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mercoledì 7 giugno 2006

oltre al danno, la beffa, e la beffa, e la beffa..

stamattina improvvisamente vengo chiamato dalla sede universitaria (20 km da casa circa) ove, per motivi relativamente futili ma più o meno inderogabili, devo andare entro le ore 13. Non avendo biglietti dell'autobus né auto a disposizione, mi tocca aspettare il rientro della prima auto che capita, che non avverrà prima delle 12 circa. Intanto preparo il pranzo e, tra una cazzata e l'altra, parto di casa alle 12.30 circa - e entro un'ora voglio tornare a casa per restituire l'auto a chi ne ha più bisogno di me nonostante dica che comunque si può organizzare in altro modo.
Arrivo in università e il motivo futile era già andato via da un pezzo con la diretta responsabile che aveva detto sarebbe stata lì fino alle 13, ora in cui sono arrivato io (spaccando il secondo).
Ok.
Torno a casa scegliendo la strada che avrebbe preso il mio familiare a cui dovevo restituire l'auto (intanto ne aveva presa un'altra) per scambiare le auto ed evitare eventuali incartamenti. Naturalmente, non ci incrociamo lungo la strada.
Arrivo a casa, 13.45 circa, e c'è un'auto in più. Ma il familiare è sicuramente partito.
E di questo mi viene data conferma da un altro familiare che aggiunge che c'è stato anche qualche litigiazzo per la questione auto..
Perdo tempo fino alle 14.10, dopodiché mi avvio verso la fermata dell'autobus dove, dopo 5 minuti, spero passi il mezzo che mi riporti in sede per una lezione - la speranza è dovuta al fatto che la corsa è segnata come "scolastica", e credo che al momento siano molto poche le scuole ancora aperte. nota: i biglietti li ho avuti alle 12 circa.
Alle 14.25 circa, convinto del fatto che la suddetta corsa già fosse stata soppressa per l'estate, con un certo malessere vado a ri-prendere l'auto (il malessere era dovuto al non voler sprecare tanta benzina, ma d'altronde l'autobus seguente sarebbe passato trtoppo tardi).
E guarda caso l'autobus passa proprio mentre, con l'auto, sto uscendo dal cancello di casa.
Ok.
Arrivo in università (per la seconda volta) puntuale alle 15, se non un attimino prima, e lezione è praticamente saltata.
Ok.
E per aiutare in un lavoro una mia amica che si trovava là, mi ritrovo a casa alle 17.30.
Non troppo ok.
E' solo l'ora che a non essere ok, non l'aver aiutato questa mia amica. Anzi.
Ma non penserai mica che..

In definitiva:
come dicevano Patty e Selma in un fumetto dei Simpson (discreta operazione commerciale che ballava tra -pochi- picchi di altissimo livello e -molti- picchi di livello infimo):
Patty: La nonna diceva sempre "Le disgrazie vengono a coppia"
Selma: "A tre", Patty! Diceva "a coppia" solo perché non riusciva a pronunciare "tre" senza dentiera!
[...]
Forse la nonna intendeva dire: "Le disgrazie vengono in multipli di tre".
Oppure, classica situazione da grig-io: quando fai una previsione su uno o più eventi, tra bene e male, la realtà prende sempre la terza strada. Che, in certi casi, tra bene e male, è peggio.

Visto che ormai sono in tema, ieri, altra situazione grig-io, di cui tra l'altro, mi compiaccio alquanto: era il 06.06.06, o anche 6.6.6, e non è successo niente di che.

Nota: nonostante il titolo, non sto in scazzo.

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