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giovedì 29 giugno 2006

pausa tra un inferno e un altro.. anzi, infiniti altri

non perché so che debbono arrivare, non lo so. Ma arriveranno. Ormai è palesemente questo il gioco.
O forse sono io che, ora che alcune grosse priorità della lista di cose da fare sembrano essersi di torno, URGO riposarmi un po' [forse anche perché una delle suddette priorità, stanotte, mi ha lasciato tre ore di sonno], per poi arrivare alla vigilia di altre consegne con ancora l'80% del lavoro da fare o giù di lì.
Vabbè, ma almeno ora che posso tirare un po'
(le cuoia?)
il fiato, lasciate che mi goda questa piccola pausa tra un inferno passato e potenziali infiniti altri prossimi.
piccola pausa fatta di capitoli vari
come una corsa sotto il sole cocente dell'una tra i mattoni del centro storico deserto, con le infradito che cioccano sui sanpietrini facendo un baccano assurdo e con una gioia profonda che mi stampa un sorriso scemo in faccia e mi fa capire che per altri cinque minuti ancora non sentirò il caldo
come il voler finalmente postare del weekend alla notte bianca: amico?, non riesco proprio a non odiarti quando sei egoista come sei, e irrispettoso verso chi non è te; amico?, se non mi avessi trascinato tu, non avrei potuto vedere - o accorgermi di - Folon aleggiante sul Duomo né l'elegante illuminazione clinica di edifici e monumenti circostanti, né L'Ultima Cena di Leonardo*; che le mode nascono nelle grandi città è risaputo, che ora la moda preveda il ritorno del sale sulle patatine del McDonald's l'ho scoperto per caso (quattro/cinque anni fa proprio in un grande centro urbano mi sono accorto che al Mac stava sparendo il sale, e lo stesso in seguito è successo dalle mie parti); vorrei vivere nel centro storico di una metropoli e muovermi solo in bicicletta o metro (metro, più o meno impossibile con una rete sottosviluppata come quelle italiane); Dolce & Gabbana ha definitivamente sepolto l'eleganza dei suoi vecchi spot in bianco e nero ambientati in terra sicula con un deciso cambio di target - ora è il fighetto arricchito, meglio se provinciale - e di stile/immagine - molto più glam-kitsch. Il cambio immagine era lampante da tempo, annunciato dagli spot degli orologi con in sottofondo quella canzoncina scialba che recitava "More, gimme more, if you love me gimme more.." e strapalesato da quegli altri spot più recenti con la canzone dai bassi tunzettari a dir poco alienanti (quelli giocati su androginia e omosessualità, che si chiudevano uno con un bacio gay e l'altro con un bacio tra un uomo che faceva la spesa e una donna meccanico)
come il voler finalmente postare di questa delusione estetica nel vedere questa ragazza che avevo sempre associato a Carmen Consoli (non so se capirò mai il perché di questa affinità che ho creato) terribilmente ingrassata e che sembra aver perso così tanto della sua poesia



*Nel vedere L'Ultima Cena, la guida ha ulteriormente approfondito ciò che sapevo riguardo a certe menate scritte da Dan Brown. Sono stato erudito in particolare sulla questione San Pietro vs. Maddalena Giovanni.
Cito testualmente dal Vangelo secondo Giovanni (13,21-26):

Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: "In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà". I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: "Di', chi è colui a cui si riferisce?". Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?". Rispose allora Gesù: "È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò".

Da ciò si evince chiaramente che:
1) Simon Pietro sta chiamando Giovanni, non sta puntando la mano al suo collo come a tagliargli la gola, come qualcuno ha detto; il coltello nell'altra sua mano è solo un preludio a questo:

Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. (Giovanni, 18, 10)

2) se Giovanni si reclina sul petto di Gesù, quest'immagine è stata creata a scopi più falsi di ciò che si pensava, e scandalistici al punto che, al confronto, Eva Tremila è da educande. Specie se confrontata con
alcune
altre
versioni
dell'
Ultima
Cena
molto
meno
conosciute,
che pure avrebbero fatto molto gola agli intenti di Dan Brown.
Senonché sono opere troppo poco conosciute dal lettore medio di bestseller.
(Grazie a Domenico per la maggior parte dei riferimenti iconografici, e anche per il Vangelo di Giovanni riguardo all'Ultima Cena.. ma l'avevo dimenticato! come ho potuto??)
Tra l'altro, due parole riguardo a quest'altra immagine (dal sito ufficiale): notare come sembri rappresentare un film drammatico realista o verosimile.

UPDATE: ecco già un paio di inferni per domani.
1- mattina. Impegno imprevisto che comporta una grossa grossa grossa spesa di soldi che recupererò fino all'ultimo cent ma non so quando/come.
2-appena possibile. Trovare un paio di pantaloni da cerimonia (che ho sabato), e cercare di barcamenarmi tra le fisse mie e altrui riguardo a come sti calzoni debbono essere.

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