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domenica 24 settembre 2006

dopo 24 ore dal tempo promesso..

innanzi tutto, dopo non aver capito niente dai media (non che sia una cosa strana, però stavolta la confusione dell'informazione è stata palese), il discorso incriminato l'ho letto sommariamente e superficialmente.

Sommariamente 1 = ho letto per bene solo la frase che è stata presa di mira da tutti, e il resto l'ho scorso rapidissimo a mucciconi per cercare di capirne il contesto.
Superficialmente 1 = per dirne una: mi è stato fatto notare che, visto il calibro del personaggio, i discorsi non possono non essere vagliati diverse volte prima di essere "vidimati".

Sommariamente 2 = quando dicevo di non aver trovato senso di distacco nella citazione del Papa, era perché non avevo assolutamente letto
[...]
Senza soffermarsi sui particolari, come la differenza di trattamento tra coloro che possiedono il "Libro" e gli "increduli", egli, in modo sorprendentemente brusco, si rivolge al suo interlocutore semplicemente con la domanda centrale sul rapporto tra religione e violenza in genere, dicendo: "Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava".
[...]
Dalle due espressioni evidenziate, Joseph Ratzinger sembra indicare quanto l'imperatore Manuele II abbia attaccato il "persiano colto" (così è definito l'interlocutore) in modo grossolano. Ma, a onor del vero, l'oratore ha aggiunto subito dopo il brano scritto due righe fa
[...]
L'imperatore spiega poi minuziosamente le ragioni per cui la diffusione della fede mediante la violenza è cosa irragionevole.
[...]
Superficialmente 2 = mi è stato spiegato il senso generale del discorso, e mi sono davvero ricreduto sul fatto che la citazione fosse più o meno un insulto gratuito.
Il Papa (sintetizzo in due parole) dice di come Dio possa parlare all'uomo (e viceversa) attraverso fede e ragione umane (da intendersi con ragionevolezza, non razionalismo). Sottintendendo il dato storico che Maometto e Cristo derivano dalle discendenze dei due figli di Abramo, dato storico che già di suo può essere uno stimolo al dialogo tra Cristianesimo e Islam, Ratzinger afferma che l'Occidente è molto più legato alla ragione e l'Oriente (perlomeno quello islamico) alla fede, e se ognuna delle due culture si muovesse un po' nella direzione opposta (se l'Occidente acquisisse più fede, e l'Oriente più ragionevolezza), un contatto religioso e culturale sarebbe possibile.
La citazione, in questo contesto, assume sì il significato di esempio della non-ragionevolezza dell'Islam (non come insulto gratuito: alcune sure - versetti - del Corano si contraddicono esplicitamente, e inoltre Allah prescinde totalmente dall'uomo e dalla sua ragione - cosa che non accade quando si parla di Cristo, Dio fatto uomo, o di uomo fatto "a immagine e somiglianza" di Dio), ma anche un aspetto davvero qualificante che credo sia sfuggito a praticamente tutti (me compreso): già il solo fatto di parlare di un cristiano e un musulmano che dialogano, implica che il confronto pacifico sia possibile.

già.
lettura sommaria e superficiale.

3 commenti:

Ghebuz ha detto...

Finalmente posso leggere il discorso del Pope!Adesso cercherò di impegnarmi e di capire (ho il cervello scollegato in questi giorni... :-( )

Ghebuz

Anonimo ha detto...

Grig-io giornalista dell'anno!
Finalmente ci ho capito qualcosa! :D

- ha detto...

grazie! ma io ho solo riportato quello che mi è stato spiegato..