cose che contano, persone che contano
amici di uscite: uno su tutti (uno che conta più di tutti) sta facendo tracollare l'intero complesso (facile, visto che conta più di tutti) con storie che lui chiama affetto se non amore ma che a mio avviso sembrano più che altro possesso e sesso per una serie di motivi che potrei anche scrivere se non volessi andare a dormire, e non so se sbaglia lui, io o entrambi
amici di studio: fresca fresca una storiaccia che mi sa di fregatura a mio carico che mi lascia l'amaro in bocca, anche perché è la prima da certa gente che davvero, più di altre persone, non me l'aspettavo, e vorrei giusto risvegliarmi tra dieci giorni con le ferite appena rimarginate anche se non leccate, nonché senza una serie di cazzi e controcazzi di cui non sarà più tempo per pensarne perché necessariamente passati
amici vari: so che ci sono, peccato che in questo preciso istante non ci siano
Dio: non mi capacito perché neanche in certi momenti riesco a tirarlo fuori dal cassetto come si deve.
bene.
buonanotte e speriamo almeno di tirar giù una cortina di buio su quanto terreno e male.
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