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lunedì 4 dicembre 2006

come flussi di coscienza multipli

seguo link da un sito internet a un altro, a un altro ancora, e la cosa potrebbe continuare all'infinito. Potrebbe perché non credo finirei mai di vedere tutti i miliardi di pagine web esistenti, anche laddove fossi interessato (no), e intanto ne sarebbero state create di nuove e bla bla bla. E comunque non ce la farei in una sola sessione, perché arriverebbe il sonno, o più raramente il buonsenso che mi istiga a guardare l'orologio per vedere che diamine ora tarda ho raggiunto.
seguo link da un sto internet all'altro, e stasera mi rendo conto ufficialmente che non è solo per quanto rigurda contenuti non edificanti.
E, tipo, stasera/notte/mattina che dir si voglia sono partito da daveblog e wikipedia per finire quasi non so dove. E perdipiù contemporaneamente.
Daveblog segnalava alcuni video di Non è la Rai su Youtube.
Cazzo, qualcosa di epocale nonostante la bassezza di contenuti.
E poi, a quell'epoca mi piaceva, ero abbastanza innamorato perso di quella tizia che cercava di disegnare i ritratti della gente che le telefonava descrivendosi.
E anche avessi annoverato quei giorni (o anni) della mia vita tra le pagine inutili, a volte si può sentire il bisogno di ripescare il peggio (qualunque tipo di peggio) del proprio passato.
E quindi, apro una pagina di Youtube per ogni video linkato.
Nell'attesa, mi ricordo che da giorni mi era sorta questa morbosa determinazione nel voler capire se gli Scissor Sisters ci sono o ci fanno, e intanto vado ad acchiappare Wikipedia e il sito ufficiale.
Il sito ufficiale, come prevedibile, dà per assunte certe nozioni, e dopo un breve giretto, chiudo la pagina. Intanto da Wikipedia scopro che ci fanno (e la cosa mi ha scioccato non poco, perché dal video di "I don't feel like dancing", il cantante sembrava proprio che ci era), e ci fanno al punto tale che uno dei loro fan è Thom Yorke.
Quindi click verso la scheda Wikipedia di Thom Yorke e quella dei Radiohead, e da quest'ultima a quella del tizio che realizza tutto il loro artwork.
YouTube scarica lentissimo i video di Non è la Rai, vedo alcuni quel poco che basta (e/o quel poco che è stato scaricato) per capire che non mi interessano, ma alcuni "related videos" richiamano la mia attenzione, e apro anche quelli. In più, cerco su Google immagini una qualche ragazza della trasmissione di cui Dave parlava molto per assunto, e da lì mi ritrovo dirottato su nonelarai10annidopo.it.
grafica che definirei amatoriale a dir poco.
Ma sono catturato al punto che decido di volerne visitare ogni singola pagina.
E intanto ritorno ai Radiohead e collegati.
Wikipedia rivela che l'occhio mezzo chiuso che ha Thom Yorke è il risultato di diversi interventi atti a curare una cecità parziale dovuta a una specie di paralisi di qualche parte dell'organo, che nella prima infanzia ha avuto pochi amici per questo motivo e perché si trasferiva molto spesso, che è vegetariano e ha paura delle automobili causa un incidente subito durante l'adolescenza, e ha lavorato alla portineria di un ospedale psichiatrico.
E questo che sembrava solo gossip sterile spiega invece diverse cose.
Ok, diciamo che Wikipedia mi ha soddisfatto.
Intanto, il video di Ambra all'ultima puntata dell'ultima serie di Non è la Rai sembra un parto.
Non il contenuto, la gestazione. debbo vederlo tutto, e non riesco mai a caricarlo.
L'artista/grafico dei Radiohead ha un buon sito (eccezion fatta per il testo scritto in blu elettrico o quasi) e lavori ancora migliori, alcuni dei quali meritano tanto di cappello.
Scorro le biografie delle ragazze di Non è la Rai (perlomeno, le biografie disponibili su quel fansite), cercando colei che un tempo fu la mia preferita.
Dal grafico dei Radiohead scopro una specie di portale per artisti, e mi frego le mani lambiccandomi il cervello sui potenziali contenuti, ma è lentissimo da caricare.
Il finale di Ambra consiste in un primo piano di lei mentre un boato di sbarbatelle grida il suo nome, commozione anni Novanta che può ancora sembrare non affettata, e mentre Ambra singhiozza parte inclemente la base di T'appartengo. e non si vede altro, bisogna aspettare.
Il sito ufficiale dei Radiohead è abbastanza labirintico, ma non me ne accorgo subito, e inizio a gironzolare a destra e manca tra pagine assolutamente inutili, se non per il piacere estetico (consiglio vivamente di visitare lo scrapbook).
Le biografie delle ragazzine di Non è la Rai hanno stufato, un altro paio, poi chiudo la pagina.
Il portale degli artisti delude completamente le mie aspettative, e via pure quello.
Continuo a girovagare per il sito ufficiale dei Radiohead, e nel mezzo faccio pure un salto sulla pagina del merchandising. toccata e fuga, è troppo lento da caricare.
Cioè, ti rendi conto di quanto è comica sta cosa? devi postarla.
E allora, Firefox e apriamo pure Blogger.
e inizio a scrivere.
Ambra piangente su Explorer si è definitivamente inceppata, e allora trapianto il link su Firefox.
Lascio aperto il sito dei Radiohead solo perché mi servirà per incollare il link dello scrapbook.
Finisco di scrivere il post, e reincollo il link di Ambra su Explorer perché il loading di YouTube su Firefox ha caricato 00.00 minuti di 6.15.
Ora pubblico e mangio qualcosa in attesa di vedere sto benedetto video. E rompo la catena.

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