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sabato 28 luglio 2007

tarlo

discorso che in tempi brevi farò a nessuno (fuori da sti 1024 x 768 pixel) tranne uno, in quanto non la prenderebbero bene.

Tu che diresti se un giorno decidessi di andare a fare l'artista? Ma artista nel senso vero del termine, tipo Cattelan - per capirci, quello che tre anni fa aveva impiccato tre fantocci raffiguranti bambini - ché dipingere tele, al più, oggi, è decorazione, non arte, è un passatempo o poco più.
E gli artisti non è che c'hanno la botteghetta in paese, quelli sono i pittori/decoratori, semmai gli artisti hanno manager e galleristi [i soldi li vedono, il negozio no - ndr].
E diciamola tutta, il polo di tutto, se uno vuole restare in Italia - sì - è Milano. E poi sì, comunque c'è la Biennale di Venezia.

Da evitare come la morte* il fatto che non so nemmeno dove si comincia.
Anzi, un altro tarlo sta proprio nel fatto che da una parte non è che possa iniziare a impiccare pupazzi qua (cittadina bassoborghese fighetta), e dall'altra, non è che i galleristi attendano il primo sconosciuto alle porte delle metropoli.

*"evitare come la morte" rende un po' male, in questo periodo di particolare fascinazione verso una morte giovane. Nel senso, non voglio morire ora all'istante, né a breve/brevissimo, né ho alcuna intenzione di suicidarmi. però..

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