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venerdì 25 maggio 2007

filmsss

1) ok che già a suo tempo fu una bella batosta scoprire su eMule che Paola Cortellesi aveva duettato - e duettato seriamente - con Tiziano Ferro (laddove la stessa aveva reinterpretato in chiave - eufemismo eufemismo eufemismo - ironica cantanti di basso spessore ma sicuramente meno bassi del suddetto laziale). Ma una rondine non fa primavera. Due sì.
[notare che le fiction Mediaset sono pure più bastarde delle Rai perché il patetismo è meno lirico e più verosimile, ed è lì che ti fregano - non te personalmente, spero]

2) pollice verso ai pubblicitari radiofonici di Spiderman III, che per incentivarne la visione non trovano di meglio che sfottere palesemente Pirates of the Caribbean, III anch'esso, con la differenza che quest'ultimo ha la compiacenza di annunciare che è il capitolo conclusivo. Per dirla con un luogo comune che però condivido, i sequel sono solo una toppa, o una toppata. A parte rari casi.
pollice verso alla snobbatura perché non mi pare il caso di innalzare se stessi per azione e reazione smerdando gli altri, azione da un lato vigliacca verso il rivale, dall'altro sminuente verso te, che diventi solo il male minore, e lo diventi di riflesso, per giunta. ma a sto meccanismo ormai credo bisognerà rassegnarsi, dal momento che la sua sistematica messa in pratica da parte dei politici italiani lo va innalzando a standard della competizione. comunque.
pollice verso alla sola idea del confronto tra le pellicole. In cosa osano differire i due film? Non ho visto un secondo di nessuno dei sei lungometraggi(tra primi episodi e sequel vari), ma cosa cambia?
Giusto i costumi, e le scenografie.
La storia è il classico schema attanziale condito di eroismo (e a volte senso dell'humour) tipico USA, e di pari passo vanno gli archetipi dei personaggi.
Vedo (e credo) Hollywood come la sagra dell'effetto speciale.
E in quanto tale, tra cinquant'anni vedremo Il Signore degli Anelli la domenica pomeriggio su Rete Quattro che lo trasmetterà almeno due/tre volte l'anno, e avremo lo stesso sorriso di finta compassione beffarda che oggi abbiamo verso i film con Steve Reeves o John Wayne, o, esempio calzante, i due muri d'acqua de I dieci comandamenti.

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