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Ho un vago senso di terrore quando ripenso a quegli spezzoni di discussione, e quando tento di trarne qualche interpretazione.
[minacce di incazzarmi di brutto se non si fosse rimangiato una verità distorta su cui stava costruendo pericolosi sillogismi di gelosia e paranoie e non solo]
Ciò confermerebbe la mia teoria che fondamentalmente egli tenda ad interfacciarsi con le altre persone attraverso rapporti di potere (esercitato o subìto - subìto, credo solo da una persona - perlomeno in maniera continuativa), e di qui abbia una certa difficoltà a mettersi sullo stesso piano, sentirsi al pari dei suoi interlocutori.
Ciò mi stupirebbe, dal momento che non sono affatto abituato ad indossare i panni del master, specie con lui.
Ciò non sarebbe proprio il mio ideale, non mi piace dovermi conquistare (perdipiù di volta in volta) uno straccio di rispetto con una persona classificabile tra gli amici di vecchia data, e non mi piace il metodo, che potrebbe anche diventare un trucchetto facile e sleale, una scorciatoia sporca per gente senza scrupoli.
Ma si tratta pur sempre di tener testa ad amico?.
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