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venerdì 29 dicembre 2006

aspettative

1) c'è chi mi vedrebbe o vorrebbe con un tatuaggio dalla fattura tecnica
2) c'è chi mi vedrebbe o vorrebbe impegnato esclusivamente nello studio e zero lavoro fino alla tesi
3) c'è chi mi vedrebbe o vorrebbe come dice lui e/o come lui
4) c'è chi mi vedrebbe o vorrebbe ordinato o qualcosa del genere

ci sono molti che mi vedrebbero o vorrebbero come un altro?

1) non sa che su me vorrei un certo minimalismo stile Tim Commerford
2) non capisce che non voglio campare sulle sue spalle fino ad allora
3) non capirà che il mondo non può seguire le sue regole
4) non sa che il mio ideale di futuro è il classico e tranquillissimo padre di famiglia

1) non ci conto troppo, ma forse un giorno potrei cambiare qualcosa in fatto di gusti estetici
2) sarai contenta solo se sfortuna avrà permesso che non avrò beccato un lavoretto in un tempo che non andrà oltre i 12 mesi
3) non succederà comunque, punto
4) sto facendo niente affinché il corso degli eventi vada come dico io?
e comunque, viste certe cose, una certa ragionevolezza ti dà avvantaggiato in quanto a previsioni.

staremo a vedere..


(se non hai capito niente in quanto agli eventi collegati al secondo link, chiedi e spiego)

2 commenti:

rainbowsparks ha detto...

a questo punto devo proprio chiedertelo,cosa è successo.
Io non ho gente che vuole vedermi in strani modi. Sono io che vorrei vedermi come una tranquilla madre di famiglia. Ma non trovo un uomo disposto a fare il padre affascinante abbastanza da farmi dire di sì..

- ha detto...

dunque..
domenica scorsa, confessione in extremis (da Pasqua) per la messa di Natale.
becco il mio Amico (un sacerdote di 30 anni circa che è l'antitesi del prete vecchio e palloso), e già mi sento un po' in imbarazzo. Bè, non è troppo semplice sapere di dover e voler dire ad una persona che mi conosce bene che alle volte sono un pervertito e bla bla bla.
Ma credo di essere ai suoi occhi un libro aperto, o qualcosa del genere.
Non si scompone per niente, capisce il mio impaccio, mi dice più o meno perfettamente quello che avrei dovuto dirgli io con quel leggero velo di eufemismo necessario per evitare il mio imbarazzo, e tuttavia sappiamo entrambi che intende qualcos'altro.
E mi dice le parole giuste. perfette.
E l'assoluzione.
Da sempre, credo, mi dà l'impressione di un vero colloquio con Dio, e dopo lungo lungo tempo ne ho avuto una riconferma. Forse ancora più profonda di sempre.
E questo dicevo una settimana fa circa.
In quell'occasione, inoltre, ha ritirato fuori un'altra storia ricorrente: a volte mi ha detto più o meno velatamente che potrei scegliere una qualche forma di vita ecclesiastica, e credo che intendesse questo anche stavolta..
io, come detto nel post, ho le mie riserve a proposito, anche perché mi penso più facilmente come uomo di famiglia.
Una bastardissima voce interiore mi dice che forse mi penso nel futuro come uomo di famiglia giusto perché la ritengo la cosa più normale e tranquilla, ma non voglio ascoltarla, 'sta voce.
Vedremo. Non voglio pensare che è necessariamente impossibile.
Se poi si considera come alle volte riesca perfettamente a leggermi dentro, come dicevo, un certo senso pratico e di realismo suggerisce che lui ne capisce qualcosa in più.
A proposito del tatuaggio "tecnico" che mi vorrebbero addosso, chiudo con una cazzata, il primo pensiero che mi è venuto in mente dopo che mi è stato dato questo consiglio.
"Un tatuaggio tecnicamente impegnativo.. quindi almeno con delle sfumature.. ma che sia qualcosa di serio e soprattutto sobrio.. mm.. sobrio sobrio sobrio..
trovato."