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mercoledì 30 maggio 2007

La radio dice che per cambiare la propria vita servirebbero almeno 2 milioni di euro (o 4? non ricordo) mentre cinquant'anni fa bastavano 2000 euro

e naturalmente giù spropositi di persone a confermare che è tutta colpa dell'euro e degli stipendi/salari che non aumentano proporzionalmente ai prezzi e menate varie.
Per carità, non che sia falso.
Ma mai uno che noti che in cinquant'anni c'è un tutt'altro paniere Istat.
Nel secondo dopoguerra i poveracci sgobbavano per avere una casa, e gli bastava quella, un po' di cibo, e il vestito della domenica.
Oggi si lavora per l'abbigliamento figo, l'auto figa (e la benzina), il maxischermo figo al plasma, la vacanza figa. O il viaggetto di piacere, o l'happy hour sistematico. E certo che la casa figa non ci scappa.
Estremizzo, è evidente. Molte cose, effettivamente, anche se non indispensabili alla sopravvivenza fisica, non se ne può fare a meno per campare a livello socio-culturale.
Ma non tutte.
Cinquant'anni fa c'erano i soldi sotto il materasso. sotto il materasso, ma c'erano.
Oggi c'è il piccolo piccolo borghese che pur di avere la casa al mare d'estate va in rosso sul conto in banca.

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