però anche la testa ha bisogno di riflettere e ragionare. Magari si sbaglia, probabile. Tante volte lo si è fatto e tante volte lo si farà ancora. Però anche chiedersi a lungo se magari ci si doveva comportare diversamente non ha senso.
Tutto questo mio discorso nasce da dalle riflessioni che partono dai tuoi scritti. Nessun giudizio o tentativo di consigli, anche perché dit e non ne so assolutamente nulla.h