___email, Skype e Live Messenger: grig-io [at] libero.it; NOTA: SE MI AGGIUNGI COME CONTATTO SKYPE, AVVERTIMI: non avendo nessun contatto, mi connetto molto di rado ;)

sabato 31 maggio 2008

[senza titolo]

il valzer degli umori di amico? è per me un maremoto.
e ho la nausea.

venerdì 30 maggio 2008

[senza titolo]

quando sarò morto e faranno un film su di me (naturalmente solo dopo il libro e il servizio di Studio Aperto), si ricordino che in certi momenti clou tipo ieri sera, la prima cosa da farsi è raggiungere la macchina, dove, rigorosamente in moto e a porte chiuse, concedersi un urlo liberatorio.
E alle volte (leggi: ieri) magari capita che la pressione è tanta da non avere nemmeno la voglia [voglia non so se sia il termine giusto] di urlare (e nemmeno di accendere l'autoradio, ed è grave), e magari la molla è giusto l'accendersi di una spia che, tra l'altro, fa solo il fatto suo.
E alle volte (leggi: ieri) magari capita pure che scappa uno strillo così strillo che per qualche secondo ci resto straniato.

giovedì 29 maggio 2008

se avessi avuto Blogger sotto le dita due ore fa

avrei scritto:
"Se vedi che non scrivo/non chatto/non mi faccio vivo per telefono* per qualche giorno,
può darsi che mi sono ammazzato senza nemmeno avvertire prima qui".
[Che sarebbe una cosa grave - ndr]
E cosciente di come stavo due ore fa, so che la sensazione potrebbe benissimo ripetersi.

*caso molto raro, dal momento che una sola persona ha il mio numero come grig-io, e per via telefonica ci sentiamo molto poco - ultimamente anche per altre vie, a dire il vero, ma lasciamo perdere ché sembra voglia fare polemica laddove non voglio et non sarebbe nemmeno il caso. affatto. Anzi mi sa sono stato fin troppo cafone finora.

mercoledì 28 maggio 2008

storia ciclica, storia non ciclica

ieri sera, manco a dirlo, si ripropone uno scenario ancor più simile a questo, che quasi lo ricalca.
quasi.
anche perché
1) ho provato a turarmi le orecchie - ma disteso sul letto, magari voltato da una parte e/o rigirandomi, era un po' alquanto scomodo tenere le braccia bloccate così
2) passato il quarto d'ora richiesto (e forse di più), e passati tre volte i dieci minuti di proroga, sono andato a dormire sul divano.
Contrariamente alle mie aspettative, non sono cascato per terra tantomeno spaccandomi la testa sul bordo del tavolinetto adiacente al divano. Mentre invece le mie aspettative avrebbero dovuto considerare i postumi di acciacchi e l'avere ancora sonno.

martedì 27 maggio 2008

non sono così cattivo come sembra, o forse sì

diciamo che in pratica qua c'è quasi solo il peggio di me - come mi pare che avevo scritto proprio a blog neonato (feticisti avventurieri, spulciate nel'archivio). 
E non è improbabile che magari di alcune persone, nel complesso, dia un'idea sbagliata.
E non è improbabile che magari, dopo certi attacchi di isteria mi ritrovi a pregare (sì, pregare) contro di essi.
Ma mi sa che non funziona bene, se poi, per esempio, comunque non riesco a stare troppo a contatto con mia madre, anzi quasi non vedo l'ora di starne alla larga (sapendo che non posso sperare che cambi certi atteggiamenti).

[lo stesso giorno]

elogio dell'isteria

credo non sia esclusivamente colpa mia che alle volte mi sembra di essere tornato a diciassette anni in quanto a insofferenza verso mia madre, se, passando davanti alla mia stanza alle ore 23 e vedendo luci spente, me nel letto e silenzio, le salta in mente la strabiliante idea di venirmi a mandare a puttane il sonno e
- chiedermi se stessi dormendo
- chiedermi se ho mal di testa o sto male o cazzi vari visto che sono andato a letto prima del solito (senza contare che comunque, quando vado a dormire alla "mia" solita ora, ha da lamentarsi) 
- insistere su qualunque domanda perché non capisce il mio bofonchiare, e non capisce che magari è anche un po' voluto
- prendere una bustona di plastica che giaceva in camera mia e, portandola poco (troppo poco) distante, smanettarci per minuti e minuti con quel soave rumore di spiegazzamento di busta di plastica
(voglio urlare)

a volte la storia sembra un po' ciclica.

lunedì 26 maggio 2008

universitari e neolaureati e inoccupati e disoccupati e affini all'ascolto

Fino a trent'anni evitate come la peste il lavoro. Perlomeno l'idea di lavorare seriamente.
Anzi, no. Roba che sennò poi alzano ulteriormente l'età utile per l'apprendistato e mi fregano di nuovo.
Perché, checché se ne dica, è sempre un po' pesantuccio fare un lavoro che piace, e alle volte piace molto, ma a certe condizioni schiaviste.

sabato 24 maggio 2008

Cazzo, c'è da sentirsi fortunati ad essere così esclusivi

uno dei peggiori aspetti di quando amico? si concede (e mi concede) certi pezzi paraculi, egoisti o deliberatamente stronzi,
è che ogni tanto mi viene da paragonarmi agli altri due "migliori amici" che ha/ha avuto e:
o sono cieco io,
o certi atteggiamenti se li riserva solo per me.

Senza contare che il pezzo odierno, molto probabilmente, se i miei calcoli sono giusti, sarebbe scatenato da un mio SMS di disappunto (ma giuro che potevo essere esponenzialmente più stronzo) ad una sòla che egli stesso mi aveva tirato.

[lo stesso giorno]

ancora, ancora spot televisivi che l'italia si merita

Coop (di cui non mi metto qui a ricordare la ultima campagna televisiva) è degenerata dai gloriosi tempi dei suoi spot "No-OGM" (giusto per fare un esempio).
E non regge la scusa che magari Conad e Crai sono dei competitor - anche perché mia modesta impressione è che Coop sia su un target un filino più alto.

[lo stesso giorno]

a proposito di videoclip e più o meno erotismo part two

conoscevo sto video da parecchio tempo, ma è possibile che solo ora mi sia accorto che Kate Moss in un video dei White Stripes è una cosa degna dell'umorismo più becero?

[lo stesso giorno]

a proposito di videoclip e più o meno erotismo part one

conoscevo sta canzone da tipo un anno, e solo pochi giorni fa mi sono accorto che il titolo è "Make It Wit Chu" e non "Make It With Chu", e il gioco di parole è a doppio livello.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

Direi proprio che mi piace l'erotismo sottile, ben ponderato.
(Alcuni esempi, magari anche fin troppo facili.
Ma è normale che mi piaccia giusto per l'aspetto cervellotico della questione, e non mi ecciti (solitamente, perlomeno)?

giovedì 22 maggio 2008

QUADRIlogia della pubblicità italiana a largo target stupida

Kinder Pinguì.
Che ho ricordato solo perché ultimamente ne ha sfornata un'altra delle sue.
Perfettamente in linea con le precedenti.

Dico solo che quelle pareti di Kinder Pinguì nella loro irrealtà mi inquietano, almeno quanto i bambini che quindici anni fa mangiavano Kinder Brioss e mordevano praticamente la grafica della confezione.

Dove andremo a finire.
Ora che perfino Barilla sta perdendo smalto. 
(Mulino Bianco, seppure sia un marchio Barilla, è ancora più avanti su questa strada - e non solo per quel "sembra fatta con le uova del nonno". Altro discorso per Alixir, sempre Barilla: spot veramente fichi ma su un piano assolutamente sghembo.)

[lo stesso giorno]

accorrete numerosi

non mi dispiace la serie "I liceali" (pur avendola vista a stralci) e accetto insulti a proposito.
Anzi, và, diciamo "critiche costruttive", ché è meglio.
Certo, cose tipo
che tipo l'80% dei ragazzi, nella serie hanno genitori straimprenditori e cazzi vari
che guarda caso, ste cose sono tutte nei licei e mai in, chessò, una ragioneria, un alberghiero, una scuola professionale!
alcune lieti fini (quanto suona male) un po' forzate
esagerazioni filmiche varie ed eventuali
il biondino capellone della Tim Tribù
se le potevano pure risparmiare.
Ma in linea di massima, alcuni aspetti, specie di carattere psicologico, sembrano studiati in maniera apprezzabile e piuttosto veritiera. Nonché espedienti formali tipo cellulari UMTS, YouTube e altro che inquadrano un po' più adeguatamente i soggetti.
Forse a computer e internet non viene dato il giusto spessore, ma bisogna anche dire che io quell'età ce l'avevo tipo 5-6-7-8-9 anni fa.

mercoledì 21 maggio 2008

dicevo stamattina di amico?

titolo alternativo I: "E mò le diciamo tuttte perché qua signora mia non ci facciamo mancare niente"
titolo alternativo II: "Dopo di questa posso anche chiudere baracca e burattini"
titolo alternativo III: "Post ad alto impatto psico-emotivo. Sconsigliata la lettura a chi vuol mantenere una buona impressione di me"

Immagina che delusione darei ad amico? se,
dopo cotanto [suo] desiderio,
alfin mi concedessi a lui
ed ei scoprisse che abbisognerei
di un intervento di Nesbit

(ho scritto sto nome perché sta meglio nel contesto ampolloso, ma sineramente preferirei di gran lunga, e per ovvi motivi, un innesto)

[lo stesso giorno]

missione:

che tre persone se la passino bene più o meno come ora, o meglio, l'estate dell'anno prossimo
essere io ancora vivo l'estate dell'anno prossimo
ricordarmi
e
scrivere un post probabilmente acido ma sicuramente realista.

[lo stesso giorno]

de coccio

un mese di distanza forzata, certo dovevo aspettarmelo che non avrebbe potuto togliere di mezzo l'amico? orgoglioso, che insulta anche a fondo e anche infondatamente, che crede (quasi?) solo a ciò che pensa, che forse non capirà mai veramente il senso del mese di distanza forzata etcetera etcetera etcetera. Per quanto possibile, avevo cercato di farmi trovare già pronto in difesa su questo fronte, appena colta l'antifona abbastanza glaciale al riallaccio (che alla fin fine non aveva tutti tuttissimi i torti, visto che sono stato io ad aprire e chiudere le danze), e tirando le somme, direi che i risultati sono stati discreti come minimo.
Ma certo non mi aspettavo un ritorno di fiamma pulsione già alla prima occasione in cui siamo riusciti a parlare seriamente.

lunedì 19 maggio 2008

nature morte

la volpe investita al secondo svincolo della superstrada più vicino a casa fa pendant a quella vista qualche giorno fa all'entrata successiva, e che oggi ancora era lì, ma un po' più annerita di smog e senza più accanto la zampina staccata.
Come anche non c'era più il cadavere di pantegana in città.

[lo stesso giorno]

parlare col pilota automatico

"Dove vai con questa tela?" (tela vuota, ndr)
"Mi è stato commissionato un quadro, l'ho appena comprata, la sto portando a casa per poi lavorarci."
"Ah, capito. Bella."

[lo stesso giorno]

È decisa

la parte strumentale di Ohne Dich la fa entrare nella mia personale classifica delle canzoni più angoscianti*.
Del tipo la linea di basso di "Questa notte una lucciola"di Carmen Consoli, le chitarre che urlano col voltastomaco di "Something in the way" versione elettrica, un po' "F.D.P." degli Shandon se si tolgono le due righe di parlato, e poche altre. Forse anche "Pyramid Song" e qualcun'altra dei Radiohead ma non "Street Spirit".

*angoscianti qui fa schifo per quanto è banale come termine, ma almeno è una parola unica.
Il concetto esteso è che mette addosso una malinconia cupa, perforante. ti lascia il magone. 
Sì, alle volte sono molto passionale e irrazionale e di stampo romanticista, e ho la sensazione di rischiare di passare per lo sfigatello emozionale in mezzo a tanto pragmatismo (come il voler notare che il testo dei Rammstein, epurata la stilla di romanticismo inglese misto a tradizione cavalleresca - c'è una poesia che non ricordo che ben ci si accosta - sarebbe quasi da Meneguzzi, senza considerare che è in lingua tedesca), ma a me stesso e per me stesso è bene così, e sarebbe stato altrettanto anche se questo, in prima istanza, non fosse un monologo.

domenica 18 maggio 2008

mm.. quella canzone dei Rammstein che fa (immagina delle note rifatte a bocca...) era Mein Teil? Ohne Dich?

no, Mein Teil fa (...)
vedi un po' che è Ohne Dich.
(googlo)
si che è Ohne Dich.

(posto il link al video perché così facciamo prima
,e per chi vuole, di qua il testo.)

(rimasto ad ascoltarla e farmi prendere dallo strumentale cupo e malinconico)

[lo stesso giorno]

trilogia della pubblicità italiana a largo target stupida

che non vuol dire che poi non se ne parli più. Può benissimo diventare una quadrilogia, o pentalogia, o eccetera.

Il nuovo spot Tiscali con Greggio è qualcosa di bestiale (nell'accezione negativa dell'aggettivo "bestiale") già solo nell'idea (che tra l'altro, secondo me, è un goffo tentativo di nascondere l'eventualità che Nina Senicar abbia rotto con Greggio e/o rescisso il contratto dell'ingaggio).
Senza contare che Greggio con la parrucca nera da Mortisia sembra la brutta copia di Cher con qualche chilo in più.

venerdì 16 maggio 2008

[senza titolo]

credo di non concepire quei gruppi musicali (o anche solisti) che rilasciano edizioni diverse di un album in diversi paesi/mercati. O solo in determinati paesi/mercati tagliandone completamente fuori altri. 
Cioè, finché si parla di copertine alternative, di chicche esteriori un po' da collezionisti e/o feticisti, ci può anche stare.
Ma perché gestire così antidemocraticamente i contenuti, costringendo il fruitore prima a cercare su Wikipedia come funziona la storia, poi a colmare eventuali lacune su eMule?

[lo stesso giorno]

non lavorare e svolgere male il proprio non-lavoro

l'extracomunitario che al semaforo mi lava il vetro nonostante gli avessi detto di no,
ma comunque si becca gli ultimi spiccioli che avevo nel portafoglio (che erano anche gli ultimi soldi che avevo nel portafoglio)
non solo è stato così sommario a passare il lavavetri (lo strumento) da asportare solo per metà insettume e sporco vario (e naturalmente, lo sporco più recidivo, sempre causa lavavetri, ha lasciato scie grasse ovunque scie grasse sul parabrezza
ma ha pure lasciato colare dell'acqua (sporca) in eccesso dalla parte superiore del vetro sul resto.

martedì 13 maggio 2008

non per niente si chiama "amaro amare"

davvero "gli veniva da tenerla abbracciata per un giorno di fila".

lunedì 12 maggio 2008

spin off

Non ricordo se ho mai sentito una canzone dei Bluvertigo (anzi, ora che ho fatto un po' di ricerca leggo un "L'assenzio - Sanremo 2001" che non mi è nuovo, ma naturalmente non ricordo affatto la melodia)
ma certo è che negli ultimi anni riuscivo lo stesso a cogliere la maggiore presenza mediatica bassa di Morgan, e la connotazione negativa che questa aveva
(figurarsi poi scoprire ora, facendo un po' di ricerca, che ha fatto qualcosa pure per/con Paola e Chiara - le quali ora, superata la parentesi finto-lesbo si spera, e le leggende metropolitane dell'aver assistito a un concerto di Marylin Manson, ma dopo Tiziano Ferro che duetta con i Linea 77 non ho più il diritto di stupirmi, hanno fatto un disco solista a testa, chissà perché, e sembra siano riuscite ad entrare in quel bel circuito a metà tra arte, design, moda e chi più ne ha più ne metta, ste stronze)
ma venire a sapere che è giudice di X Factor Italia,
vuoi perché è un reality show,
vuoi perché in Italia ogni reality show è più marchettaro e basso del corrispettivo di qualunque altro stato, e questi talent-show in particolare,
vuoi perché X Factor Italia è condotto da quella (a cui l'infighettamento è costato due zigomi mostruosi e la faccia arcigna - meglio del ritratto di Dorian Gray)
vuoi perché quella è pure lei giudice,
le supera tutte.

domenica 11 maggio 2008

[senza titolo]

e vi meritate anche Ezio Greggio con Nina Senicar aka la gnoccolona straniera presumibilmente stupida ma che per certo non sa parlare italiano e Aldo Giovanni e Giacomo vestiti da piccioni. E stasera chi non va a vedere Vacanze di Natale 91 su Italia Uno le busca.

sabato 10 maggio 2008

amaro amare

ma adesso voglio uscire e non pensarci.

(Urlo)

[lo stesso giorno]

bella musica e amaro amare

 e amaro amare
 e amaro amare
 e amaro amare.


[lo stesso giorno]

proprio nel trattino sta la differenza

titolo alternativo: grig-io vs. Google

il quale ancora non consente di poter aprire l'account di posta elettronica grig-io@gmail.com
il quale ancora non consente di poter aprire il sito grig-io.googlepages.com, dove potrei ospitare file che Blogger in sé non mi consente di caricare (tutti i tipi di file ad eccezione dei formati immagini e video più diffusi)
il quale mi indicizza come grigio qualunque (o forse è l'inverso. fatto sta che, googlando grig-io, prima di me compaiono due/tre risultati relativi al colore. 


Umph)

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

Ma è quel trasporto, quell'amore che travolge, che non basta mai, che trabocca, che forse realmente mi manca.

[lo stesso giorno]

Cosa fare

se ad un certo punto ti trovi con cose da dire e al tempo stesso, un silenzio obbligato su praticamente tutti i fronti, non ultimo questo?


E' male che non me la senta di parlare davanti a questo pubblico, o è male che questo pubblico mi abbia dato certe cose da voler dire?

[lo stesso giorno]

a tutti gli assassini eventualmente collegati dall'altra parte

almeno, concedete l'ultimo desiderio a chi avete preso di mira.
(Perché, tipo, io lo pretenderei.)
(Che poi sia abbastanza irrealizzabile - ma non sul piano di vista tecnico - è una bella gatta da pelare.)

[lo stesso giorno]

"eh, è arrivato Fra Cazzo"

dicesi quando, in auto,
non viene rispettata la precedenza che hai
si viene sorpassati in rotatoria da qualcuno che volontariamente prende la curva più stretta o più larga quel tantinello che basta per affiancarti e poi passarti avanti
si è sorpassati in coda (e questa riesce particolarmente bene su autostrade e superstrade se per esempio una corsia viene chiusa: prima della strettoia che fa confluire la corsia di accelerazione in quella principale, si accodano miriadi di Fra Cazzo che riescono puntualmente a spuntarla su chi già sta in coda nella corsia principale a causa del rallentamento che la strettoia comporta di suo)
e simili.
Capirai che è una cosa in cui riescono molto bene fighetti e sbruffoni in genere, e che è una cosa che odio.

venerdì 9 maggio 2008

ieri rivista automobilistica copertina

Alla Fiat hanno fatto una nuova Topolino.
Naturalmente, per me fa schifo marcio.

mercoledì 7 maggio 2008

astenersi impressionabili


Sinceramente, io, a tratti ne sono rimasto anche abbastanza inquietato.
Ma trovamene uno che non sia un fake.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

ieri sera, nel letto, mi è balenato un pensiero.
Ultimamente riesco ad inacidirmi terribilmente nei confronti di mia madre (o forse è lei che è più invasiva) e sembra un po' di essere tornati a quando avevo 17 anni.
Ma mi sono accorto che quando non è così invasiva (cosa che comunque reputo negativa, a certi livelli) mi vuole bene.
("Non è vero che l'amore te lo devi meritare")
Ma a conti fatti, un po' in dovere ci si sente. e anche un filino destabilizzati.

[lo stesso giorno]

aggiornamenti disponibili per il computer

Windows XP Service Pack 3.
Ancora non credo di aver realizzato appieno la cosa, ma si sente che risuona come un passaggio epocale.

[lo stesso giorno]

che poi vuol dire anche maggiore (rin)tracciabilità

uhmm, scrivo un po' troppe cronache di fatterelli.

[lo stesso giorno]

la retrocessione socio-culturale dell'Italia si può misurare anche in pubblicità

Dopo "Salumi Levoni, Quelli Buoni", mi è appena capitato di sentire "Riello, che bello".
E per definizione (il messaggio deve essere costruito sul target) queste cose sono uno di quei casi in cui ognuno ha quel che si merita.

Notare che non si parla dei testi dei gattini animati che cantano le suonerie per cellulari (nonostante lo spessore e la profondità siano identici) ma di prodotti di fascia molto più ampia.

martedì 6 maggio 2008

[senza titolo]

Dio benedica gli Hellacopters (mi sa che è un bel gioco di parole), che nonostante tutto, ti invogliano davvero a take it easy.

[lo stesso giorno]

intrasentita

"e quanto mai avremo fatto, cinquemila euro...
e cinquemila euro di evasione in dieci anni, cosa vuoi che sia..."





poi vatti a fidare di colui che, per tempo a venire, dovrà compilare la mia busta paga.

[lo stesso giorno]

amico?

la sua versione dei fatti (anzi, del fatto) con chi ne ha parlato è che io avevo bisogno di un po' di tempo da solo.
Conoscendolo, ora, mentre gli ultimi giorni del mese di pausa stanno gocciolando via, s'è insinuato tremendo il sospetto che quella frase (la quale in prima istanza è stata formulata per non dover essere costreto a raccontare tutta la situazione a monte) rispecchi il suo pensiero reale:
s'è insinuato il sospetto che egli creda che a me, e a me solo, servisse del tempo per riflettere sui battibecchi degli ultimi tempi, e magari adattarmi ai suoi standard.

[lo stesso giorno]

vista in giro





































non ci sarebbe neanche un gran bisogno che lo dica, ma il titolo si può cambiare anche in "perché grig-io.blogspot.com non viene mai aggiornato" o anche (meglio) "perché grig-io alle volte riesce ad essere così poco produttivo al computer - tipo, in questo preciso istante".
non ci sarebbe neanche un gran bisogno che lo dica, nella colonna di destra ci puoi immaginare anche molti altri "contrattempi" (leggi: cazzeggiamenti).

venerdì 2 maggio 2008

se mai avrò un ricevitore digitale terrestre

penso che vorrò starmene piantato giornate intere davanti ad Iris.
ora che ho letto il link, vorrei specificare, anche se sembrerà coda di paglia, che di Queer as Folk me ne frega poco, e di commedia all'italiana e serie USA varie anche meno.
in pratica, ne ero rimasto abbastanza affascinato al tempo in cui era stata lanciata, e con gli spot di questi giorni c'è un ritorno di fiamma, esplosa riconoscendo la protagonista scema di 8 ½ (quella che leggeva i fumetti di Pippo - PIPPO, CAPISCI?? - o comunque mi sembrava lei).
Poi comunque sorgono parecchie perplessità sulla musica lirica, che non mi fa impazzire, sul fatto che sia Mediaset con tutti gli annessi e connessi, sul fatto che se mai avrò un ricevitore digitale terrestre mi servirà anche tempo da spendere davanti ad Iris.
Ok, raccolgo un po' di voglia autonoma di informarmi e apro eMule.
Anche se certo, il tempo mi mancherà as well.

[lo stesso giorno]

sarà da una settimana che me ne sono accorto

e lo posto solo ora, ma comunque era già tardi per accorgersene una settimana fa.
di cosa?
che basterebbe aggiungere un "CON" nel titolo della trasmissione del sabato sera di RaiUno condotta da Antonella Clerici, "Ti lascio una canzone", per toglierle tutta l'aura di polpettone passatista all'italiana e di affettazione.


[E forse, chi ha colto, già penserà a due canzoni non qualunque di Marco Masini]


Che tra l'altro, nel promo, la losca figura coi ricci GIALLI che si vedeva di spalle, mi gioco le palle che era una parrucca o comunque non lei.