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giovedì 19 gennaio 2006

tu mi stillicidi...

così pensavo fino a ieri.. in pratica, vederla e parlarci, affettuosa com'è, è sempre un devasto, da quando ha il ragazzo.. sperare di incontrarla poi, è continuare a farmi male (o, come avevo scritto: sperare di tangerti è affondare dentro me). Poi ieri, una di quelle cose che i film hollywoodiani e non solo presenterebbero come un segno che cambia la vita: la vedo, ci parlo un po', la saluto e le dò un buffetto sulla guancia.
Ecco.
E siccome per tutta l'infanzia (terminata più o meno 5 minuti fa) la mia mente è stata farcita di holliwoodate, americanate e cose terrene in bianco e nero netto (cui il grigio si oppone con tutte le sue forze) per non uscirne almeno un po' marcia, anch'io in qualche modo, anche se non vorrei, credo che questo buffetto possa essere un segno. sì, perché ho sempre dato al contatto fisico (non pensare male, intendevo roba tipo una pacca sulla spalla o appoggiare la mano sull'avambraccio dell'altro) un valore molto importante che fa la differenza in un rapporto di conoscenza o amicizia. un contatto fisico con una persona o di una persona lo sento come fiducia, o complicità tra amici. Ed ecco che il buffetto avrebbe catalogato lei come amica.
Condizionale.
Perché grigio è rimbalzare tra il bianco e il nero. quando invece le magie e superstizioni a buon mercato di Hollywood e delle fiction hanno la presunzione di essere tinte assolute. e guarda caso sempre bianche.

2 commenti:

rainbowsparks ha detto...

che strano,stasera mi è successa una cosa simile. Io,un lui sognato per molto,e la sua ragazza. Non so ancora se sia felice o no,è presto per dirlo.

- ha detto...

boh non so se è effettivamente sono felice, ma credo che sia bene esserlo..