___email, Skype e Live Messenger: grig-io [at] libero.it; NOTA: SE MI AGGIUNGI COME CONTATTO SKYPE, AVVERTIMI: non avendo nessun contatto, mi connetto molto di rado ;)

domenica 23 agosto 2009

ecco, io certe cose le odio.

animalmiracles.tv

il sito non l'ho neanche aperto, né ho intenzione di farlo.
Già l'URL dice (quasi) tutto, ma comunque riporto questo indirizzo dai titoli di coda di una trasmissione che, appunto, importata in Italia è stata chiamata Miracoli degli Animali, e di cui ho mio malgrado visto visto ben una intera puntata (venerdì scorso, ore 8.30, Canale 5). Decisamente troppo.
Sorvoliamo (anche se non si dovrebbe) sulla cornice tipicamente statunitense-media del prodotto: sigla che sembra un esercizio di After Effects per negati (e fatto da negati), storie alla Ultimo minuto o Real TV (i cui protagonisti sono animali) ricostruite con attori, e intervallate alle dichiarazioni di persone reali (stranamente, non animali) nel salotto buono di casa loro, magari con l'effetto flou (non ricordo, ho rimosso), e con l'aggravante del doppiato in italiano che lascia intrasentire l'audio originale.
Il punto è il background che fomenta certa roba, questa sorta di surrogato da quattro soldi dell'amore-per-gli-animali: già anni fa mi stavano sulle cosiddette i servizi quotidiani di Studio Aperto su ogni minimo orsetto Knut di turno, ora si è anche scesi di livello e l'imperativo è avere un cagnolino viziato (viziato secondo i capricci kitsch del padrone, mica su quelli che potrebbero essere i reali bisogni dell'animale), e/o schierarsi giusto per partito preso a favore di ogni animale domestico o cucciolo.
Capiamoci, non sono di certo per le lotte clandestine di pitbull lasciati a stecchetto per giorni (e neanche per le lotte clandestine tra polli, per chi l'aveva pensato), ma a tutto c'è un limite.
Figurarsi poi per uno che non comprende del tutto gli animalisti veri (ci sono più attivisti impegnati a rimettere in carreggiata le balene arenate o sono più a preoccuparsi per la morìa di api degli ultimi anni? E gli uni e gli altri, cosa pensano di quei popoli africani che non si fidano a bere acqua che non sia di colore, sapore e odore del fango? Questo non vuol dire che io sono migliore di loro, anzi, non muovo praticamente un dito per nessuna delle cause, ma avrei giusto un ordine delle priorità).


A coronamento di tutto, proprio stasera è giunta notizia della firma della Dichiarazione dei Diritti degli Animali che, secondo qualcuno, farebbe dell'Italia uno dei paesi più all'avanguardia a proposito.

0 commenti: