___email, Skype e Live Messenger: grig-io [at] libero.it; NOTA: SE MI AGGIUNGI COME CONTATTO SKYPE, AVVERTIMI: non avendo nessun contatto, mi connetto molto di rado ;)

domenica 20 febbraio 2011

dove sta un sano confine tra il lavoratore e l'individuo? Dove inizia la prevaricazione?

▢  straordinari infrasettimanali
▢  avere un rapporto amichevole con il proprio datore di lavoro
▢  straordinari al fine settimana
▢  straordinari da casa
▢  reperibilità tendente al 24/7
▢  limare progressivamente e costantemente gli hobby, talvolta anche quelli a pagamento (con spreco di soldi nella fase di transizione)
▢  non preoccuparsi molto quando il proprio datore di lavoro si spinge un po' sul personale
▢  limare progressivamente e costantemente il tempo da dedicare alle passioni con la P maiuscola
▢  dover spostare quasi ogni volta gli appuntamenti dal dentista
▢  svegliarsi di sabato mattina con già la sensazione di fallimento, di aver sprecato un weekend intero, tanta è la perdita di interessi, di voglia di fare, tanto è il senso di svuotatezza
▢  scoprire su un social network che il proprio datore di lavoro "stringe amicizia" con una ragazza che non conosce, di cui non dovrebbe interessargli molto (o addirittura nulla), di cui sa che a me piace e ci stiamo appena frequentando.

sabato 19 febbraio 2011

[senza titolo]

il mare (all'una) di notte.
Un cielo cobalto appena incupito, e uno stato mentale, che sembrano le otto di sera, o forse anche meno.
Illudermi che sia ancora presto, che non abbia sprecato tempo prima, che non ne sprecherò dopo.
Il rumore di fondo del mare, un po' più forte di quanto credessi.
Immondizia sparsa, una scarpa da tennis, una sedia di plastica bianca che si erge sbilenca sulla riva.
Sto quantificando la mia dipendenza dal porno, o meglio, l'astinenza, e forse non avere un traguardo ne fa a maggior ragione un deterrente.
Spifferi di brezza fredda, fruscìi di sabbia che volteggia radente.
Torno a casa.