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mercoledì 31 dicembre 2008

Buon 2009

sia per vuole un 2008 diverso che per chi no (un po' dell'uno e un po' dell'altro sarebbe troppo bello e troppo comodo).
Per quanto mi riguarda, chiudo un anno e ne apro un altro senza deserto di neve e quant'altro, ma anzi, bene.

domenica 21 dicembre 2008

[senza titolo]

che poi mi dicono dalla regia che alle due di stanotte oggi sto blog ha compiuto tre anni e chissene.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

someone stand by me,
someone standby me.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

queste settimane sempre più piene e svuotanti, questi sabati che non sono più prefestivi e non c'è più svegliarsi a mezzogiorno, queste domeniche in scazzo e/o depressione, e comunque assonnate e appannate.
Questa settimana che tramonta anonima, con i suoi annessi e connessi, anzi uno solo.
Questi palliativi, sorrisi caduchi.
Ed è pure Natale, così, tra capo e collo.
Auguri.

sabato 20 dicembre 2008

va che è una merda (epperfortuna è Natale) e credo che veramente ho la mente satura e/o in pappa che non macina più niente, ma capita anche di imbattersi in nugae (ma nugae veramente) che almeno un pochino distraggono

anche sapendo a prescindere che si parla di sistemi telefonici/centralini, leggere "gruppi di squillo" resta un'espressione molto difficile da collocare in quel contesto

giovedì 18 dicembre 2008

hey

il suo utilizzo di un sms per fare un mezzo passo in avanti non solo è passabile. è qualcosa che stupisce, consola, e un po' gratifica pure.

Al che, l'altro quadratino grì disse: Speriamo di non doverci rimangiare ste parole tra due giorni.

mercoledì 17 dicembre 2008

sì, adesso

mettiti bene in testa, caro il mio amico?, che se rispondo allo squilletto che mi hai appena fatto con un altro, non è - e dico non - perché te la puoi cavare con così poco, ma per non sembrare maleducato io.
no, non dico/faccio questo perché sono stronzo - se lo sono sarà per altri motivi - ma dopo mesi che non ci parliamo praticamente affatto, dal momento che sempre e solo il sottoscritto si è mosso per tentare un minimo di dialogo, andando di tanto in tanto ad elemosinare due parole sulla soglia di casa di amico?, uno squillo è un riscontro insufficiente. E consideriamo pure che gli ho sempre chiesto di parlare direttamente della questione, senza mezzi quali sms o quant'altro - richiesta mai accettata finora.
Nota che porta un po' di confusione: amico? potrebbe aver fatto altri "passi" verso di me se si considerano auguri di compleanno, regalo di compleanno e due altri squilli di cui ho solo ricevuto la notifica - avevo il cellulare spento. Ma di questi "passi" sono più che scettico: anche se auguri e regalo sono stati il primissimo punto di contatto da quella fine di agosto, egli stesso ha tenuto a precisare che erano una formalità di rito, e da mesi ormai ho dieci euro sulla coscienza. Riguardo gli squilli, venuti dopo che io avevo già proposto almeno una volta di dialogare, ribadisco quanto già detto, che sono uno sforzo ancora troppo, troppo piccolo.
In tutto questo, consideriamo che qualche giorno fa ha promesso di trovare tempo entro questa settimana.
Spero ci riesca, perché poi sennò mi toccherebbe fargli la festa sotto le Feste.

venerdì 5 dicembre 2008

[senza titolo]

Accade che un cazziatone del capo perché
non ho capito un problema che il fornitore ci ha fatto notare
non ho improvvisato una soluzione
non glielo ho comunicato nel modo esatto per due volte
non glielo ho comunicato nel contesto esatto
non glielo ho ricordato quando dovuto
(versione di grì: il fornitore ha fatto notare a me un problema di cui aveva già parlato in mia assenza col capo, che era convinto che tutto fosse risolto, lo ho capito, Sfiga ha fatto accadere l'impossibile per farmi cadere in fallo la seconda volta che ho tentato di esporre, e la prima ho sbagliato contesto, per concludere che da bravo pirla temevo suoi nuovi urli se glielo avessi ricordato)
MA NON DI QUESTO VOGLIAMO PARLARE.
Perché accade anche che dal cazziatone si va a parlare del mio atteggiamento dimesso [reazione involontaria a sbraiti e bestemmie] che è sintomo di insicurezza generalizzata verso un po' tutti [che è vero, in linea di massima - e l'ha dedotto], che a sua volta muove dal mio sentire in maniera diciamo controversa la mia sfera sessuale [altra deduzione - e qua ci sono rimasto un po' O__o - ma non per vergogna o paura di giudizi o quant'altro, quelli non c'erano a prescindere],
perché si capisce, ma nessuno te lo fa notare [mo' non esageriamo, però]
e quindi mettendo in chiaro la cosa con me stesso in primis, in qualunque modo, diverrei più sicuro con me stesso, [renderei meglio sul lavoro], quindi più sicuro con gli altri,
perché sennò a forza di reprimere poi a 40 anni scoppi e diventi il classico stereotipo di checca isterica [O__O]
il tutto con un buonissimo filo logico, direi.
A parte cose eclatanti, o che perlomeno ora mi sembrano eccessive, e qualche cosa che, a ripensarci, non mi torna.
Tipo che mi sa che l'atteggiamento dimesso è venuto molto prima della pubertà, quindi due volte molto prima di ogni tempesta ormonale ulteriore.
Tipo che forse per la mia interlocutrice non ci sono tante sfaccettature di omosessuale come io invece credo e forse questo può fare una certa differenza.
Ma vabbè, ora tra l'altro con le tante cose successe nelle poche ore trascorse nel frattempo e con la stanchezza ho anche un po' sfocato e non credo di realizzare bene che davvero sia accaduto.
Ma non per incredulità o che.
Sì, è stanchezza.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

bene. meglio. sette.

mercoledì 3 dicembre 2008

[senza titolo]

soon, si spera.