Opera di convincimento mio e altrui che non è pietà vera addolcirsi se ti viene chiesto un armistizio con toni dimessi; non è pietà vera perché generata proprio dalla forma, che poi è una forma dell'ultim'ora, o giù di lì, sarebbe una specie di dimenticarsi di quanto è successo e perché è successo, una specie di accecarsi, di insabbiare senza tener conto che prima o poi il vento soffierà e scoprirà di nuovo, laddove invece l'opzione positiva reale sarebbe il perdono, che ricorda ma riesce a passare oltre, di fronte all'ammissione della colpa e al pentimento.
Il rischio di sembrare polemico, anzi, la consapevolezza, se non addirittura quella di sembrare deliberatamente stronzo, ma, per quanto difficile, voglio sviscerare la questione, ho così tanti sassolini nella scarpa che ignorarli sarebbe ingannare in prima istanza me stesso.
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