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mercoledì 30 luglio 2008

un blog alla deriva

da tempo, tempissimo, vorrei parlare della città fighetta (la mia) quando si ritrovò un pezzo d'Arte-con-la-A-maiuscola in casa e quasi nel salotto buono, di che effetto fa vedere vicine in un negozio di dischi le copertine degli ultimi album di Giovanni Allevi e Ligabue, di musica tra Rammstein e Linea 77, di qualche chiave di ricerca particolarmente curiosa o scema

potrei parlare di cronache ed eventi ed Eventi degli ultimi giorni

ma lascio un blog un po' così, alla deriva

e vado a riposare un poco



e cerco di non sentire l'amaro se sto in qualche modo ammettendo che sto venendo nonviolentemente progressivamente scarnificato di tutto quanto potrebbe esserci di altro dal lunedì al venerdì


Per chi ama le formalità:
non è un addio o un arrivederci.
semplicemente, ora come ora è per me un impegno troppo grande tenere un blog ed avere un blogroll. I contatti "privati" restano, per chi vuole, ma per il resto prendila come un "posterò da me e passerò da te un po' più random (ancora più random) di quanto è stato finora".
Ed eventualmente, ciao belli
anche se qui non mi piace parlare ad una seconda persona plurale.

mercoledì 16 luglio 2008

sì, comunque da certi momenti ci si può riprendere perfino alla Grande, ma non di questo voglio parlare, anzi avrei voluto riprendere con altro ancora

una giornata dura.
ma conclusa con un pareggio a dir poco, e con molto poco merito mio, a dire il vero.
una giornata dura.
giornata di particolare spossatezza da una settimana di sonno insufficiente e di sospetti di avere una febbre da stanchezza da sonno
giornata di particolare lavoro intenso
giornata di non vedrei l'ora di andare a dormire e di tempi dilatatissimi che allungano quintali di impegni irrimandabili
giornata di cadute
e di gente che mi ha teso la mano
e che volendo aveva anche il diritto di avermi lasciato lì a marcire, e/o arrabbiarcisi su

e si rincasa
e lo svincolo della superstrada, quello di cui la prima volta che ho visto "Colline" di Windows XP ne era un deja vu ma più autentico, che non l'avevo mai visto di notte, una duna immensa nera di ombra di notte che non è nero, stagliata su un cielo di notte che non è blunotte, in questa notte di luna luminosa quasi piena
e i cosini catarifrangenti giallo arancio ai lati della carreggiata che salutano e sorridono passando coi fari abbaglianti
e i lampioni giallo arancio pesca fascinanti come quando attraversi di notte in treno o in bus un paesino deserto e senti di rubargli il Silenzio
e quset'aria di provincia che sembrerebbe quasi una periferia immensa
che non sia questa gioia vera, quella che nemmeno puoi capirla né goderla ma hai la sensazione che dire "una giornata chiusa con un pareggio" è dir poco?