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domenica 8 novembre 2009

[senza titolo]

Lo faranno, un film sulla mia vita, e qualcuno non mancherà di inserire una scena.

Uno che parla; uno che tace.
Una piccola utilitaria che si allontana lungo il viale dov'è casa di amico-punto-interrogativo [così va letto].
Il tempo di partire, quaranta chilometri orari, trenta, venti.
Una ballata rock-molto-melodico in sottofondo.Venti chilometri all'ora.
Il mio profilo destro alla guida, e flashback di quando lungo quegli stessi metri di quello stesso viale, nella stessa piccola utilitaria, mi allontanavo da casa di amico-punto-interrogativo con un urlo.
Venti chilometri all'ora. Una ballata rock-molto-melodico in sottofondo. Medio,basso volume.
Finisce il viale, il piccolo svirgolare a serpentina per imboccare la vietta. Oltre, la strada principale. Trenta, quaranta chilometri all'ora. Continuare a pensarci. La ballata scorre, sembra adagiarsi e accompagnare il pensiero. Rimbombi. Il piede di colpo affonda sul pedale dell'acceleratore. Un piccolo delay nel sentire il motore e il movimento. Tumulto. Il volume sale di botto, emula un crescendo che non c'è. Un albore di ritornello. Urlo.
Cut.
E perché no, titoli di coda.

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