___email, Skype e Live Messenger: grig-io [at] libero.it; NOTA: SE MI AGGIUNGI COME CONTATTO SKYPE, AVVERTIMI: non avendo nessun contatto, mi connetto molto di rado ;)

mercoledì 30 gennaio 2008

Dio mio, non siano elezioni anticipate finché non tira aria nuova

è una cosa che penso da quando è caduto il governo, ma togliendo l'aggettivo "anticipate" la frase potrebbe comunque riflettere abbastanza bene la mia linea di pensiero in generale .
è una cosa che penso da quando è caduto il governo, ma la scrivo solo oggi che c'è un nuovo motivo (da sommare a diversi altri storici) per disperare in un buongoverno.
che comunque, specifichiamo che neanche i battibecchi scemi visti dall'altra possono fomentare buone aspettative.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

un grì scuro in volto, atterrito dall'ipotesi di un futuro da vecchio, un futuro da solo, un futuro senza figli, un futuro con un lavoro non brutto ma bello solo a metà, dice con un certa fissità: Moraldo Moraldo Moraldo Moraldo Morà--
un altro grì, forse l'oracolo vecchio, solo, senza figli, mai pensionato di un lavoro non brutto ma bello solo a metà, palesemente agitato, scosso, nervoso, e sembrerebbe anche nevrotico, con un tono tra l'esasperato e l'atterrito-che-non-vuol-darlo-a-vedere, tronca, ed urla: Moraldo viveva oltre cinquant'anni fa, è morto, stecchito, crepato! è ovvio che non è più.
rallenta: E personalmente, avrei anche dei seri dubbi che sia mai stato, se storia non parlasse di un miracolo economico e di un sogno americano made in norditalia.

martedì 29 gennaio 2008

l'ultima chicca (purtroppo, ultima nel senso di "più recente", non che "in futuro non ce ne saranno altre")

ieri, in presenza di altre persone,
in uno dei suoi (oramai) soliti attacchi smaniosi di ira e/o depressione riguardo la solita faccenda,
attacchi in cui parla da solo ma di fronte ad uno che ha orecchie per intendere e intende (e grazie al cielo chi non deve intendere non sta troppo a preoccuparsi),
salta fuori con un bel "ha rinnegato cinquanta volte"


bambini, chi è il cinquanta volte rinnegatore?
e tutti i bambini risposero in coro, non senza una certa lagna:
grììì!!!

bambini, cosa ha rinnegato per cinquanta volte, il cinquanta volte rinnegatore?
e tutti i bambini risposero in coro, non senza una certa lagna:
il sette gennaio duemilaesseiii!!!

e, bambini, è vero che il cinquanta volte rinnegatore ha rinnegato per cinquanta volte ciò di cui viene accusato aver rinnegato per cinquanta volte?
e tutti i bambini risposero in coro, non senza una certa lagna:
nooo!!! anzi, l'ha sempre ammesso, ed ha ammesso pure che lì per lì ci stava prendendo gusto perché se vai a stimolare le zone erogene lì non guardi in faccia a niente o quasi, ma non vuole proprio concedere il bis, o terminare con sesso o amore quanto iniziato con del quasi-sessooo.

domenica 27 gennaio 2008

di amico? e del sesso

sì, perché, comunque, checché dica lui, purtroppo(?) rimarrò a lungo convinto che da parte sua c'è più attrazione sessuale che affettiva.
È amaro ammetterlo, ma è altrettanto necessario ammetterlo, che le cose hanno definitivamente preso una piega non-buona se:

1) in palestra un ragazzo (abbastanza simpaticone/espansivo, ma con cui comunque avrò parlato due/tre volte) di punto in bianco ti sviscera la sua fissazione (probabilmente eccessiva) per il culo perfetto di una modella su un poster e so che, per quanto la cosa non sia sto grande argomento di discussione, non posso a priori dirlo alla persona con cui più ci potrei scherzare su

2) una mia amica tira fuori un giochetto simpatico "Dì la prima parola che associ a 'caffè', quel termine sarebbe la tua visione sul sesso"* e io posso sognarmelo di riferire ad una certa persona che ho risposto "corretto"

3) una volta tanto, trovandomi in giro con una gruppo di amici diverso dal solito, nonostante amico? non si sia risentito come altre volte, e di questo gliene rendo merito, ad un tratto mi accorgo di stare pensando che nel gruppo "standard" è venuta a mancare quella certa piacevolezza vitale e viva dello stare insieme (e in questo, i due sostantivi del titolo la fanno abbastanza da padrone -ndr)

*nota: sono io che qui ho abbreviato il tutto in una frase; naturalmente, se vuoi riproporre questo gioco, non devi metterci lo spoiler, sennò sono tutti buoni a

[lo stesso giorno]

sto letteralmente combinando un MACELLO con l'html di questa pagina

vedrò di risolvere presto e magari migliorare pure qualcosetta.

venerdì 25 gennaio 2008

aggiornamento del post precedente

Nuova Zelanda come minimo.


(va ricordato che è la terra più distante dall'Italia in tutto il pianeta)

[lo stesso giorno]

San Marino, e subito.

Ecco, fa' una cosa che io, sbagliando, spessissimo dimentico di fare: leggi il titolo del post, ché sta tutto lì.

mercoledì 23 gennaio 2008

e vedi un po' che st'anno mi tocca guardar Sanremo

no, scherzo.
Sembra strano a me perfino, ma lo guarderò volentieri, dacché apprendo che ci sarà un grand'uomo.

martedì 22 gennaio 2008

se non avessi passato già da tempo la pubertà, mi avrebbe bloccata la crescita.

link

[lo stesso giorno]

oscurantisti dimmerda dei vertici di casa Microsoft

nonché egocentrici.

Non bastavano sommi esempi storici, tipo Internet Explorer bundled in Windows 95 e successivi per affondare Netscape (che però è rinato in versione open source - Firefox - e gliela sta dando indove non batte il sole), o Windows Vista che mi pare un tantinello debitore del Mac OS X.

Ieri sera scopro che è stato creato (in concomitanza con Office 2007, credo) un formato di file, XPS, concorrente del PDF targato Microsoft.
Dunque. (da pronunciarsi con tono grave e deciso)
XPS non se lo deve cagare nessuno, deve passare da sfigato, deve essere emarginato, deve essere ostraciato e, in ultima istanza, deve essere fatto fuori dai suoi stessi creatori i quali dovranno ammettere che in quel settore non ci può essere un altro standard, perdipiù Microsoft.

E stamani vedo sta roba qua.
Nell'articolo si fa un ampio riferimento a Silverlight. Se non sai cos'è, è un programma con un formato di file proprietario concorrenti di Adobe Flash (già Macromedia Flash).
Dunque. (da pronunciarsi con tono grave e deciso)
Silverlight non se lo deve cagare nessuno, deve passare da sfigato, deve essere emarginato, deve essere ostraciato e, in ultima istanza, deve essere fatto fuori dai suoi stessi creatori i quali dovranno ammettere che in quel settore non ci può essere un altro standard, perdipiù Microsoft.
E anche laddove Silverlight se lo cagasse qualcuno, o anche l'umanità intera (tranne me), laddove non passasse da sfigato, laddove non fosse emarginato, laddove non fosse ostraciato e, in ultima istanza, laddove non fosse fatto fuori dai suoi stessi creatori i quali anzi dovranno ammettere che in quel settore hanno creato un altro standard, o ancora peggio, il nuovo standard, perdipiù Microsoft, laddove tutto questo, questa roba rimarrà comunque un autogol clamoroso nella storia.
Dico solo:
Aqua è il nome dell'interfaccia del Mac OS X, in circolazione da anni oramai.
Il dock e CoverFlow sono già da tempo stati ricreati in Flash in svariate versioni
e soprattutto, il dock e CoverFlow originali sono Mac.

sabato 19 gennaio 2008

ma che amore Google

me ne ero già accorto da Shinystat, che venivo indicizzato in breve tempo (trovavo tra le chiavi di ricerca espressioni o nomi che avevo scritto nel blog anche solo qualche ora prima), ma non me l'aspettavo proprio che dopo appena 20 minuti (di cui buona parte spesi per alcune modifiche al post) sono già su Google per "fa schiuma ma non è un sapone" (vedi post precedente), e non sono nemmeno all'ultimo risultato!!
(e se tra poco andassi a cercare di nuovo quella stringa, di sicuro sarei ancora più alto in classifica)

[lo stesso giorno]

abbassiamo i toni culturali di queste pagine

(che già prima non erano alle stelle, però..)
in favore di un po' di divertimento.
Non mi sbilancio a dire "sano divertimento", ma divertimento.
Ste cose qua mi piacciono un mondo, e tra le tante (podcast rss - podcast iTunes), ti consiglio di cercare le voci in cui compare scritto "Antonella Clerici": sono scherzi telefonici ad ignari che credono di giocare a "La prova del cuoco", e in realtà rispondono a frasi registrate, campionate e buttate là al giusto momento.
Sono consapevole che, non essendo scherzi in diretta, molto probabilmente le telefonate saranno rimontate in regia, ma questo non vuol dire che quando le sento, non rido come uno scemo.

Appunto, scemo.

Nota importante: se ascolti gli scherzi con Antonella Clerici, prima devi sapere cos'è che fa schiuma ma non è un sapone (nozione fondamentale di storia della televisione italiana, a cui volendo può fare pendant quest'altro - che però è "solo" una papera - clamorosa, ma "solo" una papera. O, per i più maligni, un lapsus freudiano).
Prima appendice alla nota: notare lo sgomento sulla faccia di Antonella quando crede di capire "bara".
Seconda appendice alla nota: nessuno, tranne i diretti interessati e chi vide la trasmissione in diretta e/o ne ha una registrazione, saprà mai come si concluse la vicenda: su YouTube ed eMule non si trova un secondo di più. Voglio sperare che il seguito sia stato un netto taglio dalla regia (come infame suggeriva Giuseppe/Beppe Bigazzi sullo sfondo, negli ultimi secondi del video; Bigazzi che tra l'altro sfotteva pure, poco prima, con quell'antipaticissimo "la bara, co' un'ere, che sennò è erore!"), giusto per la consapevolezza di non aver perso neanche un secondo di questa perla (tipo, se hanno solamente troncato la chiamata e continuato la trasmissione, non potrò mai sapere con che faccia - tosta - siano andati avanti).
Terza appendice alla nota: ma si può andare a dire spelling a una vecchia???

venerdì 18 gennaio 2008

un commento anonimo

di qualche presunto interessato a quelle atrocità di spot TIM mi chiede chi sia la tizia che, vestita da sacerdotessa classica, in uno dei tanti sogni cornificanti di Christian De Sica/Urbano Persichetti, gli fa "Venga, Persichetti, venga!", quella che somiglia ad Elena Sofia Ricci un po' più giovane.
Googlando un po' (come avevo fatto per scoprire gli altri nomi), sono venuto a capo di informazioni alquanto accessorie: in pratica, bello mio, googla anche tu che famo prima.
Comunque sia, diffonderò le informazioni inutili tanto per insozzare un po'.
Alessandra Mastronardi è l'altra mora della Tim tribù, più bella di Annica Rodolica (scusa ma non ci vuole tanto) ma ha un non so che di cui diffidare;
Nina Senicar è l'attrice degli spot Tiscali con Ezio Greggio (quelli che dal vago sapore vanziniano o neriparentiano o gerrycalano - insomma, bassi e volgari).

giovedì 17 gennaio 2008

Tanto non riesco a stare un po' senza parlarne

, di amico? e il sesso e/o l'amore che vorrebbe da me.
A parte la grande lezione che "dovrei iniziare a ricordarmi che mi relaziono con una persona più o meno innamorata di me e che non corrispondo (nonostante il mio affetto verso di lui sia davvero grande), e di conseguenza dovrei smettere di esigere da lui che non abbia più crisi isteriche mosso da gelosia o possessività".
Dico, a parte questa, che è una grande lezione (qua la maestra).
Giusto una riflessione in più sul suo convincimento che pure io vorrei sesso e/o amore da lui.
Se pure io avessi voluto sesso e/o amore da lui, non avrei dato a priori nessuna possibilità alla spasimante che mi è venuta dietro per qualche mese tra primavera ed estate (tutta la storia della spasimante, qua, dal 31 marzo al 1° luglio 2007).
Riflessione che aggiunge un MA in più a questa lista, ma che tuttavia è sterile: anche riuscissi a dimostrargli che non sono innamorato di lui, rimarrebbe sempre la parte più grande della faccenda che, anzi, conoscendo amico?, potrebbe farsi ancora più grave.
In pratica, non so che pesci pigliare.
Con tanto che ora, da giorni, ce l'ha su con me per fatti che, oggettivamente, a lui sarebbero completamente indifferenti. Tanto per cambiare.
Intanto, proviamo a fargli giusto uno squillo al cellulare, ché non dovrebbe essaere sufficiente per farmi incappare in un suo "Che cazzo vuoi?".

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

D'un tratto scopro che ben otto* dei miei contatti Messenger - anzi, dei contatti Messenger dell'altro account che ho all'infuori di grig-io, mi hanno rimosso.
Epperchéallora posso ancora vederne lo stato personale?

*degli otto,
uno è un tizio che mi aveva aggiunto non più di dieci giorni fa e io non conoscevo e non ricordo nemmeno se abbiamo mai chattato;
uno è un tizio che ha chiuso un account e, aprendone un altro, mi ha aggiunto nel nuovo;
due sono della stessa persona, che una volta aveva cambiato account, come il precedente (poi mi ha eliminato anche col nuovo, o ha chiuso anche quello); una cara amica, veramente cara, nei tempi migliori. I quali purtroppo sono diventati "troppo migliori" troppo presto e, anche per altre cause, sono degenerati ancora più velocemente. Ed il male di quest'amicizia, che trova radici in responsabilità di entrambi, fa ancora così paura che sinceramente non so se troverò mai il coraggio e/o la voglia di riallacciare il rapporto.


Ma tu guarda come mi sono lasciato prendere la mano dalla malinconia partendo invece da un post giusto incuriosito.

mercoledì 16 gennaio 2008

signor Graziano Cecchini,

l'acqua rossa nella Fontana di Trevi, se vista sotto un'altra luce, sarebbe stata una cosa figa;
ma con questa cosa qua, arrivi tardi.
Copione.
E non puoi dire nemmeno che volevi creare un "Video di risposta" per Youtube. Ce ne sono già dozzine - e uno su tutti, questo.

EDIT: appena comparse le foto sul sito Ansa.

martedì 15 gennaio 2008

Non mi piacciono le catene via e-mail

e questo, non l'ho mai detto, ma si può facilmente intuire, anche perché credo che non piacciano allo 0% dei blogger che non utilizza GIF glitter e minchiate varie nel proprio spazio.
Ma dacché catene mi arrivano, una letta, anche veloce e più che distratta, gliela dò.
E la cosa si fa un po' confusionaria.
Perché non è del tutto tutto la classica email catena lagnosa.
Tipo, è infestata di disegnini di Winnie Pooh, ma non del peggior tipo.

e qua apriamo una parentesi: checché se ne dica, Winnie Pooh non è melenso a priori.
Fino a cinque, dieci anni fa, erano semplici storie per bambini piccoli, e andando alle sue origini, erano semplici storie per bambini piccoli, e di che calibro!
Queste (1, 2, 3, 4) sono delle immagini del primissimo Winnie Pooh e trovo che siano a dir poco fantastiche, con questo gusto country britannico che sa di passato ("passato" come sostantivo, non come participio passato) ma così evergreen che potrebbe essere quasi (e qua la sparo veramente grossa) un'arcadia.
Poi c'è il Winnie Pooh più propriamente disneyano, che trasforma forse anche radicalmente l'orsacchiotto di pezza ideato da Alan Alexander Milne. Ma ciò che ne esce non è male, comunque: una volta mi è capitato per puro caso di vedere un cartone animato di Winnie the Pooh non so quanto datato, e sono rimasto incantato dalla genuinità del disegno, dalla vitalità e la passione che veniva fuori già solo dalla tecnica: quel tratto modulato e guizzante come di una matita (1, 2, 3) che ad oggi si potrebbe ritrovare giusto in qualche vecchio classico tipo "La spada nella roccia", "Robin Hood" e mi pare anche "La carica dei 101".
Certo poi che le storie di Winnie Pooh sono storie per bambini piccoli, e come tali vanno considerate.
Dopodiché, una produzione appena più bassa, con un minor senso di artigianalità, ma comunque buona.
Poi (quel "poi" va letto con tono molto grave),
c'è il Winnie Pooh disneyano di oggi.
In cui la figura di Winnie the Pooh è diventata giusto un grassoccio ottuso americano (ma in pubblico non lo si può apostrofare in tale modo sennò passi per razzista, e allora lo chiamerò "diversamente abile"), e quella di Tigro, un fighetto con la puzza sotto il naso.
Giusto per dirne due.
All'immagine archetipica tragicamente aggiornata, poi va aggiunta la produzione vera e propria: i cartoni animati sono diventati delle bestialità senz'anima (e guardando questa immagine, dimmi tu se Winnie Pooh non è un fesso, con quella faccia da ebete, e Tigro un fighetto - e che c'entra quella bambina tipicamente americana lì in mezzo??), e il merchandising ha trasformato tutto il bosco dei Cento Acri in una macchina da soldi che fa leva su un coinvolgimento emotivo perverso per cui un orsetto è più dolce se fa la checchetta o se è un incrocio con The Elephant Man.


Dicevo, la cosa si fa un po' confusionaria, perché non è del tutto tutto la classica email catena lagnosa: l'allegato dell'email-catena è infestato di disegnini di Winnie Pooh, ma non del peggior tipo, e non ci sono solo frasi fatte.
Nella fattispecie:

Impara dagli errori degli altri, non puoi vivere abbastanza a lungo da farli tutti tu.

E addirittura c'è da rifletterci un attimo, prima di afferrarla.

domenica 13 gennaio 2008

uhmmm..

non che mi senta particolarmente stupido, però in questo periodo mi accorgo che in effetti potrei essere molto ma molto più acculturato.
Non sto parlando esclusivamente di quella cultura fine a se stessa che, per quanto comunque bella, a volte rischia di diventare quasi un fenomeno da baraccone da quiz televisivo preserale pur di trovare uno sfogo, un riscontro concreto. Parlo di arricchimento della persona da qualunque punto di vista, tranne che quello della cultura generale/generalista.
Quindi, credo si sia capito che sto post non vuole essere un acchiappa commenti, ma fatti avanti con libri, musiche, film, piatti, quadri, fotografie, arti di ogni tipo, esperienze arricchenti e che vuoi condividere.
Chessò, da La Casta a Fellini, da Marylin Manson al silenzio del Sahara, dal risotto allo spumante a Wagner, da un lancio in bunjee-jumping a Blob al Faust.
Ed è chiaro, spero, che assolutamente non voglio ritrovarmi tra i commenti robe dello stesso ordine di grandezza di Laura Pausini o Federico Moccia o il McDonald's.
Se la tecnologia mi assiste, vedrò di creare una specie di guestbook da mettere nella sidebar, anche perché questo post, per natura stessa del blog, pian piano scivola in basso, e nel dimenticatoio.
Naturalmente, da questa lista (il cui ideale sarebbe non finire mai di crescere da una parte ed essere continuamente smangiucchiata dall'altra), cercherò di attingere più possibile proprio per questo slancio di arricchimento. Anche se, certo, già da ora la vedo dura, e mi sembra di essere il classico tipo che "una ne fa e cento ne pensa", e già non avrei il tempo per le altre novantanove cose pensate e da fare.

sabato 12 gennaio 2008

fregnaccia

mash-up.



mash-up solo tecnico, perché il concetto è lo stesso.
(si dà per scontato che tu sappia - e qua si parla proprio di altissime nozioni di cultura generale - che le due canzoni sono: una, il tema portante della colonna sonora del lungometraggio delle Winx, l'altra, la sigla iniziale più famosa del cartone animato delle stesse)
nota: nel player c'è solo una demo, ma se fai il cattivo posso anche farla tutta per intero, la canzone..

[lo stesso giorno]

sulla buona via per l'isterismo

prevedo a molto presto uno spargimento di sangue di Poste Italiane.
non risparmierò neanche gli uffici postali.
quelli prefabbricati poi, saranno oggetto di una violenza ancor più feroce.

Parlo sempre di quella storia che attendo con ansia un pacco (spedito con paccocelere 3 se non con paccocelere 1) e invece sono quelle stronze di Poste Italiane a tirarmi il pacco.

Casa mia, ora di colazione, interno giorno.
Su Italia Uno danno "Scuola di polizia", e come uno scemo non posso non guardarlo.
Ad un certo punto, scorgo un'auto allontanarsi dal cancello di casa. Una Fiat Punto bianca con un fascione orizzontale giallo acido ed una scritta blu.

sì, sì proprio quello.



Posteitaliane



Posteitaliane



Posteitaliane



mi fiondo all'istante a controllare la cassetta della posta (non è vero, ho comodamente finito la colazione e il cartone animato), e naturalmente quello che aspettavo non c'era.

Nota 1: "quelle stronze di Poste Italiane", se non si era capito, è una stringa a cui mi sono particolarmente affezionato, e voglio il primo posto su Google per questa ricerca.

Nota 2: comunque, mò ci penso io.
see, servisse a qualcosa..

venerdì 11 gennaio 2008

delurking day 2008

per alcuni è stato il 9 gennaio, per altri un giorno random (o anche tutti) dal 10 al 13.
sticazzi, se tanto qua parlo da solo.

Giuro che non dico questo per fare la vittima, è che vedendo in giro st'accozzaglia di date mi sono fermato a riflettere su quale potesse essere quella giusta. Per poi concludere che non è un problema che mi tange.

mi fermo a pensare a quest'immagine di grig-io.blogspot.com come un bambino in salopette con sotto una t-shirt a righe orizzontali di stessa larghezza di due soli colori, che ha una pentola in testa e da solo si mette a sbattere un mestolo su una padella nel largo ingresso bianco di una villa bianca.
non credo sia qualcosa di grave se ho quest'immagine.
ma quando sto bambino sente la sua stessa eco, bè, c'è qualcosa di angosciante. O forse malinconico.

[lo stesso giorno]

può sembrare, ma la prima frase non è polemica

Silvio Muccino non mi ha mai detto granché.
inteso, da quando ho capito che non era il regista Muccino - anche se scopro che ha diretto alcuni videoclip e nel 2008 uscirà il suo primo lungometraggio.
ma forse ora è il caso di rivalutare il fratello Gabriele.
Di cui ho visto solo "L'ultimo bacio", ma ho una simile considerazione (alta) di "Ricordati di me" e "Come te nessuno mai".
Nota dolente,o comunque non altrettanto positiva, per "La ricerca della felicità". A parte il discorso Will Smith (il quale, dopo Il principe di Bel Air, Indipendence Day e forse qualcos'altro, ha intrapreso una parabola ultradiscendente nella mia classifica di gradimento - può anche darsi che mi sbagli o sia solo un mio pregiudizio, ma mi pare che si sia infighettato esponenzialmente), dallo spoiler su Wikipedia sembrerebbe molto più adatto se si intitolasse "La ricerca dei soldi".
Ma a parte questo, che comunque è opinabilissimo, la rivalutazione di Gabriele Muccino muove da un nome a dir poco scabroso nella sua filmografia da regista: alcuni episodi di Un posto al sole.
Con tanto che il padre Luigi Muccino è un dirigente Rai.

[lo stesso giorno]

disoccupati di tutta Italia unitevi

e reclamate un lavoro a quelle stronze di Poste Italiane, che anche se vi diranno di no, davvero davvero davvero ne hanno seriamente bisogno.
la mia corrispondenza degli ultimi giorni consiste in due lettere arrivate con ritardi del 400% minimo, ed una bolletta che non so quando sia stata spedita, ma mi è arrivata tre giorni dopo la scadenza. Cose che trascendono qualsivoglia eventuale giustificazione dovuta alle vacanze natalizie.
(e ricordiamo poi che la posta attualmente è tutta prioritaria per una bestiale operazione che non ha alzato il livello del servizio proporzionalmente al prezzo - senza contare che dire "tutta la posta è prioritaria" è una contraddizione in termini)
Ed oggi, che le vacanze natalizie sono già belle che andate, dovrei ricevere un Paccocelere 3: da quel che posso vedere dalla finestra (non me ne va di uscire), la cassetta non è vuota, ma non può essere quello che attendo, non ci starebbe; spero quei geniacci di postini non abbiano fatto come l'altra volta, che in una situazione analoga (consegna gratuita di un pacco contenente un oggetto relativamente fragile), hanno lanciato la scatola all'interno del cancello proprio perché non ci stava nella cassetta (per fortuna non si era rotto niente).
mah, sarà un Paccocelere4, o 5, o infinito.
in ogni caso, è un pacco.

Dunque, disoccupati di tutta Italia unitevi e reclamate un lavoro a quelle stronze di Poste Italiane, che anche se vi diranno di no, davvero davvero davvero ne hanno seriamente bisogno.
Astenersi perditempo, perché di quelli già ne hanno già fin troppi.

EDIT delle 13.16: prima non avevo scritto che una lettera di quelle con ritardo del 400% minimo, ed il Paccocelere 3 che sto atendendo (e che non era tra la posta di oggi), provengono da una località a soli 130 km o due sole ore di automobile da casa mia.

mercoledì 9 gennaio 2008

mica tanto,

giusto per il basso gutturale che ti rimane sullo stomaco e ti fa venire il magone.
Molto ma molto controvoglia, mi vado a sentire Gimme! Gimme! Gimme! degli ABBA.
Non chiedermi perché, non ne ho la più pallida idea di come sia possibile, ma mi piace.
o almeno mi piace, e non poco, ascoltarla.

Poi magari la prossima volta, una recensione del video, che invece mi fa sanguinare il naso in quanto a fattore retrò - ma non retrò quello figo o magari nerd, retrò quello sfigato.

[lo stesso giorno]

alla faccia che sto bene

no cazzo non posso andare a letto ora subito dopo aver ascoltato tre volte di fila "Questa notte una lucciola" di Carmen Consoli e almeno altrettante volte visto video live della stessa.

lunedì 7 gennaio 2008

beh, sì,

che poi, se volessi, potrei anche dirgli

"Caro, ma ci pensi? Proprio oggi sono due anni da quando siamo andati in bianco"

ma questa la capirebbe ancora meno delle precedenti. Anzi, la fraintenderebbe atrocemente (sei autorizzato/a a pensarne di tutti i colori, e ci azzeccheresti).
Specie ora che non gli esce più dalla testa quest'idea che si è fatta secondo la quale anche io vorrei sesso da lui e mi frena soltanto la paura.

Capisco che a volte potrei avergli dato segni male interpretabili (ma se magari me li dicesse, potrei mettergli quei fatti sotto la giusta luce), capisco che essendo credente e [perfino] praticante potrei passare per bigotto (che non credo affatto di essere*);
ammetto i miei casini ormonali/pulsionali (di cui comunque amico? non sa)

MA

il rovescio della medaglia sono, dopo un lungo lungo tempo di omertà:
mesi a togliere le mani quando le allungava,
mesi di occhiatacce di sopportazione quando lasciava intuire desiderio,
mesi a dire "fermati",
mesi a dire "no",
mesi a dire "ma anche no",
mesi a dire "non chiamarmi coi nomignoli scemi da ragazzini",
mesi a dire "non è una cosa da fare se la vuoi solo tu",
mesi a dire "è stato solo un errore di una sera"
mesi a dire "se abbiamo fatto una cazzata una volta, mica dobbiamo per forza continuare"
mesi a dire "ci tengo molto al nostro rapporto, ma voglio che sia amicizia, non voglio niente di fisico/sessuale, o anche solo sentimentale nell'accezione di amore di coppia"
mesi a dire "se per assurdo dovessimo arrivarci, a fare sesso, non riuscirei più a guardarmi allo specchio e guardarti in faccia"
mesi a dire "voglio una vita etero, e non ha senso iniziarla solo a - chessò - trent'anni facendo tutt'altro, prima"
eccetera

senza contare che

sarò un cazzo di esteta, ma se per assurdo dovessi buttarmi in una relazione omosessuale, per me sarebbe solo sesso (proprio non mi riesce di amare un uomo in senso platonico, e fermamente non voglio una relazione di solo sesso, per questo dico "per assurdo"), e proprio perché sarebbe solo sesso, almeno me ne sceglierei uno più attraente (anche se certo non è che io sia sto gran figo: una cosa media, e in quanto tale dovrei anche avere delle mire adeguate, ma, ripeto, non voglio solo sesso, e quindi non batto questa pista);
già a mente calda in qualche modo sapevo di non volerlo ("io voglio finirla qui");
se davvero volevo farlo, se davvero volevo farlo con lui, se (espressione atrocissima) era destino (buaaaaaaarrrrrrrrggggggghhhhhhhhh!!!!!!) che lo facessimo, con due anni, con settecentotrenta giorni in cui ci siamo frequentati regolarmente, i miei eventuali freni di paura o bigottismo li avrei mandati a quel paese, e con due anni, settecentotrenta giorni, quante sonore trombate ci potevano scappare! (scusa il francesismo dell'ultima frase - però penso che pronunciata da un toscano sia spassosissima)


*anzi, addirittura mi pare più bigotto lui, così pieno di feticci di Karol Wojtyla/Papa Giovanni Paolo II e Padre Pio, e così un-po'-meno-pieno (eufemismo) di senso religioso, se non si vuol parlare di fede vera e propria.

domenica 6 gennaio 2008

amico?

le cose vanno benissssssimo.
"benissssssimo" da pronunciare con la S che stride a morte.
benissssssimo della serie che aspetterei con estrema impazienza il giorno di domani per mandargli un sms di questo tipo:

"Caro, ma ci pensi? Proprio oggi sono due anni da quando abbiamo quasi scopato!"


A dir la verità, renderebbe molto ma molto ma molto di più

"Caro, ma ci pensi? Proprio oggi sono due anni da quando abbiamo non-scopato!"

ma credo che sia davvero troppo sottile per amico?.
E comunque, con immane sforzo, mi tratterrò dall'inviarlo, questo sms.
Ufficialmente, per fingere di fare la persona superiore.
In verità, perché è il male minore: della presunta superiorità non se ne accorgerebbe, essendo io ai suoi occhi stronzo a priori, alle volte; ma certo, se gli ci andassi a mettere il carico con un messaggio del genere..