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venerdì 27 febbraio 2009

Non va bene.

le solite storie che mi prendo troppe gatte da pelare, poi magari non ho voglia e/o non riesco fisicamente a prenderle tutte.
Sono praticamente nello stato di quindici giorni fa, quando dicevo "passi questa settimana", ché nonostante alcuni giri di eventi ci siano stati, in realtà ben poco è cambiato, anzi, qualcosa anche in peggio.
La voglia di fare poi è tremendamente altalenante, ma anche quando mi distraggo dal dovere, non basta neanche a farmi stare un po' più disteso.
Comunque,
pianti di coccodrillo a parte, beccati sta perla, e anzi, diffondila: sto video è così potenzialmente virale, lo voglio su Studio Aperto (e dico tutto) entro una settimana.

martedì 24 febbraio 2009

[senza titolo]

è come un tetris in cui cadono pezzi (principalmente quelli ad S, i più scomodi) ad una velocità nettamente superiore a quella con cui riesco a completare una riga
[senza contare magari quelle in cui è rimasto un solo spazietto vuoto ma è inaccessibile]

lunedì 23 febbraio 2009

un bene a metà, un male raddoppiato

ora come ora, capita più di rado, ma mi sento sempre più di merda quando mi sento costretto (dalle mie stesse cappelle che compio) a mentire così spudoratamente.

giovedì 19 febbraio 2009

my celebrity-lookalikes part DUE - astenersi impressionabili

Joe Rivetto
Giovanni Muciaccia (foto settembre 2001)

mercoledì 18 febbraio 2009

[senza titolo]

Duffy - Rockferry miglior album ai Brit Awards 2009, sorpassansdo (tra gli altri) Radiohead e Coldplay.
Perché mò basta che l'arte, la bravura, la creatività debbano sempre essere premiate e meritocrazie varie.

domenica 15 febbraio 2009

[senza titolo]

sto vedendo delle foto di un mio mezzo amico (non per cattiveria, è giusto che non ci conosciamo troppo) su Facebook: in una delle tante, datata due anni e mezzo fa, compaio io. Sembro un po' street, è estate, è due anni e mezzo fa, (molto altro), le mie prime Etnies che di lì a qualche mese ho dovuto buttare.
Potrei commuovermi come un/una adolescente per certa roba, ormai.

[lo stesso giorno]

la giornata sembra stia passando abbastanza bene e abbastanza buona

(spero di cuore di non dovermi rimangiare queste parole)
poteva andare meglio, se ora non fossi qui a portare avanti un altro lavoretto che mi sono sobbarcato (ma questo, leggermente meno da yesman), ma non posso lamentarmi.
E d'altronde, due giorni lavorativi dopo cinque feriali, ci vogliono pure.
Comunque, se riesco a terminare in tempi decenti (e lo spero di cuore), poi ripasso per i commenti  non risposti dell'ultima decina di giorni.

[lo stesso giorno]

boh.

il lavoro di cui sopra si ferma, incompleto.
una ultima rattoppata alla bell'e meglio, e fuori dalle scatole.
Perché di più non riesco a fare, perlomeno senza aver modo di approfondire, e credo di aver già dato tanto, anche al netto della poca voglia e del conseguente tempo perso.
L'ideale sarebbe che chi di dovere si prenda il tutto e dica "Ok, me lo finisco io".
Anche se comunque il rischio di scatenare una catastrofe c'è, e forse anche la possibilità di doverci tornare su.
In questi ultimi giorni mi è capitato spesso di avere deja vu, o almeno l'impressione di aver precedentemente sognato dei momenti vissuti.
e naturalmente, però, non mi è stato dato di conoscere l'epilogo di questa faccenda.

mercoledì 11 febbraio 2009

appena un'ora per tentare di /sperare di/ non salvare il salvabile

aver sognato in modo così puerile l'imprevisto, lo straordinario, anche negativo, per dribblare e salvarmi le chiappe.
e allo stesso modo, nessuno che mi abbia ancora detto di essere su Scherzi a parte versione non-vip.

martedì 10 febbraio 2009

[senza titolo]

non ho neanche più le parole.
tutto ciò che riesco a pensare è "passi".
passi, questa settimana.
passi, il troppo lavoro che mi sobbarco come uno yesman e che poi, o fatico a trovare la voglia di portare avanti, o magari scopro troppo tardi di non avere minimamente le competenze adeguate per svolgerlo
passi, che il lavoro "istituzionale" sembra togliermi sempre più tempo per questi side project (e anche per molto altro, a dirla tutta), e a guadagno di cosa?
passi, la frustrazione di familiari e amici che ci mettono il carico, dicendo (anche giustamente) "lavori troppo al lavoro e lavori troppo a casa", che sembrano chiedere chiedere chiedere, e da cui non riesco neanche ad avere un po' di silenzio, un po' di ascolto gratuito, perché alle volte la gente non vuole consigli, vorrebbe solo potersi lamentare
passi, lo sconforto, passi lo scazzo, passi la svoglia, passino nebbie e tenebre che mi offuscano e incupiscono i pensieri.
passerà questa notte.
e domattina sarà come ora ma con l'aggravante del tempo.

domenica 8 febbraio 2009

Peggio che Elena di Troia

e con molto meno.
Perché questa è del tipo "basta che respira", perché, davvero, non credo realmente possa fare niente altro.

Sì, Eluana Englaro, sto nome che non riusciamo neanche a sentire più per quanto ci è stato ripetuto.

Una guerra morale, sociale, di religione, politica, si sta giocando su un campo di carne inerme.
Che si riempie ancor di più dopo quello che sarebbe dovuto essere il fischio finale dell'arbitro.
E in gioco, se non se l'è già giocata, c'è anche la serietà del nostro Paese, delle sue istituzioni.

La domanda "Ma che vita è?" è più che lecita, e diciassette anni sono tanti, tantissimi.
Ma di fronte a questa domanda, di cui pure avrei già delle più-o-meno-risposte, si è suscitata in me la sua speculare "Ma che morte è?"
Lasciare morire di sete e fame
(ma poi c'è un motivo per cui l'alimentazione non viene interrotta di netto ma viene meno un poco alla volta? fa meno male? si può salvare qualcosa?)
un organismo che tra l'altro ancora apre gli occhi al mattino per richiuderli al buio, o perlomeno così han detto.
Una sorella, una madre, una figlia.. io non ce la farei.

Comunque sia, il tribunale, oramai una decina di giorni fa, ha disposto perché morisse felice e contenta (era la sua volontà, no?).
La legge è uguale per tutti, ma magari dopo diciassette anni cambia. vabbè.
Poi però la regione Friuli non vuole avere il morto sulla coscienza, e con un'autorità pretenziosamente superiore alla Magistratura interdice la casa di cura (che poi, l'espressione "casa di cura", in questo contesto, suona un po' grottesca).
E poi ancora, come non bastasse, ora mezzo mondo politico corre contro il tempo per cambiare le carte in tavola
(anzi, a partita praticamente conclusa, visto che già c'è stata una sentenza definitiva del giudice)
(ma poi, se "bisogna" cambiare la Costituzione, Eluana poteva morire già diciassette anni fa, o sbaglio?)
mentre Studio Aperto è cronometro ufficiale e proprio oggi ha mostrato, giorno per giorno, le complicazioni fisiche che Eluana avrà a fronte degli step dell'iter legislativo, e la cosa fa un po' schifo, un po' pena e molta rabbia quando realizzi che ..di chi è Mediaset?

quest'uomo, sempre così sorridente, sempre così apparentemente brillante, all'altezza della situazione, che nel pieno stile della politica media italiana, e nel pieno stile di se stesso, non perde occasione per pretendere di fare bella figura a discapito di chiunque altro (e in questa occasione, ripeto, anche la coerenza dello Stato va a farsi benedire).
E la cosa peggiore è che la questione, così politica ora, parte comunque da una questione etica per cui, se il tipetto la spunta, già immagino una Ecclesia costretta a congratularsi con lui, con contorno e conseguenza di ulteriore bigottismo dei bigotti, ulteriore anticlericalismo degli anticlericali e ulteriori mani tra i capelli dei restanti.

P.S.: grazie ad Aria che mi ha indirettamente riproposto la cosa e mi ha invogliato a parlarne, anche se con altri toni e non proprio sulle stesse corde.

sabato 7 febbraio 2009

atto di

sorpassare di notte un'auto che ti ritrovi davanti per puro caso perché va più lenta della tua velocità ideale.
e perché è l'auto di amico? con lui alla guida.

giovedì 5 febbraio 2009

[senza titolo]

Facebook non è malaccio. Di suo.
Più pulito, più pratico, più funzionale di molti altri.
Può dare dipendenza a livelli mostruosi.
E tanto, gira gira, è un altro modo per nascondersi.

mercoledì 4 febbraio 2009

due minuti e arrivo

ho in cantiere un post che mi piacerà molto scrivere, anche se poi magari lo scriverò male, oppure lo scriverò bene e non ti dirà niente,
vorrei almeno rispondere ai commenti dell'ultimo post
ma bisgnerà pazientare un poco, ché nel mondo reale mi sono un po' incasinato e sto annegando di lavoretti extra, alcuni dei quali anche al di sopra delle mie possibilità.

domenica 1 febbraio 2009

my celebrity-lookalikes

Proprio oggi mi han detto che somiglio a un Beatles. Così, uno dei tanti, a caso.
Saltando a pié pari il paragone con Johnny Depp (O__o) che pure mi è stato fatto piuttosto recentemente (bè, grazie, ma cambia ottico, o spacciatore), direi che magari si chiude il cerchio con quando mi dicevano che sembravo Gesù.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

è definitivamente dimostrato che amico? vive in un mondo a sé con probabilmente un'altra gravità, un'altra fisica, e sicuramente un altro buonsenso.