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venerdì 18 dicembre 2009

[senza titolo]

bah, volevo scrivere un paio di cose e mi sono dimenticato.
[Ultimamente capita spesso di avere dimenticanze del genere, e non è bene.]
La terza è che con amico? va un pilino meglio, nel senso che ora (e per l'ennesima volta) abbiamo ripreso un rapporto quantomeno decente, e già questo è sufficiente per potermi sentire un pilino in più in sincro con l'impellente Natale.
[Non si dica quindi che di lui me ne frego, perché questa è una ulteriore dimostrazione in fatti.]
E' stato anche introdotto il famoso punto di discussione di cui negli ultimi tempi ho parlato ampliamente, ovvero il fatto che amico? per me sia una persona che non ha segreti (perlomeno a livello interiore), più che un libro aperto, è quasi una filastrocca che conosco a memoria, una filastrocca di cui so che a tale parola consegue un'altra in rigoroso ordine, una filastrocca di cui saprei enunciare punteggiatura e capoversi. E non solo, nonostante abbia sentito anche spesso parole altisonanti, non accade altrettanto a ruoli invertiti - non lo chiedo, non ne ho bisogno: sono una persona che da una parte si è ritrovato a viaggiare da solo ma dall'altra ci tiene anche a una sua indipendenza (fino ad un innamoramento serio) - ma persino la mia persona e la mia identità sono distorte o annichilite in proiezioni di amico? funzionali a se stesso; proiezioni che quasi totalmente sono costruite sulla base di sue convinzioni che prescindono dalla realtà dei fatti.
Dicevo, questo punto (dolente) è stato giusto introdotto: conto di approfondirlo e ripeterlo più volte a venire, anche se, proprio per via delle suddette convinzioni, non basterà una vita per far breccia. Forse un'altra questione da affrontare, le gerarchie di potere che inconsciamente ha stabilito nelle amicizie, nella sua maggiore pragmaticità, potrà avere qualche possibilità di attecchire, ma non facciamoci troppe illusioni.

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