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mercoledì 15 novembre 2006

quanto è casuale

venerdì.
pub con musica rock d'annata e non.
L'aria inizia a farsi stantìa quando mi rendo conto di essere in mezzo a un sacco di crocchi di persone che parlano per fatti loro e non riuscirò a intrufolarmi.
Poi,
parte una chitarra dimessa.
non può essere.

è.
exit music.

mi focalizzo sulla canzone, cercando di tramutare lo scazzo in depressione.
e sul finale salta fuori A. a farci sbottare in risate tutti.

sabato.
concerto hard rock.
Nella media, piacevole. O forse anche un pochino di più.
E per quanto tempo invece sono rimasto a rimuginare sulla frustrazione della chiamata di un paio d'ore prima, su come sembra che non abbia mai conosciuto realmente Edipo sulla mia pelle ma la situazione si è rivelata affine solo per delle specie di coincidenze, su come sembro un suo possesso, il suo giocattolo che sotto minaccia non deve funzionare male.
è curioso come sia così utilitarista una ex studentessa d'arte.

2 commenti:

rainbowsparks ha detto...

caro il mio Grì, mi piacerebbe capire cosa ti è successo.
Scazzo e depressione mi sono amici,inquesto periodo, ma più di loro la frustrazione di vedere le mie energie disperse,sprecate,sottovalutate.
Un abbraccio

- ha detto...

mm.. in teoria niente di nuovo, giusto mi sentivo un po' frustrato perché sembra che mia madre:
- o voglia controllarmi per il piacere esteticista dell'atto in sé;
- o non ha capito che a 22 anni potrei/vorrei/dovrei essere un po' più autosufficiente.
Ma più che altro parlavo di quanto fosse curioso come scazzi e paranoie possano prescindere così tanto dalla musica che ascolto in quel momento, in altri tempi non avrei mai pensato fosse possibile..