e ora?
ho lasciato il lavoro.
ho lasciato il lavoro.
scritto da grig-io il blogorroico
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01:24
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Vedrai Berlino, una mattina presto, non ancora a primavera.
Nonostante avrai pianificato tutto, sarai solo.
Nessun caro all'aeroporto, nessun conoscente, nessun qualcuno con un cartello in mano.
Ti accoglieranno foschia e brina, come attraversando l'Emilia in autostrada, ché era anche quasi aria di casa, ma non ci saranno i frutteti, non ci sarà il vetro del finestrino, non ci sarà qualcun altro a guidare.
Ci saranno piloni di cemento, qualche struttura sostenuta da cavi in acciaio, la S-Bahn, l'aria alienata e periferica del terminal bus-metro di San Donato Milanese, magari un po' più fredda e razionale.
scritto da grig-io il blogorroico
alle
13:32
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(in ordine assolutamente casuale) |
prologo: se ti dedico questa, vuol dire che già anche solo alcune parole, uno sguardo o semplicemente tu hanno fatto sì che io decidessi di poterti dare tutto per noi. Ma ti prego:
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una giornata di brutta vita, che è anche un giorno brutto per morire;
uno step oltre l'ying yang: bianco e nero esistono entrambi, ma possono coesistere solo nell'uomo, e si pareggiano solo raramente e/o per breve tempo; |
il pronunciare il nome di un'azienda anteponendoci l'articolo determinativo (se poi è "la", non rispondo di me); |
la veracità di Anna Magnani, la tenerezza che non può non suscitare Giulietta Masina, il fascino sofisticato di Monica Vitti con l'acconciatura complessa, l'amore di Anouk Aimée (specie quando è popolana di Vermeer e donna moderna in 8½); |
grig-io. il blogorroico? Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. E se rifanno qualche ddl a proposito emigro. |