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giovedì 29 novembre 2007

visto per caso in libreria, e mi sono ricordato di parlarne

Don Sante Sguotti, "Il mio amore non è peccato", Mondadori, collana "Ingrandimenti", 13.00 euro.


dunque.
già la copertina è polemica, o tentativo di traviamento, o presunzione; di sicuro, calcolo.
Non tutti sanno che l'ordinazione sacerdotale non si può sciogliere, e quindi, un prete che per qualsiasi motivo voglia smettere la "professione", anche senza paramenti sempre prete resta.
Ma che uno che ha dichiaratamente smesso l'abito talare in favore della vita di coppia poi si vada a fregiare dell'appellativo di Don e del colletto bianco rigido, bè, la cosa mi stride assai.
Specie se penso che questi segni formali possono avere un grande valore suggestivo sul lettore medio che è autorizzato a credere: "mostrandosi come uomo di Chiesa, non può non mostrare (almeno verbalmente) quei valori". E qui l'inghippo.

ma il top è la quarta di copertina.
Cito a memoria, ma su per giù le parole sono quelle:
"Anche posto che Gesù avesse avuto un figlio e una moglie, il suo messaggio cambierebbe?"
Ed ecco che quasi mi va a scomodare Dan Brown, che ero quasi riuscito a rimuoverlo.
Ora, io non ho assolutamente i mezzi per fare un discorso teologico, e non mi ci addentro affatto. Mi limito solo a dire che il messaggio cristiano parla di un amore fraterno, che è completamente sghembo a quello sponsale: i due non si escludono direttamente, ma viene da sé che un non-sposato sia più portato ad un amore universale ed incondizionato. Vuoi per questo motivo, vuoi per imposizioni della Chiesa secolare, vuoi per cause varie ed eventuali, giuste o sbagliate che siano, fatto sta che, ad oggi, le regole del gioco sono queste. Ed essendo chiare da sempre a chi vuole dedicarsi alla vita sacerdotale, tentare di cambiarle per giustificare il proprio errore è quantomeno patetico.

Mi viene da pensare a quella storia di qualche anno fa, di un certo monsignor Emmanuel Milingo; storia dai toni decisamente più forti (se si esclude la forte possibilità che Don Sante sia il padre genetico del figlio che la sua compagna ha avuto), ma l'opionione pubblica sembrava molto diversa..

[lo stesso giorno]

mostri quando non è Halloween parte seconda

la uno, poco più giù.
la due, in quattro e quattr'otto:
tale agente pubblicitario Alessio Sundas ingaggia tale Marco Ahmetovic come testimonial di moda, o addirittura gli fa firmare delle linee di prodotti, per un giro d'affari di centinaia di migliaia di euro.
Se non l'hai già letto/visto/sentito oggi su qualche media, mi permetto di ricordarti che Marco Ahmetovic, ventiduenne rom, qualche mese fa, ubriaco alla guida, investì, uccidendoli, quattro ragazzi ad Appignano del Tronto, provincia di Ascoli Piceno.
E mi permetto di ricordarti che il tribunale ha stabilito per lui sei anni di arresti domiciliari, che tra l'altro sta trascorrendo nel residence di un amico.
Non ho più parole sul sistema giudiziario italiano. Ma certo non è stata questa l'ultima goccia, da tempo la cosa è palese.
Non mi dilungo nemmeno su eventuali "faccio appello alla sua coscienza: come riesce a fare la bella vita in un residence, come può firmare un tale contratto alla faccia delle vittime e di chi le piange?" perché in certi casi, coscienza è parlare di aria fritta e basta: gli si dà un'opportunità? gli si para il culo? gli si offre più del dovuto, più di quanto giusto? se viene offerto, evidentemente è lecito, e se lecito, è più facile scavalcare un'eventuale senso morale; d'altronde, di fronte ad un'offerta, mica si può fare sempre i preziosi.. ecco, figurati per uno che non ha niente da perdere (a parte la vita, visto i quasi-tentativi di linciaggio da parte degli amici dei quattro morti).
Se non si è capito, non ho in odio questo ragazzo: ha fatto una cazzata, seppur madornale. Ma potrebbe esserci anche la minima speranza di riscatto, con i dovuti mezzi.
e invece, dovuti mezzi un corno.
certo non si toccano i bestiali livelli delle dicerie che lo vedevano testimonial di una campagna anti alcol per chi guida (e lì, davvero, sarebbe il caso di andare dal "creativo" - in questo caso le virgolette sono d'obbligo - andare dal "creativo", puntargli una pistola alla gola e urlargli a piene tonsille "PERCHE' NON CI METTI LE FOTO DEI FAMILIARI DELLE VITTIME, DEGLI AMICI, O DEI CADAVERI STESSI???!!!!???), ma ricoprire d'oro una persona che ha fatto una cazzata madornale (e a mio avviso già aveva avuto fortuna di fronte ai giudici), mi pare agli antipodi del riscatto.
Con tutto rispetto verso l'essere umano che è Fabrizio Corona, ma credo che una cosa del genere non me la sarei mai aspettata da nessuno degli altri 5.999.999.999 (circa) abitanti del pianeta.

mercoledì 28 novembre 2007

carosello ..ma anche no, dacché parlo di risorse davvero utili. utili a chi è interessato

ripeto i link del post precedente:
VideoMarta, un videoblog di formazione ed informazione in campo tecnologico/informatico (della serie: forse è la volta buona che ho capito davvero come si utilizzano i feed)
JuliusDesign, blog utilissimo per chi si occupa di grafica e webdesign e non solo, con un occhio particolare a Flash, il tutto corredato di numerose risorse gratuite scaricaricabili (grazie!!); utile anche per chi vuole tentare di vincere un iPod Shuffle ;)

il bando di concorso



e il regolamento

[lo stesso giorno]

Fare cose belle, e farle con stile.


(visto su videoMarta, vista a sua volta su Juliusdesign)

Dicevo, fare cose belle, e farle con stile.
E farle anche con una certa etica, verrebbe da dire, se il video di cui sopra fosse una Pubblicità Progresso (nome che tra l'altro, da sé, mi pare proprio controproducente).
Mentre invece lo sappiamo tutti che, anche se con quel certo mood ben più che politically correct, Dove diciamo che non è proprio avulsa dall'industria della bellezza.

domenica 25 novembre 2007

una storia sospesa

L'altra parte non ha pensato che era tutto a posto ed eravamo felici e contenti e amici e sarei stato ben lieto di spendere quei soldi.
non esattamente.
Anzi [ora] so per certo che aveva ben capito l'antifona che per me non erano ancora i giorni migliori per poter godere del bene che precedentemente egli stesso aveva deciso per me.
Però, quando ho formalizzato la cosa e ho detto "Guarda, cancella quello per cui mi avevi impegnato", finimondo.
Prima faceva la vittima, e grì: "ma vediamo di risolvere"
poi in quanto vittima, glissava sul voler risolvere, e grì (stentando): "ma vediamo di risolvere"
poi guerra fredda, e grì: guerra fredda
poi guerra stronza, e grì: guerra stronza
poi qualche dozzina di ore di silenzio
poi smancerie e tono come se niente fosse accaduto, e grì: "e no, che cazzo. Mò risolviamo, perché comunque non s'è appianata. Tantopiù se le danze le apri e le chiudi tu [ma non tutti riescono ad uscirne indenni, vedi il sottoscritto]"

sabato 24 novembre 2007

[senza titolo]

tipico inizio giornata da: "colonna sonora della giornata: gli archi di 'Dumb' dei Nirvana".
E dico tutto.

mercoledì 21 novembre 2007

i veri mostri si riconoscono quando non è Halloween (cioè, si vedono anche ad Halloween, ma lì si confondono col resto)

Spagna, interno giorno.
un uomo uccide una donna.
precisamente, un uomo [ndr - convinto di essere] innamorato, con precedenti per maltrattamenti, uccide l'ex convivente che si rifiuta tornare con lui (il quale anzi, voleva pure sposarla).
precisamente, un uomo [ndr- convinto di essere] innamorato, con precedenti per maltrattamenti, uccide l'ex convivente qualche giorno dopo la diretta televisiva in cui questa si rifiuta di tornare con lui (il quale anzi, voleva pure sposarla).

La cronaca nera, di questi giorni, è il nostro pane quotidiano. Malvolentieri (perché comunque sia, siamo imboccati - coscientemente, possiamo solo aprire e chiudere la bocca, ma non decidere cosa mangiare), ma è il nostro pane quotidiano.
E in quanto quotidiano già scade nel banale. Involontariamente, nel più dei casi, ma scade nel banale. E chi non vuole arrendersi al fallimento (a occhio e croce, tutti), va a coprire la merda con i lustrini splatter, che ravvivano l'attenzione ma altro non sono che merda su merda.
[Dopodiché servizio animalista il calendario della prima showgirl venuta dal niente pausa pubblicitaria e previsioni meteo.]

E mi pare chiaro che, vuoi perché le stragi familiari diventano banalità di background, vuoi perché non sono casi così isolati, se parlo di mostri, non intendo solo i killer.
Viene da sé che la trasmissione in cui la donna ha dato l'ultima sòla al suo ex è una qualche sorta di versione spagnola di C'è Posta per Te o Treno dei Desideri (e non Stranamore: quello, il suo tempo l'ha passato..).
Dunque, tirando le somme:
Amici (già Saranno Famosi) e cloni vari hanno da tempo disegnato (e dico solo disegnato, non costruito) il lieto fine (nello specifico, la fama con tuta la patina intorno) per buona parte dei ragazzi contemporanei;
Grande Fratello e cloni vari hanno da tempo disegnato (e dico solo disegnato, non costruito) il lieto fine (nello specifico, la fama con tuta la patina intorno) per buona parte dei giovani che non
vogliono sforzarsi di essere adulti;
quest'altra fascia di programmi qui (che ora non riesco bene ad identificare con un singolo programma capobanda perché forse ce ne sono troppi) ha da tempo disegnato il lieto fine per buona parte di adulti ed anziani. La non-rara realizzazione dell'obiettivo, e il mirare non troppo alto, poi, hanno ampliato esponenzialmente la gittata, il numero di persone su cui fare breccia.
ma è capitato che uno dei tanti disegni sia stato cancellato, ed in un modo rovinoso.

lunedì 19 novembre 2007

una notizia buona ed una cattiva

Annunciato lo scioglimento di Forza Italia: c'è la remota speranza che quest'espressione un giorno possa tornare un'espressione di tifo sportivo e basta.
Silvio Berlusconi dà vita ad un nuovo partito politico, che sarà chiamato: Partito del Popolo. NOME CHE PROPRIO NON MI SA DI CENTRODESTRA. e che, a parte i sette milioni di firme ai gazebo, non può non essere anche stato studiato a tavolino.
(per dirla con altri toni: straniamento/perversione di un concetto che a priori sarebbe di sinistra.)

una cosetta in più, tanto per. in questi giorni in cui l'ex premier ha goduto di forte presenza mediatica (al lupo! al lupo!), sono iniziate a ricircolare sue foto decisamente vecchie, o photoshoppate malissimo, in cui il nero dei capelli è così scuro e piatto che è straniante.

sabato 17 novembre 2007

[senza titolo]

viviamo tempi di Casta, di Falce e carrello, di Beppe Grillo, di bravi comici degli anni Novanta che hanno deciso di smettere i loro panni per dedicarsi alla prolifica attività di svelatori di altarini econo-politici, per giunta utilizzando toni da Dan Brown.
Ma al contrario di Dan Brown, qua non si tirano in ballo temi che per qualcuno potrebbero essere balle a priori; qua si parla di fatti estremamente concreti, e di cui le stesse prove sono vere e tangibili, tangibili quanto possono esserlo dei verbali di tribunale o una pagina di Wikipedia.
Ma come per Dan Brown, credo poco in* queste grosse rivelazioni di complotti internazionali.
Se Mulder e Scully avessero davvero trovato prove che, da Roswell in poi, alieni e governo USA e l'uomo che fuma e mr.vattelapesca erano sempre rimasti in contatto per creare degli ibridi, come avrebbero potuto sperare di diffondere la verità? Perfino l'idealismo e il mito del common man che si realizza, così radicati nello statunitense medio, sarebbero serviti a poco.
Ecco.
Figurati quindi in un paese dove il popolino, nonostante i reality show e i V-Day, rimane sempre popolino.
Ma ormai da una parte non c'è nemmeno più spazio per la speranza perversa di un ritorno ad una beata ignoranza; la cosa migliore sembrerebbe fare fagotto ed incamminarsi verso, come minimo, San Marino.


*e ribadisco: in, non a; il mezzo è fallace già di suo; poi, a volte, anche i contenuti.

venerdì 16 novembre 2007

a proposito di Zelig

a proposito di Zelig, che non mi piace*.
Ecco.
Qualcuno mi spieghi - anzi, mi giustifichi - il pezzo proposto per questa stagione da Leonardo Manera e quell'altra.
No, giusto perché non capisco quale comicità supplementare derivi dall'etichetta di "polacchi" (non meglio definiti, quindi è più che lecito pensare che si tratti di comune gente polacca del giorno d'oggi) che viene affibbiata ai personaggi.
Personaggi i quali sono archetipi di servi della gleba (archetipi, quindi fuori del tempo - se non per l'abbigliamento primonovecentesco - e senza nazionalità) con appiccicati nomi da film di fantascienza di terza categoria degli anni Ottanta e una fissità d'espressione tipo overdose da sedativi.

Se non sono stato abbastanza chiaro, aggiungo che di comune gente polacca del giorno d'oggi ne ho visto qualche centinaio dal vivo, e conosciuto di persona almeno una mezza dozzina.
E non c'azzecca niente con quella roba stereotipata, e stereotipata male, di lì sopra.
Pensa addirittura - e qui devi atterrire - che in Polonia c'è addirittura diversa gente con i capelli e gli occhi scuri. E ci sono addirittura i grattacieli, e il cemento armato, e il vetro e acciaio.

Ora, non vorrei passare per l'antipatico pignolo della situazione, ma davvero non capisco come una tale balla colossale possa far ridere, o comunque essere di supporto alle battute. Tanto più che la balla colossale rischia di non essere compresa come tale (pensa allo spettatore medio) e anzi fomentare il becero pregiudizio di un'Europa orientale costituita esclusivamente di morti di fame slavati e depressi.


*le cose sono due: o crescendo sono cambiato radicalmente io, che tanto adoravo Facciamo Cabaret, o davvero il programma si è trasformato in un surrogato malfatto e mainstream di se stesso - il passaggio in prima serata, e in seguito lo spostamento su Canale 5 (la testa d'ariete di casa Mediaset, per chi non se lo ricordasse) sembrano avvalorare la seconda ipotesi.

[lo stesso giorno]

(dubbiosoSLASHpreoccupato)

boh.
pare che le cose si siano sistemate di nuovo.
ma stavolta più che altre, la cosa mi puzza; anche solo un pochino pochino pochino, ma mi puzza.
sarà perché sia nelle incazzature che nelle disincazzature non so andare da zero a cento in cinque secondi
sarà perché il ritrovato accordo, il ritrovato piacere della compagnia reciproca non sembrano aver gettato le loro fondamenta sulla roccia (non dico neanche sabbia, ma diciamo che suona un po' troppo facile star bene con un amico se parli di fregnacce per gran parte del tempo, ed è stato praticamente il parlar di fregnacce che ieri sera ci ha riaccostato)
sarà che ora, a qualche ora di distanza, sta salendo cupa l'impressione di aver dovuto abiurare quello che pensavo di fronte a delle mere parole in attesa di fatti che non mi aspetto che mai arriveranno come voglio io
sarà che c'è ancora qualche focolaio di quello che pensavo io che tarda a spegnersi o forse è addirittura giusto che non si spenga
sarà che magari non è niente di tutto ciò, sarà che magari è tutto insieme, o forse qualcos'altro ancora che non so
ma il sassolino nella scarpa rimane.
Parlando di esseri umani, in-perfetti per definizione, certo che il sassolino è potenzialmente destinato a rimanere per sempre, ma mica sempre deve stare proprio sotto il piede. E ora sì.

e parlando di conseguenze, c'è la stessa nebbia.
tranne che il bene che qualcun altro ha deciso per me e che costa qualche centinaio di euro, per me non sono ancora i giorni migliori per poterne godere.

E sicuramente l'altra parte invece penserà che è tutto a posto e siamo felici e contenti e amici* e ora sarei ben lieto di spendere quei soldi.

*amici se non qualcosa di più, potrebbe aggiungere.
Questa è una cosa che davvero non riesco a capire: se lancia il sasso e nasconde la mano, oppure finge di lanciare il sasso e lascia vedere la mano.
Ma nella peggiore delle ipotesi, che egli sia innamorato di me (per dirlo con parole sue, laddove io direi che c'è un certo affetto ma anche molta possessività e molta pulsione) e viceversa, dico NO.
anzi tengo pure a precisare, cosa che non ho mai fatto, perché nelle tag l'ho etichettato come amico?. che il punto di domanda stia a mettere in dubbio l'amicizia, è lampante; il motivo che c'è dietro, però, potrebbe non essere così univoco: se qualcuno pensa che è un mio sospetto che si possa passare da amici ad amanti, ribadisco, si sbaglia; il mio interrogativo è se si possa chiamare amicizia un rapporto in cui così spesso ho percepito tanto egocentrismo.
[Tant'è vero che il primo post con tag "amico?", è questo, e solo molto tempo dopo ho aggiunto la tag "amico?" a quest'altro, che pure è cronologicamente precedente].
E dico percepito sperando che un giorno possa dire di essermi sbagliato.

mercoledì 14 novembre 2007

si aprono le scommesse: indovina di chi parla il mio messaggio personale su Messenger quest'oggi

ecco il messaggio:

C'E' CHI SI E' ASSUNTO LA BRIGA DI CREDERE DI SAPERE COSA E' BENE PER ME E LA BRIGA DI DECIDERE PER ME
1) OK ALLORA IO SONO UN VEGETALE. 2) PECCATO CHE COSTUI CAMMINI SOLO SULLA TERRA E NON SULLE ACQUE.

(messaggio copincollato letteralmente nel suo stridentissimo tutto-maiuscolo)
scommesse chiuse. Basta guardare le tag sopra il titolo. LA PRIMA.

Tra l'altro, puntualizziamo che il bene che io non voglio ha un preciso valore economico - qualche centinaio di euro.
Puntualizziamo pure che non lo voglio NON per quello che è, anzi, in giorni migliori sarei ben lieto di goderne.
E puntualizziamo infine che c'è il rischio che potrei lasciar sprecare il qualche centinaio di euro, e da tasche altrui, dal momento che ho ben specificato il mio no a tempo debito. e chi si è preso la briga di dire di sì per me ci sbatta il muso.
(no, comunque non ce lo sbatte; in qualunque caso, addirittura laddove dicessi un sì di abbandonata resa verso cotanta insistenza, ai suoi occhi mai scamperei dalla colpa)

[lo stesso giorno]

bè, sì,

che poi capita davvero di trovarsi da solo in auto su una vera superstrada con Just Sick di sottofondo.
e anche se non è la mia auto, non è viadotto, non è notte senza nuvole (bensì giorno nuvole e pioggia), la manina ossuta che t'acchiappa la polpa del cuore e ti lascia arido dentro si sente lo stesso.

domenica 11 novembre 2007

mood of the day

suona un po' come "il gusto della settimana", ma vabbè.
Anzi, più che mood, sarebbe il caso di parlare di immaginario (sostantivo).
ecco, l'immaginario di questa mia giornata si potrebbe definire in: inquadratura di profilo da destra di me che guido da solo su un tratto di viadotto di una strada a quattro corsie (non necessariamente autostrada o superstrada) ma comunque deserta, diritta e con delle luci molto gialle (è notte - cielo nero senza nuvole né stelle né luna) come ne avrai viste a dozzine in molti film degli anni Novanta; guido e urlo, o canto sopra la musica, o si vede solo il labiale, o semplicemente sono inerte inerme e mesto.
musica: Specially Mild, Just Sick, solo il ritornello eseguito una sola volta.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

Non mi dilungo a parlare dei gravissimi, probabilmente irrimediabili problemi di comunicazione di base che abbiamo (con amico?), dico solo che ci sono e frustrano alquanto.
Mi soffermo piuttosto su un evento diciamo ludico ma che in realtà rivela una visione tragicamente distorta/perversa.

Ha detto (seppur velatamente) che la Madonna mi dovrebbe far capire che devo andare con lui.
dico, la Madonna.
In quel passo della Bibbia non c'è nessun riferimento a lei, ma così, su due piedi, non credo, non credo proprio che fosse dalla parte degli abitanti di Sodoma.

mercoledì 7 novembre 2007

e precisiamo che non avevo scazzi già di mio

la mamma di grì, ieri: "ora che stai preparando la tesi, avrai un periodo molto duro. Fammi la cortesia, prendi un po' di vitamine".
Senza approfondire sul discorso tangente che in certi momenti quasi invidio quei fondamentalisti anti-farmaci (anche se suddette vitamine non sono farmaci),
più che altro può capitare che un giorno, tipo oggi, dopo mezz'ora dalla sveglia già dovrebbero imbottirmi di calmanti.

martedì 6 novembre 2007

ci sarebbe da rimanerci seriamente addolorati, o incazzarsi di brutto, o tutte e due le cose

e senza citare cause o conseguenze o opinabili punti di vista,
mi limito a dire che ieri sera c'è stata una discussione che Backett proprio ci faceva na pippa.
e - sempre tentando di evitare il punto dolente, perché c'è un punto tragicamente dolente - mi faccio i complimenti per il distacco, il gelo e la stronzaggine inediti che ci ho messo, più del solito.

EDIT di molto dopo: infatti Beckett stesso non so se aveva previsto un improvviso ritorno di smancerie in piena ripresa di cagnara.
sto ragazzo mi allibisce.

lunedì 5 novembre 2007

[senza titolo]

morire per cause naturali lungo il corridoio dell'ascensore del parcheggio aperto a livelli della città universitaria, in direzione uscita, da solo, in una mattinata di mezza stagione con un sole leggero che a qualcuno non direbbe niente.

Ok, bisogna dire che oggettivamente suona anche peggio di chi disse "questa è la casa-container dei miei sogni", ma suona affascinante.

Finale alternativo: che poi oggi potesse essere la giornata ideale, bè, è giusto un dettaglio.

domenica 4 novembre 2007

per la serie: a volte so anche essere di stampo schifosamente romanticista in quanto a passionalità

in questo momento non mi circola sangue, ma veleno in corpo.
non credo ci sia cosa che più
mi rende isterico
mi spingerebbe a piantare la testa in un muro
mi farebbe urlare in macchina (squallido ripiego in quanto la stanza bunker insonorizzata ancora non me la danno)
mi manda letteralmente fuori dalla grazia di Dio (letteralmente non proprio, non bestemmio a priori)
che l'assistere impotente alla presenza di qualcuno all'infuori di me che mette mano a questo pc.

Mi manda in gangheri - e oltre -
a) anche se la persona in questione è comproprietaria del pc (quasi sempre; quindi sono un po' stronzetto io, o viziatello, che a forza di starci davanti voglio prendere radici; ma bisogna anche dire che oggettivamente mi serve nettamente di più di chiunque altro quando non si tratta di perder tempo - per perder tempo chiunque ha necessità massima)
b) soprattutto se l'usurpatore o usurpatrice (che paroloni pesanti..)
cazzeggia
si dilunga
si dilunga nel cazzeggio

L., scusa, ma in certi casi proprio non ce la faccio a controllarmi (d'animo: esteriormente sono un agnellino - bè, agnellino.. non esageriamo. diciamo lupacchiotto, che sembra innocuo).

giovedì 1 novembre 2007

amico?, amici e conoscenti

un piccolo screzio, ma piccolo piccolo, e anzi, più che altro, uno scazzo mio, una seppur minima frustrazione.
Me l'aspettavo che per qualcuno sarei passato da strano, o almeno da stronzo, ma anzi, la cosa è passata abbastanza sottogamba, tutto sommato.
Finché poi non arriva l'sms: inaspettatamente amareggiato, ma naturalmente con l'attitudine da amico?.

Ricorda le parole che ti ho detto. Rifletti.

Parole che:

(la mappa è interattiva)

[lo stesso giorno]

volevo scrivere oggi pomeriggio

(ironicamente, anzi, cinicamente):
"requisito fondamentale per ogni buon rapporto fuori dei pixel è la superficialità."
così, di sto passo, quando morirò sarò vecchio, triste, solo, al buio e con l'unica compagnia del blog, che come concetto sarà diventato un qualcosa di inverosimilmente obsoleto - nonostante ciò, io imperterrito crederò di divertirmi postando da un cellulare tipo iPhone (wifi avrà trionfato) che sul touch-screen non avrà la classica tastiera Qwerty da computer, ma quella del cellulare con tanto di dizionario T9 (non ho mai avvicinato un palmare, ma ormai che sono più-che-abituato alla tastiera del cellulare, mi pare la soluzione migliore per un dispositivo portatile).