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giovedì 31 agosto 2006

un po' di tempo fa..

ho deciso che voglio sposarmi a 28 anni.

E non dirmi che ho copiato "Il matrimonio del moi migliore amico".

Perché almeno Julianne (Julia Roberts) e Michael (Dermot Mulroney) sapevano con chi.

[lo stesso giorno]

So...

altro tempo di commiati.
so (dunque), ciao.
Più un addio che un arrivederci.
Alla ragazza dai capelli rosso/arancio che non mi spiegherò mai perché li associavo a una scopa, dalle grandi sottanone colorate e a cui davvero mancavano solo i ciocchetti di legno.
Alle tipa stilosa solo apparentemente snob e la ragazza umile e graziosa, che si sono preoccupate per me e che mi sono state vicino con il cuore più di quanto potessi immaginare.
E al ragazzo sensibile che avevo immaginato partire di nascosto per evitare i commiati, e la cui partenza era elegante e dannatamente schiantamaroni e perfettamente sincronizzabile con "Centrefolds" dei Placebo.
E
l'aspirante regista biondo rockettaro,
la sua ex,
la suora mancata,
il tipo che sembra il ragazzo di A., se il ragazzo di A. se avesse capelli e occhi chiari,
il timido strano,
la relativamente piccola che mi ricordava la cugina di C.,
il tipo simpatico,
il pazzo,
il napoletano,
l'antinapoletano,
il tipo tirato,
la coppietta,
papà aka il tizio con la faccia un po' da stronzo,
d'Artagnan,
l'amica di d'Artagnan,
l'amico da spasso di d'Artagnan,
gli altri due,
mamma sborniona dalle facoltà quasi divinatorie,
il suo assistente sbornione,
la spilungona bella,
la faccia da casalinga bella,
la tipa atletica,
la balena che, se non si emoziona, è simpatica e tranquilla,
fantoni,
la donna discreta ma di piacevole compagnia,
la conquista del supermercato,
che non per questo saranno meno importanti.
(spero di non aver dimenticato qualcuno)
Spero di poter dare l'addio anche alla serie di maleventi che mi ha travolto prima, durante e dopo questo post (iniziato il 27.08.006) e alla faccia del quale ho poi comprato una spocchiosissima bottiglia di Voss (ma comunque la sfiga s'è presa pure la rivincita, come se non le fosse bastato il resto).
(ah, la Voss è acqua minerale)

giovedì 24 agosto 2006

questa è per chi il 9 luglio cantava: PO, PO PO PO PO PO, PO..

I'm gonna fight 'em off
A seven nation army couldn't hold me back
They're gonna rip it off
Taking their time right behind my back
And I'm talking to myself at night
Because I can't forget
Back and forth through my mind
Behind a cigarette
And the message coming from my eyes
Says leave it alone

Don't want to hear about it
Every single ones got a story to tell
Everyone knows about it
From the Queen of England to the hounds of hell
And if I catch it coming back my way
I'm gonna serve it to you
And that ain't what you want to hear,
But that's what I'll do
And the feeling coming from my bones
Says find a home

I'm going to Wichita
Far from this opera for evermore
I'm gonna work the straw
Make the sweat drip out of every pore
And I'm bleeding, and I'm bleeding, and I'm bleeding
Right before the lord
All the words are gonna bleed from me and I will think no more
And the stains coming from my blood
Tell me go back home

(imparate, tunzettoni 'gnuranti)

Polemica a parte, ieri ho trovato il testo nel mio PC senza neanche saperlo, e la cosa non mi è dispiaciuta affatto. Ma il video è pur sempre il video..

e, non c'entra molto, ma certo anche quest'altro merita di essere visto. Anzi, imparato.

UPDATE: ho visto uno spot Fiat che utilizza la canzone proprio rivolgendosi ai pallonari tunz. Neanche il tempo di consolarmi perché è la versione elettrica, che mi accorgo.
Sti tirchiacci hanno cambiato una nota ogni sette per non pagare la SIAE.

lunedì 21 agosto 2006

cronache degli ultimi giorni part three

prima di morire debbo tornarci.
In anche solo poche centinaia di metri puoi vedere il deserto, la foresta, la steppa, la collina, il mare, la laguna. Puoi sentire come le eco di Edipo Re e, se sei fortunato e trovi un tramonto nuvoloso, le atmosfere di Deserto Rosso.
E d'inverno è tutto ricoperto di neve.

[lo stesso giorno]

cronache degli ultimi giorni part two

maledetti pelacci.
Dunque.
Sono una delle persone più pelose che conosca.
finché sono su gambe, braccia, toh, anche petto, ok.
ma la schiena.
cazzo, almeno quella. no.
ed è così che, da quando avevo la bellezza di 18/19 anni più o meno, tento di nascondere la cosa con diversi metodi, tra cui il meno indicato: il rasoio manuale altresì detto lametta.
Ma alla fine ci può anche stare, i tempi di ricrescita sono più corti, ma alla fine ci può anche stare.
finché non fai la cazzata.
Un taglio asurdo sulla spalla sinistra.
e nell'istante prima che iniziasse ad uscire il sangue dalle due righe orizzontali delle lame si vedeva la carne.
Eccheddiamine.
Ok, credo che bisognerà cambiare metodo.
tipo, diventare un blogger famoso in modo e trovare degli sponsor.
(questa era ironica)

[lo stesso giorno]

cronache degli ultimi giorni part one

l'altra sera, Jack Frusciante è uscito dal gruppo. il film, non il libro.
Era da un sacco di tempo che non lo vedevo e, se non fosse che sono carampano del libro, forse avrei anche potuto evitare di vederlo. O forse no. Effettivamente credo che sia stata proprio questa la prima volta in cui l'ho guardato con occhi un po' più obiettivi. Non che l'abbia mai elevato a un film cult o fatto chissà quanto bene (anche perché quasi sempre i film trati da libri non riescono a raggiungere la stessa bellezza), ma non credo che prima mi fossi mai accorto del doppiaggio mostruosamente anni novanta e falsato delle ragazzine. Né che la scena di sesso mi stesse tanto sulle palle. Non mi sembra che il libro parlasse mai di sesso, ma tanto, nei film in cui c'è un minimo di storia d'amore (praticamente quasi tutti), la classica scena di sesso-romantico-che-ricalca-l'immaginario-di-una-ragazzina-in-età-adolescenziale è (ahimé) ormai un must. Di cui se ne potrebbe benissimo fare a meno. Tanto più se dalla narrazione filmica i due quasi non si sa se stanno insieme o no.
Vabbè.
Però c'è da dire che la scena in cui Alex, irritatissimo, sclera con la madre che dice "Hai mai visto qualcuno s p i n e l l a r e?" è fantastica e davvero realistica, tanto quanto l'altra in cui i genitori, a metà tra imbarazzo e pudicizia scema, fanno di tutto pur di non dire "preservativo".
Infine, complimenti per la scelta delle musiche (è una figata sentire così tanti pezzi dei Marlene Kuntz spuntare fuori così all'improvviso e sparirsene dietro l'angolo allo stesso modo) e alla buona recitazione di Stefano Accorsi (anche se come attore si vede troppo in giro e la sua immagine sta diventando un po' stantia).

mercoledì 16 agosto 2006

Barbara23,scusa ancora..

e siccome che sono un necromaniaco, qualche giorno fa, non ricordo nemmeno bene come mi è venuto in mente, fatto sta che ho finito di mettere a punto un certo piano.
Da tempo pensavo che, se morissi per una qualche causa improvvisa, che mi prendesse "alla sprovvista", il blog rimarrebbe praticamente abbandonato senza neanche un ultimo saluto, e pensavo di creare un post da pubblicare solo dopo la mia morte.
Il problema era il chi e il come.
E la risposta è venuta.
Niente scatole nere (in cui conservare user e password) da portarmi addosso vita natural durante. Basta una semplicissima medaglietta tipo i militari.
A leggerla scritta, sta cosa, sembra molto più freddamente calcolata e molto più terribile che non a pensarla..

comunque, sarei in grado di attuarla.
giusto per un eventuale ultimo saluto.

domenica 13 agosto 2006

A.

nota: Barbara23, forse è meglio che non leggi questo post. Spero comunque di non averti con questo innestato una curiosità morbosa opposta.

ieri diversa, ieri sera.
seduta al davanzale con la sigaretta in bocca e il bicchiere in mano. Al solito, ma eri diversa.
senza la voce gutturale da vecchia zia borghesotta (che comunque non ti rendeva antipatica), forse ieri ti ho conosciuta.
un altro di quei momenti in cui due semisconosciuti riescono a toccarsi l'anima.
tristi notizie da casa, mi hai detto.
una persona a te cara sta morendo e non sai se avrai modo di rivederla, prima.
è una delle tue migliori amiche.
è giovane quanto me.
è cancro.

(da chiuso morbo combattuta e vinta, perivi, o tenerella)
Giacomo Leopardi, A Silvia

Il pensare che sia la peste del nuovo millennio o giù di lì, tuttavia, implica il credere inconsciamente - e non senza un'altrettanto inconscia speranza - che tra qualche centinaio di anni la gente si volterà indietro e, guardando il Duemilasei, parleranno del tumore come qualcosa che, a quei tempi, ancora uccideva.

venerdì 11 agosto 2006

cinque

lunedì scorso (7 Agosto*) ho visto per la prima volta in vita mia uno scheletro tutto intero e una mummia dal vivo.**
Alla fine niente di particolarmente orripilante o schifoloso, Hollywood mi ha viziato per bene, e questo, come molto altro, non è più niente di speciale.
Finché non realizzi che c'era una persona intorno a quelle ossa.

[che la persona sia anche oltre le ossa lo sottintendo, la frase suona bene già così, e un'aggiunta credo la rovinerebbe. inoltre, visto che sono in vena di puntualizzazioni: non è assolutamente detto che tutti realizzino quanto scritto nell'ultima riga]


* domanda più o meno esistenziale: perché in italiano i nomi dei mesi - i quali sono nomi propri - di solito si scrivono con l'iniziale minuscola??
**a dire il vero, erano più di un solo scheletro e di una sola mummia, e molte ossa eterogenee mescolate, ma quelle le avevo già viste, non sono più uno scoop.

giovedì 10 agosto 2006

quattro

se ci fossero stati cartelli a forma di scudo con su scritto "Route 66" o qualcosa del genere, avrei creduto davvero di stare attraversando una qualche parte - o anche di più - degli Stati Uniti.
Ma non so se gli yankee hanno così tante betulle.
Né se l'America lascerebbe vedersi con questo cielo bianco-grigio piatto come sfondo.

[lo stesso giorno]

tre

conosco poco Freud, e non so se se ne era accorto. Forse sì, ma io non lo so e la considero comunque una mia grande scoperta.
So che Freud ha studiato molto il conscio e l'inconscio. Non so se ha mai notato che c'è anche una specie di via di mezzo, una qualche coscienza-intesa-come-l'essere-conscio "di fondo", che in un certo qual modo rimane vigile nei campi dell'inconscio. E' quella che certe volte, mentre dormi, ti fa pensare "Può darsi che sia tardi" e ti fa decidere di svegliarti* per vedere che ora è, puntualmente poco prima che la sveglia suoni.
Che poi d'altro canto l'inconscio possa agire direttamente nella sfera del conscio, bè, questo è assodato - e abusato - da una vita, direi.

*se l'inconscio invece non decide di ingannarti un altro po' facendoti sognare te stesso che guardi l'orologio.

[lo stesso giorno]

due

senza auto sembra sia piuttosto difficile* cantare alla guida.
[canzoni come "L'infinita gioia di Herny Bahus" - Verdena - o "The day I die" - Sun Eats Hours - mi fanno pensare:] cazzo quanto già mi manca. e mi mancherà.

* nota per i bambini a casa: questo era un eufemismo.

[lo stesso giorno]

di cinque post ne faccio cinque

dunque, uno.
5.8.006 - poco dopo le 9.30 a.m.
Fonti affidabili dissero che oggi sarebbe il compleanno della Madonna. Auguri.

mercoledì 2 agosto 2006

parte sei: a seguire (solo cronologicamente, come contenuti parlo di tutt'altro)

01.08.006 1.20 am circa

Sono ubriaco.
e imparanoiato dallo scoprire - anzi, calcolare - che "By the way" dei Red Hot Chili Peppers, canzone che porta con sé un sacco di bei ricordi, risale a ormai quattro anni fa.
Non riesco a vomitare nemmeno mettendomi due dita in gola
Proverò a dormire, forse.


quasi dodici ore dopo

la mia calligrafia da ubriaco è abbastanza straniante. Nota da ricordare a me stesso per le prossime volte che mi accosterò al'alcool: anche se non hai più paura di vomitare, ricordati almeno degli scazzi di stomaco del giorno seguente.

[lo stesso giorno]

parte cinque: a seguire (solo cronologicamente, come contenuti parlo di tutt'altro)

ancora più tardi

Per anni, e forse non ho ancora smesso, ho sognato la fama, o qualcosa del genere.
Mai nell'accezione defilippiana, comunque.
Ma se davvero un giorno dovessi diventare una "celebrità" (in un'ipotetica accezione seria del termine), come potrei non avere conflitti esponenzialmente maggiori con la mia immagine fisica?

[lo stesso giorno]

parte quattro: a seguire (solo cronologicamente, come contenuti parlo di tutt'altro)

più tardi

diverse volte avevo pensato (ok, non è certo l'idea più originale del mondo; però..) "chissà se le cose cessano di esistere quando non le guardiamo - sia per un istante, sia per sempre."
A parte che solo ora mi accorgo che più o meno ho sempre fatto - e attuato - inconsciamente questo pensiero anche con i rapporti umani o qualcosa del genere, solo oggi ho pensato che questo, e precisamente questo, accade con l'odierna TV-spazzatura. Mi viene in mente una scena abbastanza abusata ma rapresentativa:celebrità bionda con occhi pesantemente truccati di nero (un immaginario stile Darla de "Il corvo") messa a nudo e di fronte alla propria immagine esteriore. rimmel nero che cola lungo il viso.
Ma non so quante reali possibilità ci siano che un VIP televisivo possa specchiarsi in tale modo, proprio oggi che (situazione diametralmente opposta a quanto detto poco fa) bastano dieci minuti in TV per autoproclamarsi "famosi" (non per niente, almeno la metà del cast di qualunque edizione de "L'Isola dei Famosi", prima della trasmissione, era solo un mucchio di Mario Rossi qualunque).

[lo stesso giorno]

parte tre: a seguire (solo cronologicamente, come contenuti parlo di tutt'altro)

nuove abitudini temporanee:
- dormo come una bestia da letargo
- bevo regolarmente alcolici ai pasti, senza voglia, senza ubriacarmi e senza intenzione di ubriacarmi
- mi ritrovo con pochi soldi e una ancor minore cognizione di come li ho spesi
- fumerò diverse sigarette in più, e spererò di non incappare nella dipendenza
- vorrò prendere più confidenza con la mia immagine fisica e vorrò impegnarmi in questo più di quanto faccio

[lo stesso giorno]

parte due: a seguire (solo cronologicamente, come contenuti parlo di tutt'altro)

Probabilmente sto cambiando.
Più spesso esco bene in foto, credo di avere gli occhi meno all'ingiù di come li ho sempre avuti, ho controllato semicoscientemente le potenziali conseguenze di un sogno erotico.
Probabilmente sto cambiando.
In foto e allo specchio riesco a preoccuparmi di avere un bell'aspetto anche se non trovo me, forse faccio più brutti sogni (in tre recenti notti consecutive ho sognato due volte di litigare, con due persone diverse, e di incontrare una mia cara amica - che non vedo da tempo - la quale mi parlava con la stessa tenerezza di sempre ma era inequivocabilmente diventata una specie di mignottone platinata e vuota), i commiati hanno preso a logorarmi.
A logorare preoprio quello che, senza presunzione, credeva di potersi separare da molte cose senza troppi problemi.
In parte questo è ancora vero, riesco a vivere abbastanza autonomamente anche ora che sono lontano da molti e molto.
Ma i commiati.
I commiati, stavolta, sono stati più taglienti.
Come se le persone, quelle stesse persone che passavano per la mia vita di striscio (fondamentalmente, tutte), stavolta, avessero camminato un po' più vicino all'anima.
Ma come per quelle ferite il cui dolore scema in poco tempo (ed è quindi annullabile già dopo l'istante della percezione - ma forse questa la devo spiegare meglio - ndr), ora sto bene, anche da solo.
O forse no, se voglio ancora sentire quella voce dirmi "Come stai?", o anche solo quel "Grazie, stronzo" che ormai non serve più.
[l'epiteto me lo sono affibbiato da solo ma giusto come un intercalare, non ce n'è nessun motivo, nessuno.]

[lo stesso giorno]

parte uno:

30.7.006, ore 21 circa, forse più tardi

La conoscenza e la memoria sono buone cose, sotto diversi punti di vista. Ma c'è almeno un aspetto negativo.
(Verdena discografia mp3 in sottofondo)
viziano.
una volta che hai visto una cosa e ne hai fatto un'esperienza che ti porta in un certo qual modo a possederla, quella cosa, gli occhi si inibiscono, e l'oggetto viene dato per assunto, probabilmente finché non ce se ne distacca e/o lo si rivede dopo un distacco.
A volte, però, il giochetto è difettoso, e può capitare di vedere come completamente nuova una cosa che, per esempio, è solo illuminata diversamente dalla volta in cui l'esperienza che ne avevi fatta ti aveva portata a possederla.
e non è come Monet che dipinge la cattedrale di Rouen dalla stessa angolazione in quattro momenti della giornata.
è la situazione diametralmente opposta.
Monet studiava la reazione dell'unico oggetto davanti a illuminazioni differenti.
Non vedeva la cattedrale rossa del tramonto come aliena dalla cattedrale giallina dell'alba.
Non si chiedeva come potessero essere lo stesso oggetto.
Non si chiedeva se potessero essere lo stesso oggetto.
Probabilmente lo stesso accade non solo con la vista, ma anche per gli altri sensi, e per i sentimenti - come spiegare la gioia di rivedere qualcuno dopo lungo tempo (laddove non fosse affettazione), o i molti divorzi che scaturiscono quando un coniuge scopre che l'altro è difforme dall'immagine che ne aveva (non quella che gli era stata data - ndr)?
Probabilmente ciò può accadere per tutto qanto percepiamo o sentiamo, ma non voglio saperlo, non voglio scoprirlo ora.

martedì 1 agosto 2006

dopo DUE SETTIMANE di inattività finalmente ho modo di scrivere qualcosa

, ora che sono provvisoriamente lontano da impegni lavorativi e da impedimenti di accesso a internet.
Secondo step, devo assolutamente aggiornarmi su quanto dicono tutti i blog che ho linkato - o quasi. e non sarà cosa da poco. quindi, mi sa domani, minimo.
ok, ora parto, e sti cazzi se poi nel blog le cose che scrivo appaiono in ordine cronologico inverso.