martedì 27 maggio 2008
credo non sia esclusivamente colpa mia che alle volte mi sembra di essere tornato a diciassette anni in quanto a insofferenza verso mia madre, se, passando davanti alla mia stanza alle ore 23 e vedendo luci spente, me nel letto e silenzio, le salta in mente la strabiliante idea di venirmi a mandare a puttane il sonno e
- chiedermi se stessi dormendo
- chiedermi se ho mal di testa o sto male o cazzi vari visto che sono andato a letto prima del solito (senza contare che comunque, quando vado a dormire alla "mia" solita ora, ha da lamentarsi)
- insistere su qualunque domanda perché non capisce il mio bofonchiare, e non capisce che magari è anche un po' voluto
- prendere una bustona di plastica che giaceva in camera mia e, portandola poco (troppo poco) distante, smanettarci per minuti e minuti con quel soave rumore di spiegazzamento di busta di plastica
(voglio urlare)
a volte la storia sembra un po' ciclica.
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