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martedì 13 febbraio 2007

in-formazione b

dunque sti giorni sono stati fatti i primi passi pratici per i Dico (e per favore qualcuno mi spieghi che differenza c'è tra questi e i Pacs, e come mai questi ultimi sono stati soppiantati così alla sbrigativa, a mio avviso).
Esercitando il diritto d'espressione, e avendo una certa responsabilità verso i suoi fedeli, la Chiesa non ha esitato troppo e si è pronunciata in proposito.
E puntualmente milioni di persone sono cascati dalle nuvole.
Primi tra tutti i giornalisti. Perlomeno quelli ingenui che non stanno lì ad aspettare per seminare zizzania (e credo siano una percentuale compresa tra lo 0 e lo 0.5%).
Certo che uno può non condividere (e ci mancherebbe altro, io stesso non ho una troppo precisa opinione a riguardo), ma proprio non comprendo perché ora bisogna puntare il dito per delle cose che, nella loro ottica, sarebbero proprio da dare per scontato.
Che poi i toni utilizzati da (due nomi a caso) Ruini e Ratzinger non siano stati troppo simpatici, è più che vero, ma questa è un'altra questione.

5 commenti:

D.F. Lycas ha detto...

Il fatto è che io non riesco a capire la ragione di tutto 'sto casino attorno ai Dico/Pacs/Unionidifatto. Ma perché? Mica tolgono niente a nessuno, se mai danno. Eppure per la Chiesa è come se adesso il peccato più infimo e bastardo che possa fare un cattolico sia proprio quello di amare una persona e andarci a convivere.
Bah!

- ha detto...

vabbè, il fatto è che la Chiesa sarebbe per il matrimonio (naturalmente religioso), è questo il punto. Comunque ripeto che secondo me non si è saputa esprimere. Anche il dissenso può essere espresso con delicatezza, volendo.

rainbowsparks ha detto...

Il punto -e davvero non voglio essere polemica- è che la parola della Chiesa ha troppa influenza politica.
Possono dire quello che vogliono, e ci mancherebbe,ma dovrebbero farlo con la umiltà propria di chi esprime una opinione tra le opinioni. E magari smorzare allarmismi che sono totalmente fuori luogo.
Tutto lì.

- ha detto...

tranquilla, quale polemica..
anche se il mio discorso era molto più marginale.
Non mi metto qui a parlare di giusto o sbagliato di Pacs o DiCo o matrimonio religioso o civile o chicchessia, giusto riflettevo sull'inutilità di questo senso di scandalismo anti-moralista. Se per la Chiesa le regole del gioco sono quelle, giuste o sbagliate che siano, in certi casi la sua disapprovazione (che comunque sarebbe solo un'opinione - e a proposito non sono state troppo carine, anzi, le parole di Ruini che annuncia un documento vincolante per i cattolici sono proprio pesantine, e anche l'aggettivo lo è già di suo) è abbastanza scontata, e in quanto tale, non dovrebbe suscitare scalpore.

Ghebuz ha detto...

Il mio ultimo post potrà farti capire cosa ne penso della Chiesa :-p