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domenica 11 giugno 2006

Edipo, abbiamo un problema part two

come già detto qui, da tempo mi pesa alquanto il fatto di avere una madregretaria più che una madre in senso comune (senso comune che corrisponde una volta tanto al buon senso).
Ma forse, più che madregretaria, sarebbe più giusto parlare di mamm-a-cui-rendere-conto-addirittura-di-quante-volte-vado-al-bagno.
e giuro che non è un'esagerazione.

comunque.
Ci sono altri pensieri che esulano dal titolo e che probabilmente mi distrarranno dalla frustrazione di cui sopra, quindi li scrivo.
- Il tempo, qua, in questo periodo, è marzolinamente variabile (ma con temperature da Maggio; in pratica, una situazione inconsueta e confusionale a livelli assurdi) ma mi accorgo di osservare il cielo solo quando è sereno. Non è ottimismo, anzi, la molla che scatta e che mi fa accorgere che sto guardando il cielo è un certo senso di straniamento.
A volte mi capita di percepire il cielo come un piano molto più arretrato dall'ultimo orizzonte di paesaggio che posso vedere. E non è una brutta percezione, a prescindere da eventuali interpretazioni psico-filosofiche tipo "il cielo è profondo" piuttosto che "il cielo è lontano"..
ma da quando ho visto quella foto degli amici al parco, fortemente contrastata e con i colori accesi che avrebbero reso qualunque prato più verde dello sfondo "Colline" di Windows XP, ogni cielo azzurro con le nuvolette bianche non può non trasmettermi un senso di frivolezza più-o-meno-naif di fronte, e la vacuità interiore che ne consegue. sembrano ormai lontani i tempi in cui sarebbe stato bello essere un papavero.
- Gironzolare per il lungomare per conto mio mi ha fatto constatare e/o ammettere alcune cose:
è raro che ne capiti l'occasione, ma potrei innamorarmi anche al primo sguardo;
non so se potrò mai capire cosa c'è tra me e la stillicidiatrice;
dopo gli USA, anche qua si sta diffondendo una non-cultura del tatuaggio che perverte il buonsenso. Sempre più ragazzi hanno un tatuaggio - o un'accozzaglia - completamente insignificante [ma non come lo scarabocchio che dicevo io nella colonna a destra, quello è volontariamente in-significante], realizzati presumibilmente dal primo macellaio di turno ove si saranno recati con lo stesso spirito in cui si può andare a fare shopping;
gli anni passano, e mi sento decisamente altro dai quindicenni che iniziano a farsi una vita sociale.
- Dunque la tizia in questione, come si vociferava, è realmente incinta.
Scoprirlo mi ha fatto ripensare con una certa curiosità (e nostalgia) a quei quasi quattro anni fa.
le risate maliziose al vedere, a pochi metri da noi, questa ragazzina darsi seriamente da fare nel fingere uno smorzacandela, completamente vestita, sopra non so chi.
Probabilmente proprio la stessa sera in cui mi sono innamorato per la prima volta.
Due sigarette di fila per cercare di smaltire la batosta amicale appena presa.
I conati di vomito dovuti al non saper fumare adeguatamente, e il bidone dell'immondizia trascinato davanti alla sdraio dove sedevo nel timore che ne avessi bisogno.
I discorsi pseudo apocalittici riguardo la strana somiglianza tra le stime del numero delle stelle e il numero delle persone che possono aver abitato la Terra.
E, comunque, il sorriso oltre la malizia.

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