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martedì 18 luglio 2006

dunque

la resa dei conti, la promessa è debito e la voglia di sottrarmi è leggermente inferiore alla voglia di postare.
il tempo è relativo: me ne sono reso pienamente conto pochi giorni fa. Avvisaglie ne avevo riscontrate frequentemente in esperienze più o meno quotidiane, e in particolare nel sonno. Diverse volte mi è capitato che il sonno - non necessariamente il sogno, da Morfeo è molto più facile - alterasse la cognizione del tempo - non sto parlando di quando alle volte ti svegli e per qualche secondo non sai dove sei/che ora è e cose del genere, sto parlando di quando dormi per esempio per due ore e al risveglio ti sembra che siano trascorsi tre secondi (mi succedeva spesso da piccolo, ora non più) o del contrario, dormi ad esempio cinque minuti e ti svegli credendo che siano passate ore (mi accade raramente, ma accade).
Finora comunque pensavo che questa distorsione del tempo fosse esclusiva del sogno (che lì fosse possibile non credo di averlo mai messo in dubbio).
Mi sbagliavo.
Ogni persona è capace di fermare il tempo.
La fregatura è che lo ferma inconsciamente e involontariamente, e se ne accorge dopo.
Perché, durante, l'individuo è preso da un pensiero così forte che, appunto, ferma il tempo. o lo rallenta. o qualcosa del genere.
esempio 1:
una persona parla, e dopo aver pronunciato una/due sillabe di una parola, tu ne immagini il proseguimento. A prescindere che indovini o meno la parola, l'istante in cui ti salta in mente la parola intera è una sorta di pausa nel tempo. Senti l'altro parlare in un flusso continuo ininterrotto, ma quel tuo pensiero è un microcosmo che non può essere durato quei pochi nanosecondi che la scienza può misurare. Soprattutto se non indovini la parola, perché te ne rendi conto alla fine della parola e devi sforzarti un attimo per cogliere la differenza tra il tuo pensiero e ciò che ha detto l'altro.
esempio 1a: qualche tempo fa, spot TV di Corporaciòn Dermoestetica, prima scena, una donna dice: "Io vado da Corporaciòn Dermoestetica". Quando mi sono accorto di quel "-ciòn" mi sono sganasciato dal ridere.
[Se non si era capito, mi ero fermato a "Io vado da corpo" - che dalle mie parti è la versione vernacolare di "andare di corpo"]
esempio 2: in momenti particolarmente pericolosi, c'è un istante in cui tu (o forse solo io??) immagini la conseguenza catastrofica e sei praticamente inibito alla reazione. Anzi, la reazione avviene, ma in maniera più o meno automatica, tanto che ti stupisci di aver avuto oggettivamente i nervi freddi.
esempio 2a: i freni della mia automobile, alquanto vecchiotta, lasciano un po' a desiderare; qualche volta, guidando abbastanza veloce, mi è successo di dover inchiodare di brutto se la macchina davanti a me frena all'improvviso; ebbene, nei casi più eclatanti, non mi accorgevo di stare frenando finché non avevo finito di pensare "oddio, ora tampono".

scottatura: qualche giorno fa, mare. Un po' troppo sole, e sono tornato a casa con le spalle arrossate (ma alla fine, non è niente di nuovo). Stamattina mi ritrovo un qualcosa dalla morfologia simile a una qualche irritazione che genera bolle su buona parte della spalla destra.
Pensiero numero uno (irrazionale): tumore alla pelle.
Azione numero uno (razionale): ricerca combinata Google/Google immagini, che smentiscono.
Azione numero due (scema): applico la crema doposole.
Pensiero numero due (molto più tardi, semirazionale): ustione. Pensiero razionale finché non mi vengono in mente tutte le cose schifolose che ha sempre detto mia madre, cose del genere: "le ustioni provocano infezioni che si espandono".
Azione numero due (in mancanza d'altro..): nonostante la scottatura non dia fastidio, bagnarla un po' dà sollievo.
Azione numero tre (un po' più sensata della uno): applico una crema/gel contro le irritazioni cutanee.
Azione numero quattro (tra poco): torno allo specchio a monitorare la situazione e, se ce n'è bisogno, applico il gel refrigerante (quello che, o lo applichi con moderazione, o ti ustioni di freddo - davvero)

tumori: la parente di cui ho parlato un paio di volte tempo fa sembra non avere scampo, il male si allarga e non sembra operabile; l'averla vista pochissimi giorni fa in "salute" come mai negli ultimi mesi mi ha fatto piacere, finché non ho ripensato al fatto che da qualche tempo hanno aumentato il principio attivo del cerotto alla morfina, e al fatto che ella stessa ignora che sia morfina (ignora questo e tutto il resto..).
E comunque, è arrivato pure un altro caso nei paraggi, e di una persona addirittura un po' più giovane.

Griffin: forse diventeranno il mio cartoon preferito. Sono stato per lunghissimo tempo carampano dei Simpson a livelli anche ottusi, ma ora sembra che ho trovato un briciolo di obiettività.
I Simpson sono venuti per primi, ed è indubbio hanno aperto la strada. ed è indubbio che i Griffin abbiano colto una certa scia. Ma forse l'allievo ha superato il maestro. O si appresta a farlo. Credo che l'unica superiorità che posso attribuire ai Simpson (oltre al suddetto primato temporale, che comunque non è cosa da poco) sia un certo - per quanto possibile - senso di realtà.
[La salomonica differenza può essere fatta anche raffrontando due sole scene:
a) Homer e Bart Simpson, in Australia, vogliono scappare da degli inseguitori entrando nel marsupio di due canguri. Bart inserisce un piede e, estrendolo ricoperto di una qualche mucosa schifolosa, si lamenta: "Ma non è come nei cartoni animati.."
b) Peter Griffin, allo zoo, non ricordo per quale motivo, entra nel marsupio di un canguro che lo trasporta per un po', poi stramazza. Peter esce completamente pulito.]
Ma è anche vero che, se I Griffin fossero più realistici, il mio adorato Stewie non potrebbe essere così come lo conosco.

Radiohead e Björk: qualche giorno fa avevo ritrovato tale "Jöga" di Björk, l'unica di lei canzone che conosco. E che comunque credo valga l'intera discografia.
Forse, unico neo, gli archi sono un po' pesanti. In linea di massima, violini e simili ci stanno bene, ma in alcuni tratti la loro presenza sembra un po' cacofonica. Forse un pizzico in più di elettronica, ma proprio un pilino, non avrebbe guastato.
wow, potrei fare il produttore?
Salto ai Radiohead senza nessun nesso logico (l'unico legame possibile è che Björk ha duettato con Thom Yorke, cantante dei Radiohead, forse proprio nello stesso album che contiene Jöga, am quella canzone non la conosco e comunque dovevo parlare dei Radiohead e basta).
Visto che la musicassetta (eh già! ancora esistono!) di "The Bends" è praticamente andata (cronologicamente: 1. stonava, 2. il lettore autoreverse ne cambiava lato in maniera del tutto casuale, 3. si è spezzato il nastro) e quindi "Street Spirit" dovrò sentirla solo versione CD o MP3, ho ripescato la MC di "OK Computer". Per "Exit Music", mi pare abbastanza ovvio.
"Exit Music" è stata la prima canzone paranoica dei Radiohead che ho conosciuto, e anche se forse "Street Spirit" è migliore, le sono rimasto sempre particolarmente legato.
Al punto che, proprio l'altro giorno, provando a cantarla, mi saliva il groppone in gola.

Bè, almeno ho evitato di rovinarla.

[Altro pensiero sulla stessa canzone: conoscendone il finale - il quale tra l'altro a me non evoca affatto la pace che il testo menziona - , le parole "today we escape" suonano fatali (notare la derivazione da FATO) come se le due persone partissero per Samarcanda.]

Degli stessi album, altre canzoni, unite alle poche immagini di Thom Yorke agli esordi che conosco, mi danno l'idea che il suddetto cantante possa vantare un certo passato punk. Ma la teoria è completamente campata per aria, è giusto una mia impressione mai verificata.

boh, molte altre cose le ho dimenticate, o forse le ricorderò: qualcosa ho dimenticato, altro lo ho ricordato nel pomeriggio poi di nuovo perduto, una cosa mi è tornata in mente adesso dopo almeno 3/4 giorni.
credo di essere particolarmente amante dell'elettrico più che dell'acustico o unplugged. o semplicemente del non-elettrico.
Prima un po' snobbavo o non mi interessavo all'acustico, poi ne ho compreso la poetica intimista e ok, e ho iniziato ad apprezzarlo. Ma forse lo stesso non si può trasmettere elettricamente?
Non so bene, per certi aspetti in cui la musica riesce a toccarti le corde dell'anima al momento non mi vengono in mente esempi elettrici che possano rendere giustizia a una chitarra classica, o acustica, ma non escludo che ci siano. Ma per aspetti più diciamo cupi, tipo la malinconia devastante, ho scoperto che non è prerogativa del non-elettrico.
Ho trovato una rara versione elettrica di "Something in the way" (Nirvana).
Il senso di morte è inequivocabilmente lo stesso, ma nettamente più palese, e non mi sembra affatto banalizzato come se non ci fosse più nulla da dire. Anzi, genera un immaginario stile Nightmare Before Christmas (a prescindere dalla storia narrata) che moltiplica le ombre.

Una cosa in più: nel pomeriggio ho trovato in libreria un libriccino con alcune fotografie di Alfred Stieglitz. Comprato al volo.
Ma forse ora me ne pento.
O l'opera di Stieglitz non era come ricordavo, o la raccolta ha scelto delle sue fotografie minori.
Troppa poca nebbia, troppe poche luci spettrali, troppi pochi fantasmi.

Altra cosa in più: alla cassa della libreria, mi hanno regalato un piccolo taccuino che promuove un libro in uscita. La citazione riportata mi ha incantato in quanto a eleganza:

La ragazza esitò.
Era come se il suo nome fosse qualcosa di prezioso, come se pronunciarlo equivalesse ad ammettere che tutto quello che le stava di fronte era reale...
Aelin - disse poi in un sussurro - mi chiamo Aelin.

Egle Rizzo, Il viaggio di Aelin.
A giudicare dall'immagine, sembra un libro fantay. Peccato.
Suonava surrerale e soprattutto atemporale come il brano di "Ascolta, Visioni!" (Kurt Zelmann) riportato sul booklet di "Che Cosa Vedi" dei Marlene Kuntz.

6 commenti:

D.F. Lycas ha detto...

Grazie per la visita :D
Bello il tuo blog.

- ha detto...

grazie.. comunque mi avevi visitato prima tu.. ;P (mi sa che a quel tempo avevo ancora il vecchio logo similGoogle..)

Anonimo ha detto...

Anch'io mi sto carampanizzando per i Griffin, a dire la verità.. i Simpsons hanno perso verve.. e poi nei Griffin ci sono molte più citazioni prese da film, telefilm e sottocultura pop anni 80 e io ci sguazzo dentro.. !

P.S. Non dovevi parlare dei tumori. Io sono ipocondriaca e ora ho paura.

- ha detto...

dei Griffin credo che adorerò per sempre soprattutto i flashback.. l'altro giorno, uno fantastico che sarà durato minimo UN MINUTO! e (come al solito) subito dopo la storia principale continuava come niente fosse!!
scusa che ti ho messo paura..

Anonimo ha detto...

rieccomi :D..belli i griffin!!e grande anche la scelta di loituma eheh..un bacione passa da me!!

Anonimo ha detto...

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