___email, Skype e Live Messenger: grig-io [at] libero.it; NOTA: SE MI AGGIUNGI COME CONTATTO SKYPE, AVVERTIMI: non avendo nessun contatto, mi connetto molto di rado ;)

martedì 31 luglio 2007

mammmmmmmma mia

però, se penso che proprio "L'eclisse" è stata co-sceneggiata da Tonino Guerra.
dico, Tonino Guerra.
dico, T O N I N O   G U E R R A ! ! !
Nel senso, complimenti per "L'eclisse", ma quello spot mi pare leggermente agli antipodi, sia per forma che per contenuto.

[lo stesso giorno]

mentre invece un minuto di silenzio

per Michelangelo Antonioni, che purtroppo conoscevo un po' di più - purtroppo perché lascia un piccolo pungolo di dispiacere.
Voglio ricordarlo con una sequenza che è tanto tremenda quanto perfetta, per chi ne conosce il seguito.

Piero: - Ci vediamo domani. E dopodomani.
Vittoria - e il giorno dopo. E l'altro ancora.
Piero: - e quello dopo. E stasera, alle otto.

E un fotogramma della stessa pellicola e della stessa pregnanza.

[lo stesso giorno]

Requiem æterna

È morto Ingmar Bergman.
E troppo tardi capisco cosa significhi.
È morto ieri.
Ma io ho all'attivo giusto una mezz'oretta di "Fanny e Alexander" e/o "Sussurri e grida", visto/i annoiato sebbene non lo meritassero, e "Il silenzio" nel cassetto.

[lo stesso giorno]

tieni duro grì

solo altri quattro giorni d'inferno.
EDIT: particolarmente inferno.

lunedì 30 luglio 2007

comunicato delle ore 18.50

(in differita)

non ho un cencetto di forze.
tre
due
uno
tilt.

[lo stesso giorno]

Disclaimer: questa fa proprio schifo

Se sei un uomo per la completa parità sessuale al punto che hai visto di buon occhio gli imbutini di carta che permettono alle donne di pisciare in piedi, potresti provare l'ebbrezza di un (ahimé) surrogato (ma sempre meglio di niente è) di sensazione di "quei giorni".
Basta fare in modo di beccarsi una vescicola tra le chiappe ed attendere il momento in cui si spacca.
Sinceramente, io lo sconsiglio, ma vabbè, si sa, io sono un tipo abbastanza moderato.

sabato 28 luglio 2007

Oh mio Dio

Il mondo va alla rovescia.

e inoltre
Oh mio Dio
1) i pulsantoni e la casella di testo coi contorni bianchi sono più sfigati di Windows - Nero a contrasto elevato
2) la barra di Blogger (che si poteva anche togliere o in alternativa mettere in versione nera) copre sgraziatissimamente il logo!

in definitiva.
Spero sia un fake ben costruito tecnicamente (una volta che si ha il codice di Google, non ci vuole niente a copiarlo - e anzi, già mi insospettisce il fatto che l'indirizzo internet sia di un blog e non un sottodominio reale di Google) e non l'applicazione di una teoria mal calcolata secondo cui le schermate nere consumano meno energia elettrica.

Anzi, è un fake.
I risultati della ricerca rimandano al vero Google, quello bianco.

Ma comunque, per dispetto (soprattutto verso le atrocità grafiche citate sopra), ora ne faccio una copia in italiano.

DISCLAIMER - è ancora in beta.
Ma l'ho fatto.

[lo stesso giorno]

tarlo

discorso che in tempi brevi farò a nessuno (fuori da sti 1024 x 768 pixel) tranne uno, in quanto non la prenderebbero bene.

Tu che diresti se un giorno decidessi di andare a fare l'artista? Ma artista nel senso vero del termine, tipo Cattelan - per capirci, quello che tre anni fa aveva impiccato tre fantocci raffiguranti bambini - ché dipingere tele, al più, oggi, è decorazione, non arte, è un passatempo o poco più.
E gli artisti non è che c'hanno la botteghetta in paese, quelli sono i pittori/decoratori, semmai gli artisti hanno manager e galleristi [i soldi li vedono, il negozio no - ndr].
E diciamola tutta, il polo di tutto, se uno vuole restare in Italia - sì - è Milano. E poi sì, comunque c'è la Biennale di Venezia.

Da evitare come la morte* il fatto che non so nemmeno dove si comincia.
Anzi, un altro tarlo sta proprio nel fatto che da una parte non è che possa iniziare a impiccare pupazzi qua (cittadina bassoborghese fighetta), e dall'altra, non è che i galleristi attendano il primo sconosciuto alle porte delle metropoli.

*"evitare come la morte" rende un po' male, in questo periodo di particolare fascinazione verso una morte giovane. Nel senso, non voglio morire ora all'istante, né a breve/brevissimo, né ho alcuna intenzione di suicidarmi. però..

venerdì 27 luglio 2007

questa è da qualche giorno che la devo scrivere

e ora me ne sono ricordato per la prima volta nei pressi di un computer.
Dedica musicale per L.
Chiedi chiedi di Frankie Hi-NRG.
[Poi semmai la upperò pure, la canzone]

L. che non si lascia rintracciare dopo tutti i lavori che mi ha commissionato. Pagando, s'intende.
Già.
Non si fa rintracciare perché il pagare l'ha sempre inteso. e mai fatto.

giovedì 26 luglio 2007

Playlist del momento

Morning View degli Incubus.
L'album dell'infighettamento, della commercializzazione, dello sputtanamento, mica com'era ai tempi di Drive.
Problemi che per definizione non si pone un completo sgrammaticato (anzi, sarebbe più corretto dire uno s-storiato, se solo si riuscisse a pronunciare) di musica che ne rimane appagato di fronte a un pc alle dieci e mezza di sera.

[lo stesso giorno]

see, ma quale galleggiare

(una mezza risposta a Ghebuz, l'altra mezza è pat pat)
se mi vedevi due ore fa ero un pirata che sti cazzi di me stesso, l'importante era sparare cannonate a vista.

[lo stesso giorno]

mi verrebbe da dire

mi verrebbe da dire uno:
l'andamento di questo periodo sembra riassumersi in un bel "galleggio in acque amare".

mi verrebbe da dire due:
non ho il vizio del fumo. Smetto tra un pacchetto e l'altro.

nota uno:
non moltissimo amare, ma per un tempo prolungato.

nota due:
più che altro, smetto finché non mi riprende la voglia.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

da un po' non riesco a dire altro che cose cattive su di te.
Questo non vuol dire da sé che siano false, ma che non è il massimo.

mercoledì 25 luglio 2007

[senza titolo]

ma perché proprio nel giorno in cui raggiungo quota (ben) quindici dollari su AdSense (tra l'altro, accumulati in mesi e mesi), scopro che Google paga solo ogni cento [ero arciconvinto fosse quindici]?
Ma quando arriverò a cento, voglio pure il regalo. E del molto-migliore catalogo nord-centro-sud-americano.
(E neanche un regalo qualunque, per dirla tutta. ma vabbè.)

[lo stesso giorno]

cacchio, ecco di cosa era la colpa!

sicuro utilizza un dopobarba DENIM.

(questa per chi non se lo ricorda)

--teniamo presente che anche le scuse si chiedono. E figurati se l'uomo che non deve chiedere mai può abbassarsi a tale livello!

[lo stesso giorno]

ma anche se sono tarlato, anche se ho le mie colpe

sia ben chiaro che da sabato 16 giugno 2007 non c'è più stata fiducia, né pietà. Al più, un po' di riavvicinamento. Ma fiducia da me a te, pietà da me a te, quelle me le hai negate, come la tua parola, sabato 16 giugno 2007. E non è impossibile, ma difficilmente torneranno.

ripensavo stamattina al primo litigio, il primo in assoluto, i punti di vista che non erano complementari ma opposti e contrari, la sensazione di sbagliare e di dartene troppe vinte, la sensazione di ineluttabilità, di impossibilità che tu perdessi una volta. o almeno lo ammettessi.
quanto non si cambia in nove anni.

e pensavo pure a uno dei tanti bachi della società da Studio Aperto, quello per cui ogni morto è a priori un eroe o un santo, e se è ucciso, un martire.
Non ne ho la certezza, ma è probabile che tu abbia questa stessa concezione.
E per questo sarei curioso di morire prima di te e farti sapere di questo blog.
Magari sarei santificato per il delirio di 'sto benedetto 16 giugno.
Ma per tutto il resto penso sarà un bel casino, per uno che o-è-bianco-o-è-nero.
Poi, vabbè, sarà da ridere per come ti vergogneresti e negheresti spudoratamente riguardo certi argomenti, ma quella è un'altra storia.

[lo stesso giorno]

Matteo 7,3-5 con-tro Luca 6,4

Matteo 7,3-5
3 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo? 4 O, come potrai tu dire a tuo fratello: "Lascia che io ti tolga dall'occhio la pagliuzza", mentre la trave è nell'occhio tuo? 5 Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello.

Luca 6,41-42
41 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo? 42 Come puoi dire a tuo fratello: "Fratello, lascia che io tolga la pagliuzza che hai nell'occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nell'occhio tuo? Ipocrita, togli prima dall'occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello.

Ora, non mi pare di essermi troppo preoccupato di travi e pagliuzze negli occhi altrui, specie ultimamente.
Cioè, non proprio.
Diciamo piuttosto che non ci andavo a puntare/mettere il dito per primo.
È una cosa del tipo:
A: e togliti 'sta pagliuzza dall'occhio.
B: ahò, veramente allora, se la vogliamo dire tutta, tu c'hai 'na trave.
A: e tu allora un tronco.
B: e tu una sequoia.
A: e tu sempre uno più di me all'infinito.
B: specchio riflesso.
[...]
Il brutto di sto gioco è che è un tarlo, per me.
La mia ferma idea è che B non-accetti a priori quello che A dice.
(ma non ne resta affatto impassibile, anzi.)
Al contrario, A rimane tarlato.
Ad interrogarsi su se e cosa abbia nell'occhio.

martedì 24 luglio 2007

aggiungano alle avvertenze del gel Veet for men

evitare come la morte anche una accidentale stilla sul collo pena bruciature chimiche.

sabato 21 luglio 2007

scrittori in erba

fatevi avanti ché vi offro uno spunto stupendo per un non-dialogo.

A fa una domanda riguardo questioni di poco conto a B via sms.
B non risponde.
Molto più tardi B fa una domanda riguardo questioni di conto appena maggiore ad A via sms. (tra l'altro, la pone con animo diametralmente opposto a quello che l'aveva spinto a non rispondere; o probabilmente la pone solo perché gli serve risposta)
A replica - non risponde - con un'altra domanda. La quale tocca un punto marginale del filo del discorso della domanda di B e quindi può suonare come una mezza risposta.
B non risponde.
Perlomeno fino ad ora.

UPDATE: ha risposto continuando la stessa lappa.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

se solo fossi un po' più crudele, se dessi un altro senso al sesso, se non fossi vergine, verrei là, ti tapperei la bocca con una mano, ti scoperei violentemente, senza dire una parola, senza la minima voglia né passione, e poi me ne andrei.
Ti darei tutto quello che sembri volere da me e allo stesso tempo ti raggelerei di frigidità calcolata e alienazione.

[lo stesso giorno]

oggi italiauno ore tredici

e perché diamine la signorina C.C. d'un tratto oggi è una BALENA?

[lo stesso giorno]

librerie

libreria uno.
Pippo omosessuale e tossicodipendente, Pluto paranoico, Paperino che tira avanti tra Prozac e corna a Paperina.
Se non avessi prontamente richiamato alla mente
alcuni
sommi
esempi
firmati
ghebuz (che a sto punto potrebbe pure fare causa per plagio), con una presentazione così sommaria avrei detto che mi aspettavo di meglio da Woody Allen, anche se non lo conosco praticamente affatto.

libreria due.
scomunica ufficiale a BOL.it.
revocabile se mi insegnano la matematica.
Perché massimo-cinque-giorni-lavorativi per la preparazione ordine più massimo-cinque-(poi-divenuti-cinque-o-sei)-giorni-lavorativi per la consegna, a decorrere da lunedì 26 giugno 2007, secondo la matematica che conosco io, sarebbero scaduti molto ma molto ma molto prima che oggi.
guarda caso, il tempo effettivo di preparazione dell'ordine è stato identico a quello indicato come massimo. senza contare che questa è iniziata quattro giorni dopo l'ordine per incompetenze non mie (del carrello on-line e degli operatori telefonici).
ordine evacuato e spedito il 4 luglio.
già non era proprio un piacere.
sei giorni lavorativi voleva dire ricevere il tanto agognato pacco l'11 luglio (ricordo che le Poste Italiane lavorano anche il sabato), ultimo giorno utile. ma almeno era ancora un giorno utile.
Dieci giorni (di cui nove lavorativi) dopo, uno non se l'aspetta neanche più il cedolino di mancata consegna, ma di certo, se se lo ritrova tra la posta, non potrà non ignorarlo, ora che riscuotere il pacco è spendere inutilmente cinquanta euro.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

un giorno o l'altro inizio a redigere un elenco ben preciso e ti tiro fuori un libro coi fiocchi: "Guida per sopravvivere al mio peggiore amico".
Ma prima, trovare un editore.
E avere l'anonimato mio supergarantito.
E sognare di risolvere il problema a ciclo vizioso che il libro è indirizzato solo a chi conosce bene colui di cui (s)parlo, in quanto è una serie di riferimenti puramente non-casuali.

[lo stesso giorno]

ah, e dimenticavo,

1) gli scazzi sono pure retroattivi.
2) si attribuisce e piglia pure il merito di riappacificatore perché quando sono io a fare il primo passo per sotterrare l'ascia di guerra, lui rifiuta.

Beh, sì, mi pare giusto.
Il brutto ora però è che io non ho più aspettative particolarmente positive, né più fiducia (è atroce, ma lo vedo l'unico modo di tirare avanti), e mi infastidisce sapere che nel suo valzer d'umori è possibilissimo che si riaccosti con fare simpaticone quando io non ne ho voglia (eventualità che al momento è leggermente più probabile).

[lo stesso giorno]

il guaio tuo

il guaio tuo, caro il mio nì, è che c'hai i nervi facili. E fragili.
Nonché un egocentrismo da paura.

(Ciò vuol dire che passa da ultrapossessivo a ultramaledicente - maledicente, non maldicente - e viceversa in un lampo, e mai una volta che lo sfiori il dubbio di aver torto. Anzi, per una sola cosa in vita sua l'ho sentito ripetutamente dire: Ho sbagliato tutto. Anche se so che è una maschera e un volersi crogiolare nella situazione che ha lasciato accadere pur di non alzare le chiappe - perché potrebbe benissimo recuperare capra e cavoli ora, ad anni di distanza - non nego che a volte avrei il torbido desiderio di saperlo dire le stesse parole per me)

Non credo che in vita mi abbandonerò alla voglia (che per fortuna ancora non ho) di raccontarti il pianto urlante delirante di non oltre un mese fa. Perché poi non reggerei alla frustrazione di vederti passarci oltre/sopra col carrarmato al tuo seguente dispotico scazzo.

venerdì 20 luglio 2007

toh

scopro ora che sono stato visitato da un blogger pure più importante di Dave.

martedì 17 luglio 2007

tutto è bene

quel che finisce bene.
anche se intanto scopro di non aver finito il giro. diversi link non sono nei segnalibri che apro automaticamente per gli aggiornamenti dei blog.

lunedì 16 luglio 2007

dal momento che la chat è il complementare dell'appuntamento mancato de L'Eclisse di Antonioni

(ovvero, nel mio caso si presentano tutti e due, ma senza appuntamento e quando l'altro è assente, o lo dà a credere), parlo d'altro.
tipo, che è ufficialmente risuscitata, al fianco della mia identità blogger, la mia identità di commentatore sul tuo blog.
E ricomincio proprio con un bel giro di link.
(intanto la chat ha dato un segno di vita: quattro caratteri. uno dei quali è uno spazio. e sembra essersi rispenta)
(un altro!!)
(e un altro ancora!!!)
(ok, mi sa che il giro di link salta)

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

non c'entra molto, e ancora ho da aprire la chat, ma volevo scriverlo anche se suona come cattiveria gratuita (ma non è cattiveria, è constatazione): solo in questi ultimi giorni mi sono accorto di come il suo senso morale stia letteralmente crollando a picco, evidentemente sotto più pesanti picconate di una Ventura o Giacobini o Cancellieri qualunque. Non che prima fosse un campione di integrità e rettitudine, era una cosa medio-normale-forse-un-pilino-bassa, ma vederlo vendersi a questo permissivismo assoluto antimoral-ista catodico (e proprio per questo ancora più grave, perché non è nato da sé, è stato giusto un legalizzare ogni cosa che capita, specie se capita a qualcuno su un settimanale di spettacolo), mi fa male. Specie ora che siamo presi da altre questioni che ci oppongono.

[lo stesso giorno]

sms inviato

visto che ora proprio ci tieni a parlarmi - ma mica scemo, te la sei ben rigirata la frittata dicendo che sono io che non parlo a te (che anche è vero, ma il mio gesto è venuto di conseguenza) - mi connetto su Messenger per un sano scannamento.
EDIT del durante la stesura del post: Messenger si stava aprendo in background mentre io battevo sulla tastiera. E prima ancora che scrivessi il post lampeggia una finestrella di chat. Qualcuno che mi ha scritto prima ancora di connettermi.
Mi aspetto scintille.

venerdì 13 luglio 2007

certo che mi dà fastidio se per ripicca (di cosa poi?) mi dai buca

ma tanto, che c'era da dirci?
e comunque, ho notato che, quando non ci sei, c'è molto più interdialogo.
nel senso, non c'è un polo del discorrere.

mercoledì 11 luglio 2007

caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè caffè

se ho un pochino di sonnolenza già ora, come ci arrivo sveglio a tra-24-ore-se-non-qualcosina-in-più?

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

in verità, non mi sembra neanche tanto "studio".
Pare più che altro un affrontare cose che mi piacciono con un certo piacere profondo, sì, ma anche con un'attitudine da operaio di Metropolis.

[lo stesso giorno]

dunque

. non basta la arretratissima situazione di studio in cui verso.
Mi sono pure ricordato che devo iniziare ad allenare la faccia di bronzo per chiedere, a giochi (quasi) fatti, la domandina in più per sperare in uno/due puntarelli bonus. E magari fare cifra tonda.

Ecco.
magari.

lunedì 9 luglio 2007

[senza titolo]

diciamo che fa abbastanza schifo, con metà testa volta allo studio e metà al pranzo ormai prossimo, ritrovarsi distratto dall'odore molesto di sudore della fronte.
Non so dire come. ma si riconosce che è odore di sudore della fronte.

[lo stesso giorno]

i network della contraddizione

pur di vendere di più, il pacchetto offerta dei due maggiori nomi sul mercato televisione non-satellitare e non-digitale, è mostruosamente disomogeneo, ma il disordine sta nello stesso canale prima ancora che tra uno e l'altro.
Nella fattispecie:
1.5. Il canale capotreno si barcamena tra una discreta/buona informazione e prodotti commerciali che non si guarda in faccia se sia cultura (raramente), prodotto pop o trash, basta sia vendibile.
2.1. Il canale giovane/giovanile, che quindi ha un pacchetto programmi incentrato sul target, e che può variare da tentativi di impegno socio/politico a saghe di telefilm o reality senza capo né coda. Informazione giovane da una parte, giovane-fighetta dall'altra.
3.4. Infine, il canale sfigato: informazione completamente diversificata tra i due pacchetti offerta, ma che comunque non supera il settepiù nel migliore dei casi.
Per il resto, altalena vertiginosa tra evergreen di calibro mostruosamente diverso: documentari naturisti e lezioni di storia quasi raccontate dai protagonisti, Steve Reeves e Pasolini, western retrò e blob.

7. Discorso differente per il terzo polo televisivo: due sole reti, di cui tra l'altro una corre (praticamente da sola) lungo una linea assolutamente sghemba ai network sopracitati.
7.7. E la restante, che avrebbe molte ma molte carte in regola per poter stracciare tutti (tranne blob, credo), purtroppo è frenatissimo (voglio sperare per scarsità di fondi) dai telefilm anni Settanta e dalle televendite pop americane doppiate male, giusto per dirne due.

domenica 8 luglio 2007

voglia di studiare inversamente proporzionale alla roba da studiare

non nel senso che, andando avanti, le pagine diminuiscono e la voglia aumenta. Nel senso che ho ancora una mole tra libri e capitoli sparsi, e voglia zero.
Che poi gli argomenti, di per sé, mi interessano pure.
Basta.
impiantatemi una memoria artificiale e trasferite tutto lì.
ma non perché è comodo per l'esame. Davvero.

[lo stesso giorno]

uffa però

sabato 7 luglio 2007

Apolinère smaltato

con sforzo molto minore, ma anche molto minore effetto nonsense (perché un senso ce l'avrebbe, eccome), potrei modificare uno strillo della copertina dell'attuale numero di Rolling Stone:

Il mondo rotola e Vasco riempie gli stadi

sforzo molto minore e molto minore effetto nonsense.
basterebbe sostituire lo spazio e la prima e con un bel due punti.

[lo stesso giorno]

hey hey hey hey

hey.
un attimo.
ragioniamo.
QUATTRO utenti online contemporaneamente qui, e perdipiù di sabato sera???

(a proposito, mi sa che non avevo mai detto qui: Riccardo Scamarcio. ora lo dico - uups, l'ho appena fatto - mi lascio indicizzare e dirotto un po' di carampane qui. Così, tanto per fare.
Per far loro perder tempo.
Commenti su Scamarcio, boh, al momento dico solo che ha un'immagine molto migliore di ciò che fa/ha fatto. Peccato che faccia ciò che fa/che abbia fatto ciò che ha fatto.)

[lo stesso giorno]

a sto punto

credo che manchi solo il remake del pulmino volkswagen per chiudere in bellezza.
senonché, grazie al cielo, se non erro, la Piaggio (la quale, se non erro, fu l'iniziatrice dello scempio) ha ripreso a fare Vespa con il design esterno originale e solo motore-e-cazzi-vari-interni nuovi.
bravi bravi bravi.
ma se ci hanno messo il marchio a scudetto invece che l'attuale esagono, ok che faranno contente orde di feticisti (ed effettivamente è più carino), ma la cosa puzza di falso d'autore e/o revisionismo storico.

[lo stesso giorno]

per il ciclo: mi piacciono il numero e la cifra 7

hai presente quei giorni in cui già il primo evento banale che ti capita ti inacidisce? ecco, appunto.
EDIT di molto più tardi: naa, infatti la cosa è durata pochissimo.

venerdì 6 luglio 2007

nota tecnica

si sarà notato che da un po' di tempo scrivo più scarno, asciutto, o qualcosa del genere.
o semplicemente, ho meno da dire e/o meno tempo per dire.
Comunque, mi spiace togliermi l'appellativo di blogorroico.

[lo stesso giorno]

ci si andrà avvicinando ad un pareggio?

Frankie Hi-NRG presto in zona.
E ti pare che non me lo andrò a perdere per la quarta volta di fila?

[lo stesso giorno]

ah, bè

e non dimentichiamo lo spot TV.
minimo minimo 30 secondi. EDIT aggiunto dopo che li ho contati: 60 secondi.
di niente.
(Alberto Luca Roberta e a quei tempi anche Fidel, il riferimento è d'obbligo anche se la mia semi citazione è stata assolutamente casuale).
Scomodare gli ultimi cinquant'anni di storia italiana, e in principale il miracolo economico, e tra l'altro disposti a ritmo di Nuovo Cinema Paradiso, per quella.
Gravissimo errore concettuale dello spot: il miracolo economico è purtroppo storia passata. Cambiati i tempi, cambiata l'economia, cambiata la società.
E quindi, il patrimonio è solo della società purtroppo passata, la nuova 500 solo della società nuova. Ma non di tutti, specifichiamo.
Società nuova che poi altro non è che il Bel Paese di Maurizio Cattelan.
A sto punto, mi pare chiaro che il primo commento in difesa della nuova 500, lo fulmino.

giovedì 5 luglio 2007

il Lapo e l'Agnelli

[il gioco di parole è solo fine a se stesso]
comunque.
dopo tre illustri precedenti degenerati, un altro straordinario modello classico è ufficialmente morto crepato in data ieri causa presentazione ufficiale del remake.
Un minuto di silenzio in memoria.
Solo un minuto, simbolico.
Una vita non basterebbe.

mercoledì 4 luglio 2007

gravissima falla nel sistema di sicurezza

per circa due ore è stato visibile come mia firma il mio nickname che ho diffuso a chi non voglio mi conosca come grig-io. (quasi tutte le persone che conosco anche fuori da internet).
Nickname che naturalmente non voglio che ne venga a conoscenza chi mi conosce come grig-io.

martedì 3 luglio 2007

mi sono accorto di un miglioramento di punto di vista

l'esame imminentissimo e la tesi quasi-idem.
sono passato dal considerarli appuntamenti che con immane stracciamento di palle al 70% avrei dovuto rinviare, al vederli come eventi che tanto accadranno, e in quella precisa data, e non posso far altro che schiantarmi di lavoro per arrivare in tempo.
ok, detta brutale brutale così non rende, ma giuro che è fantastico, e non è ironia.

domenica 1 luglio 2007

l'epica conclusione

titoli alternativi: "mi aveva mentito tutto il tempo" oppure "non spasima più".

È capitato che, la stessa sera di questo giorno, un evento particolarmente nefasto mi abbia letteralmente fatto a pezzi all'istante [e lasciato amarezze fino a ieri sera, e tuttora comunque non è che sia una situazione pienamente stabile, ma di sicuro migliore].
Ed è capitato che, nell'immediato seguito, io abbia annullato a suon di cellulare spento da apatia depressa l'appuntamento che non avevamo fissato. Un pilino pilino complice, questa non-amicizia-da-parte-sua che ancora una volta si era rivelata, ma stavolta più dannosa, in quanto il sottoscritto ci aveva creduto, in una possibile amicizia-e-basta.
dopodiché,
la di lei apprensione
poi
silenzio









e molti poi dopo
non senza un certo sensibile inviperimento reclama le mie scuse e il mio com-patire.
rispondo: ok, ho fatto la cazzata, ma per miei gravi motivi strettamente personali stracciapalle; non ce l'avevo con te, anche se certo non avevo esultato quanto ti eri rivelata di nuovo cotta e stracotta.
risponde: e va' al diavolo allora.
dunque la verità era che, se amore non doveva essere, allora niente doveva essere.
dunque, tra "ok, aspetto per vedere se ti innamori", "ok, ci vado piano e mi trattengo un po' di più dal zomparti addosso visto che non sei innamorato" e "ok, amicizia-e-basta va bene" mi aveva mentito tutto il tempo.

[lo stesso giorno]

tra l'altro,

va' sul sito di Moby e innamorati del suo gusto fotografico, della sua MS Paint art, della torta di compleanno Scarabeo.

[lo stesso giorno]

ieri.
giornata di storia non ciclica.
conclusa di gioia insperata laddove le aspettative erano solo questa, che riecheggiava in mente dal risveglio.