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martedì 27 febbraio 2007

mioddio

qua proprio volevo la trashcronaca di Davide.
Non avevo mai visto "Il bivio", a parte mezza volta per caso, mezza volta che comunque mi ha chiesto da sola: "Rimuovimi dalla tua mente o ci sarà un precedente". Perché l'idea di fondo mi pare una menata colossale per chiunque: perché in questo contesto ci sono fondamentalmente due sole scuole di pensiero:
uno, o le cose vanno come devono andare
(variante a: non c'è scampo al "destino" per qualunque cosa)
(variante b: gli eventi si appianano al "destino" dopo un iniziale incasinamento - cfr. Sliding doors)
due, oppure non c'è "destino"
(e quindi tutte le scelte che una persona fa - e gli eventi a cui si trova davanti - formerebbero una combinazione infinita di possibili vite - alcune delle quali possono anche essere più o meno sovrapposte - e l'individuo ne becca giusto una tra le tante).
Sembra chiaro che gli autori del programma la pensano nel secondo modo, e ok, ma che senso ha pescare a caso tra i milioni di combinazioni possibili e raccontare a una persona: "questo sei tu se quel giorno avessi pisciato un centimetro in più fuori della tazza?"
Può benissimo essere che uno schizzo in più sulla tavoletta avrebbe condotto l'uomo a tutt'altra esistenza (anche se col mio esempio si rasenta la teoria del caos), ma il punto è: perché proprio quella? e chi ti dice che nella tua ipotetica ricostruzione ci sono capitati elementi del tutto avulsi dalle combinazioni di vite possibili?
Questa era la premessa.
Ma grazie a Dio non è il punto centrale del programma.
E' il finale, e anche se in molti casi il finale dà senso a tutto quanto lo precede, qui invece tutto è molto più ragionevole prima.
Comunque.
Stasera si parlava di UFO e alieni e affini. Mi piace (e mi pare anche piuttosto logico) credere che tutto quello spazio là fuori non sia sprecato, e ho sempre un po' d'interesse nel seguire questi argomenti, anche se non sono certo un fanatico.
E mi sa che avevo talmente rimosso quella mezza puntata vista tempo fa che non ho trovato motivi per non guardare la trasmissione stasera.
Risultato: materiali miscellanei sbattuti là senza poter essere considerati né attendibili né boiate, ospiti testimoni di eventi a riguardo ridotti (a volte anche da soli) a fenomeni da baraccone, analisi scientifica del fenomeno UFO pari a zero, pubblico rubato ad Al posto tuo che non sa non applaudire per trenta secondi filati e batte le mani per ogni singola puttanata altisonante che sente dire da qualunque delle campane in causa contraddicendosi alla grande, un Alessandro Cecchi Paone che conferma il suo trend negativo e diventa sempre più cafone e volgare, ma proprio nel senso di aggettivo-derivato-da-volgo: se prima qualcuno poteva tacciarlo di vendere la scienza a buon mercato, ora io in prima persona credo che ora egli stesso sta a vendersi al mercato rionale pieno di massaie che non aspettano altro che reality show e cagnare catodiche.
Su tutto, un Enrico Ruggeri che proprio mi spiace vederlo lì. Sembra che sappia il fatto suo, che sia abbastanza all'altezza della situazione, e non dimentichiamo che è stato in uno dei primi gruppi punk italiani (e sembra che gli fumassero pure i cosiddetti, vista quella canzone contro la televisione, che recitava "Che bello il lavaggio del cervello" e che è costata loro una lunga squalifica dal mondo dello showbiz).
Ma anche appurando che Ruggeri funziona, è il programma che proprio fa acqua.
Peccato.

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