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giovedì 29 giugno 2006

pausa tra un inferno e un altro.. anzi, infiniti altri

non perché so che debbono arrivare, non lo so. Ma arriveranno. Ormai è palesemente questo il gioco.
O forse sono io che, ora che alcune grosse priorità della lista di cose da fare sembrano essersi di torno, URGO riposarmi un po' [forse anche perché una delle suddette priorità, stanotte, mi ha lasciato tre ore di sonno], per poi arrivare alla vigilia di altre consegne con ancora l'80% del lavoro da fare o giù di lì.
Vabbè, ma almeno ora che posso tirare un po'
(le cuoia?)
il fiato, lasciate che mi goda questa piccola pausa tra un inferno passato e potenziali infiniti altri prossimi.
piccola pausa fatta di capitoli vari
come una corsa sotto il sole cocente dell'una tra i mattoni del centro storico deserto, con le infradito che cioccano sui sanpietrini facendo un baccano assurdo e con una gioia profonda che mi stampa un sorriso scemo in faccia e mi fa capire che per altri cinque minuti ancora non sentirò il caldo
come il voler finalmente postare del weekend alla notte bianca: amico?, non riesco proprio a non odiarti quando sei egoista come sei, e irrispettoso verso chi non è te; amico?, se non mi avessi trascinato tu, non avrei potuto vedere - o accorgermi di - Folon aleggiante sul Duomo né l'elegante illuminazione clinica di edifici e monumenti circostanti, né L'Ultima Cena di Leonardo*; che le mode nascono nelle grandi città è risaputo, che ora la moda preveda il ritorno del sale sulle patatine del McDonald's l'ho scoperto per caso (quattro/cinque anni fa proprio in un grande centro urbano mi sono accorto che al Mac stava sparendo il sale, e lo stesso in seguito è successo dalle mie parti); vorrei vivere nel centro storico di una metropoli e muovermi solo in bicicletta o metro (metro, più o meno impossibile con una rete sottosviluppata come quelle italiane); Dolce & Gabbana ha definitivamente sepolto l'eleganza dei suoi vecchi spot in bianco e nero ambientati in terra sicula con un deciso cambio di target - ora è il fighetto arricchito, meglio se provinciale - e di stile/immagine - molto più glam-kitsch. Il cambio immagine era lampante da tempo, annunciato dagli spot degli orologi con in sottofondo quella canzoncina scialba che recitava "More, gimme more, if you love me gimme more.." e strapalesato da quegli altri spot più recenti con la canzone dai bassi tunzettari a dir poco alienanti (quelli giocati su androginia e omosessualità, che si chiudevano uno con un bacio gay e l'altro con un bacio tra un uomo che faceva la spesa e una donna meccanico)
come il voler finalmente postare di questa delusione estetica nel vedere questa ragazza che avevo sempre associato a Carmen Consoli (non so se capirò mai il perché di questa affinità che ho creato) terribilmente ingrassata e che sembra aver perso così tanto della sua poesia



*Nel vedere L'Ultima Cena, la guida ha ulteriormente approfondito ciò che sapevo riguardo a certe menate scritte da Dan Brown. Sono stato erudito in particolare sulla questione San Pietro vs. Maddalena Giovanni.
Cito testualmente dal Vangelo secondo Giovanni (13,21-26):

Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: "In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà". I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: "Di', chi è colui a cui si riferisce?". Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?". Rispose allora Gesù: "È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò".

Da ciò si evince chiaramente che:
1) Simon Pietro sta chiamando Giovanni, non sta puntando la mano al suo collo come a tagliargli la gola, come qualcuno ha detto; il coltello nell'altra sua mano è solo un preludio a questo:

Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. (Giovanni, 18, 10)

2) se Giovanni si reclina sul petto di Gesù, quest'immagine è stata creata a scopi più falsi di ciò che si pensava, e scandalistici al punto che, al confronto, Eva Tremila è da educande. Specie se confrontata con
alcune
altre
versioni
dell'
Ultima
Cena
molto
meno
conosciute,
che pure avrebbero fatto molto gola agli intenti di Dan Brown.
Senonché sono opere troppo poco conosciute dal lettore medio di bestseller.
(Grazie a Domenico per la maggior parte dei riferimenti iconografici, e anche per il Vangelo di Giovanni riguardo all'Ultima Cena.. ma l'avevo dimenticato! come ho potuto??)
Tra l'altro, due parole riguardo a quest'altra immagine (dal sito ufficiale): notare come sembri rappresentare un film drammatico realista o verosimile.

UPDATE: ecco già un paio di inferni per domani.
1- mattina. Impegno imprevisto che comporta una grossa grossa grossa spesa di soldi che recupererò fino all'ultimo cent ma non so quando/come.
2-appena possibile. Trovare un paio di pantaloni da cerimonia (che ho sabato), e cercare di barcamenarmi tra le fisse mie e altrui riguardo a come sti calzoni debbono essere.

lunedì 26 giugno 2006

okay, non ce l'ho fatta ad aspettare

per pubblicare il nuovo header.
e quindi eccolo.
Maggiori info nei due post precedenti.

OT: alla radio dicono che il No al referendum stia vincendo con circa il 60% dei voti.
Bossi già alla vigilia aveva minacciato di fare appello all'Unione Europea, non so se lo farà, comunque, non ho capito (e forse non capirò mai) su quale specchio voleva arrampicarsi dal momento che è stato chiesto il parere del popolo, e da quando in qua il senatùr ha preso questa movenza piagnucolona nella sconfitta, movenza a mio avviso molto berlusconiana.
A proposito, attendo con ansia ingiuriosi epiteti da parte del Cavaliere.

E' ormai chiaro che ho votato No (per male che va, meglio un male conosciuto - motivazione a metà tra il mio reale pensiero e l'ironia), ma quello di cui parlavo non era politica, era la saggezza umana.
Saggezza umana che in certi punti può equivalere a zero.

[lo stesso giorno]

[senza titolo]

update di bannerino.


grig-io il blogorroico


L'idea è nata da una grafica da T-shirt autoreferenziale (che non farò stampare mai, perlomeno per me) che presto, invece che su cotone, pubblicherò come header al posto del logo di Google contraffatto.
l'immagine è incompleta, purtroppo manca la parte i migliore (due fumetti, rispettivamente nero e bianco, dove si leggono le parole dei due quadratini: I am just / a shade), ma la risoluzione minima del bannerino non consentiva di meglio. E comunque, non è consigliabile aggiungere altre scritte.
Nota importante: sia ben chiaro che l'ispirazione mi è venuta da un certo stile grafico giapponese di cui sono davvero innamorato, e non da altre fonti, questo l'ho incrociato per purissimo caso (l'aveva linkato qualcuno su Daveblog nella propria firma) almeno un'ora dopo aver ultimato il mio marchio.
L'unica cosa in cui mi ha influenzato, mi ha spinto a provare a disegnare la bocca aperta così D invece che così ) . La bocca aperta ha vinto, e non perché il rimando era mascherato.
Comunque, una volta approdato a torinopride2006.it, ho preso a fare un giretto tra le pagine, di quelli che parti per caso e non hai idea di dove arriverai [la maggior parte delle volte, all'apoteosi del non-edificante].
Ma stavolta, tra cazzi altrui e linkaggi vari, sono arrivato (non chiedetemi come) ai portfolio flickr di un paio di questi proud.
Trovando alcune foto veramente belle, degli incerti che potrebbero valere come alcuni Mapplethorpe colorati, o qualcosa di Schiele, se solo la direzione del braccio destro non fosse così evidente, del kitsch (se l'immagine è costruita) un po' troppo ostinato e tipicamente da parata, e alcuni ricordi freschissimi, che devo decidermi a postare (come già anunnciato ieri sera).

domenica 25 giugno 2006

Lavori in corso

Non so se dare un po' una sistematina al layout generale del blog, ma sicuramente debbo dare una messa a posto; prossimamente gli "spazi fissi con aggiornamenti random" della colonna di destra saranno estensibili (cliccando sul titolo si apre tutta la lista) e, meraviglia delle meraviglie, sto organizzandomi per fare tutti i link così

grig-io il blogorroico

ché sono tanto carucci.
Quindi se vuoi una qualche immagine particolare da mettere nel rettangolino-ino-ino sulla sinistra del bannerino, fammi sapere.
thx
Credo che domani scriverò qualcosa di concreto, le ultime 24/36 ore sono state alquanto stimolanti per potenziali post.

Nota: l'immagine del mio bannerino rappresenta le "barre" televisive riportate in scala di grigi.
Non che abbia un senso, ma non ho pensato a niente di meglio. Forse uno ying-yang con un divieto sopra. Ma diciamo che è un po' un'arma a doppio taglio. L'incomprensione è SEMPRE in agguato dietro l'angolo. E vabbè allora la spiego adesso:
diciamo che la teoria dello ying-yang (bene e male sono equivalenti, nel bene c'è un po' di male e viceversa) la posso condividere - ma con molte riserve.
Bene e male non sono equivalenti, non c'è mai un equilibrio, specie sulla Terra; oltre, confido che una delle due parti sia più forte.
La piccola grande affinità che posso trovare tra me e la teoria ying yang è nella coesistenza di bene e male, ma che a mio avviso esiste solo nell'uomo terreno; uomo che comunque non è bene con un po' di male o viceversa, perché è uomo con bene e male in misure assolutamente random per fattori di individualità e contesto spazio/temporale. Bene e male, bianco e nero, così separati nel mondo trascendente, sono campo di battaglia nell'uomo (e tra gli uomini) che, guarda caso, essendo indivisibile, risulta grigio. Con o senza trattino.

mercoledì 21 giugno 2006

oggi sto un po' meglio per la questione di ieri, ma - al solito - nuovi imprevisti spuntano come funghi. Kafka e Fantozzi hanno terribilmente ragione.

secondo titolo: il tempo è denaro, e tutti e due tendono paurosamente allo zero. [per tempo, intendo tempo libero propriamente detto, ovvero non tempo di svago cazzeggiando per distrarsi un attimo dall'incombenza di gravi lavori urgenti da consegnare]
Dunque.
Ancora debbo capacitarmi bene di come possa essere accaduto che il mio libretto di risparmi - deposito dei miei lavori estivi e non ma comunque sottopagati - in circa dodici mesi sia passato da 2200 euri a sicuramente meno di mille, forse sei/settecento (ma non chiedo l'estratto conto per paura).
cioè.
Le risposte le so - mi è di peso chiedere soldi ai miei, nonostante loro esigano che glieli chieda in caso di necessità; mi schianto di lavori che sono sottopagati da persone che brontolerebbero se li mettessi faccia a faccia con un preventivo serio [esempio: in molto pochi sanno che la progettazione di un logo di media dovrebbe costare qualche migliaio di euro] e comunque sono pagati in straritardo; vivo al di sopra delle mie possibilità non facendo niente, e dico niente, di particolare - ma dico che non riesco proprio a capacitarmene.
Ma questo diciamo che è giusto il background.
Ora, il fattore scatenante.
Un danno che ho compiuto qualche giorno fa, il cui rimedio è stato amatorialmente valutato intorno ai 300 euro, oggi è stato dichiarato ufficialmente che vale sei/settecento euro.
E io che volevo cogliere l'occasione per riparare anche qualche altra cosetta..

Ok.
ora mi tocca iniziare a fare lo stronzo.
Tipo, iniziare a reclamare quei circa cinquecento euro che, un po' qua e un po' là, mi spettano (ma non mi aspettano, sono al punto che nemmeno mi si dice più: vieni a prenderteli, i soldi) da almeno dieci giorni. Quelli più recenti.

Hey!
Ma il post effettivamente all'inizio non volevo scriverlo così.
Ero partito con l'idea di concludere dicendo che avrei preso a prostituirmi.
L'ironia, che pure mi caratterizza spesso, è stata vinta dal buonsenso mentre scrivevo.
Ma quale buonsenso, se debbo fare lo stronzo per pigliarmi due lire!

martedì 20 giugno 2006

diciamo che non va troppo bene

quando quasi ogni cosa che succede è la ciliegina sulla torta della disgrazia appena capitatati.
E da una quindicina di ore sembra che ciò stia accadendo a me.
Il top però è la consapevolezza che il peggio ha ancora da venire, e non finirà prima di almeno quarantotto ore.

E certo che dopo uno dice: Voglio morire. Ti pare una prospettiva da poco il riposo eterno?

domenica 18 giugno 2006

e io che me li godevo, quei 96 livelli

utilitarista del cacchio.
ne approfitto per chiedere se qualcuno ha mai visto un Chargin' Chuck viola durante il gioco, e se è vero che raccogliendo tutte le monete del drago in tutti i livelli, queste si trasformano in monete della Principessa.
Comunque, per la cronaca, il mandrake di turno ha giocato alla moviola, o qualcosa del genere.

[lo stesso giorno]

lo dico anche se non ho ancora fatto lo switch

Bill Gates ha annunciato che andrà in pensione per dedicarsi al suo progetto filantropico.
Che molto probabilmente è qualcosa di più letteralmente umanitario che non la progettazione di un buon sistema operativo.

venerdì 16 giugno 2006

purtroppo molta gente stupida non capirà

che Il Codice Da Vinci si è dato la zappa sui piedi.
[a dire la verità, non credevo fosse possibile. Non è nello stile di certe produzioni commercialiwoodiane.]
Il più recente spot radiofonico dice (cito testualmente):

"Il mistero è stato svelato.. ed è campione di incassi.
Non restare nell'ombra, partecipa al fenomeno."

Lettura dell'opera:
- "Il mistero è stato svelato.." un po' intriga, un po' suona come se non ci sia più molto da dire ormai.
- Già dopo la parola "incassi", il buon gusto rasenta la suola delle scarpe.
- Con la frase "Non restare nell'ombra", ritorna la presunzione di svelare una verità, ma per le orecchie attente è già troppo tardi.
- La frase "Partecipa al fenomeno" suona lampantemente simile a un "Segui la moda", o se vogliamo calcare un po' la mano, a "Se tutti gli altri si buttano nel pozzo, buttati anche tu".
Ma purtroppo molta gente stupida non capirà, e coglierà solo la terza frase.

[lo stesso giorno]

per la serie: non solo "le disgrazie vengono a multipli di tre"

recentemente ho avuto serio modo di credere che qualcosa di analogo succedesse con i contrattempi o roba simile.
Oggi, la smentita
(wowwwwww)
ho appena scoperto che, tra oggi e domani, si sono liberate otto ore otto dalla mia timeline.
(wowwwwwwwwwwwwww)

mercoledì 14 giugno 2006

devo dire un mare di cose

ieri sera, impegno da un amico a cui - diciamo - dovevo un favore. Non è proprio così ma tagliamo corto.
SMS per avvisarlo che tardo di un po',
ma intanto prepara il necessario così perdiamo meno tempo.
più o meno.. preparativi finiti in un orario imprecisato tra le undici e mezza e mezzanotte.
Una mezz'oretta prima:
Hai un orario di rientro?
No.. basta che non torno a casa alle tre.
Due e tre quarti.
Diciamo che era abbastanza disorganizzato, e la cosa ha influito parecchio sul corso degli eventi.
Ma non posso dire che, almeno per un aspetto, non mi sono divertito. Anzi, quell'aspetto mi ha fatto proprio spassare.
Quindi ora sto crepando di sonno ma almeno sorrido un po'.

Sempre ieri sera, ma non riguardo al succitato contesto, pensiero sulla stessa linea di un post di qualche tempo fa:
tutto potenzialmente può concorrere al peggio.
Non è lo stesso che dicevo di là (Tutto quanto gestito da mani umane è potenzialmente fallace), perché la frase più vecchia è incentrata sulle persone e proprio per questo è sicuramente vera (la "stronzaggine", riprendendo un termine coniato dal professore che mi ha spinto a questo pensiero, è innata nell'uomo); la frase più nuova è incentrata sugli eventi esterni, legati all'uomo o meno, e non sono sicuro che possa essere del tutto vera, la parte razionale di me dice che il corso degli eventi non può avere una assoluta tendenza al male o al bene, e che quindi tutto concorrerebbe al peggio solo per chi vede il bicchiere mezzo vuoto.
Ma che la cattiveria di fondo è insita nell'uomo, sia ben chiaro, non è una visione pessimistica.

Il rincasare tardi di stanotte ha suscitato un'altro predicozzo materno.
E' innegabile che avesse ragione (ma d'altronde, come potevo tornare prima se c'era da fare e non potevamo rimandare niente?), ma quel tono polemico stile primissimi-anni-duemila-quando-io-ero-nel-pieno-scazzo-tardoadolescenziale-e-ogni-polemica-con-mamma-era-una-guerra se lo poteva risparmiare.
Qualcuno potrebbe obiettare: Ma non potresti essere anche tu che in questo periodo hai una sensibilità piàù vicina a quattro/cinque anni fa? Risposta: No.. la parte mia già la compio cogliendo al volo le provocazioni e irritandomi. Risposta seria: Non credo, mi sembra proprio sia in corso un cambiamento di modi in mia madre ultimamente.

TV stamattina: da stasera parte l'ennesimo programma futile che regala 500.000 euro.
Non capisco se è sintomo dell'avidità umana, o piuttosto se è sintomo della crisi economica generale. Ma mi sa la prima, la seconda è raprresentata meglio dal fiorire di agenzie creditizie.
Comunque, come sono lontani i tempi di Ok il prezzo è giusto, dove il premio finale era di tutt'altro ordine di grandezza, e se alla ruota acchiappavi il 100 al primo colpo ti davano un milione di lire (solo un milione di lire, diremmo oggi).

TV stamattina 2: su Canale 5, un film americano di media fascia, probabilmente familiare ma più indicato per i bambini.
Scena: un padre spiegava al figlio con un pesantissimo senso del dovere cosa doveva essere la guerra rituale che i ragazzini di una sponda del fiume ogni estate combattevano con quelli dell'altro versante. Che dovevano assolutamente vincere perché bla bla bla bla bla "non era solo un gioco" bla bla bla bla bla.
E che menate.
Tradizioni di sto genere sembrano essercene un fottìo negli Stati Uniti. Ma penso se ne sia perso un po' il senso.
Perché, per fare un esempio, se io fossi nato negli USA - ma mi sentireri un po' come una mosca bianca a non andare al ballo di fine anno. Non me ne frega niente del ballo e l'abito elegante e il fiore al polso di lei, ma penso che sarei guardato un po' strano dalla maggior parte della gente.
Oppure, le corse di carrettini fatti in casa. Sono un amore, ma mi sembrano troppo istituzionalizzate per poter essere ancora piacevoli.
Ma penso che il peggio sono le giornate padre-figlio. L'apoteosi del buonismo tenuto su con gli stecchini: relegare (o dover ricreare) in un giorno all'anno il meglio di un rapporto di una vita.
(Peggio di quelle storie di divorzi che, se l'affidamento lo ottiene la madre, il padre può vedere i figli per due ore alla settimana.)
Viva Jackass, un po' d'irrazionalità ancora non standardizzata.

TV ieri sera: le presentatrici del Festivalbar, non so se per imperizia dei microfonisti o per quali volontà sensazionaliste di un qualche autore del programma, strillano costantemente. E non se lo possono permettere. Hanno delle punte di stridulità assurde.
E il mago Forrest sembra si stia affettando.
(con un programma del genere c'era da aspettarselo, ma da un conduttore del genere, mai.)

Molto probabilmente stanotte ho avuto uno wet dream.
Cioè, senza il "molto probabilmente", a giudicare dal risveglio (faccia laeggermente abbastanza schifita)
Li detesto.
Specie quando sti infami lanciano il sasso e nascondono la mano, e la mattina seguente non ti ricordi nemmeno di aver sognato.

domenica 11 giugno 2006

Edipo, abbiamo un problema part two

come già detto qui, da tempo mi pesa alquanto il fatto di avere una madregretaria più che una madre in senso comune (senso comune che corrisponde una volta tanto al buon senso).
Ma forse, più che madregretaria, sarebbe più giusto parlare di mamm-a-cui-rendere-conto-addirittura-di-quante-volte-vado-al-bagno.
e giuro che non è un'esagerazione.

comunque.
Ci sono altri pensieri che esulano dal titolo e che probabilmente mi distrarranno dalla frustrazione di cui sopra, quindi li scrivo.
- Il tempo, qua, in questo periodo, è marzolinamente variabile (ma con temperature da Maggio; in pratica, una situazione inconsueta e confusionale a livelli assurdi) ma mi accorgo di osservare il cielo solo quando è sereno. Non è ottimismo, anzi, la molla che scatta e che mi fa accorgere che sto guardando il cielo è un certo senso di straniamento.
A volte mi capita di percepire il cielo come un piano molto più arretrato dall'ultimo orizzonte di paesaggio che posso vedere. E non è una brutta percezione, a prescindere da eventuali interpretazioni psico-filosofiche tipo "il cielo è profondo" piuttosto che "il cielo è lontano"..
ma da quando ho visto quella foto degli amici al parco, fortemente contrastata e con i colori accesi che avrebbero reso qualunque prato più verde dello sfondo "Colline" di Windows XP, ogni cielo azzurro con le nuvolette bianche non può non trasmettermi un senso di frivolezza più-o-meno-naif di fronte, e la vacuità interiore che ne consegue. sembrano ormai lontani i tempi in cui sarebbe stato bello essere un papavero.
- Gironzolare per il lungomare per conto mio mi ha fatto constatare e/o ammettere alcune cose:
è raro che ne capiti l'occasione, ma potrei innamorarmi anche al primo sguardo;
non so se potrò mai capire cosa c'è tra me e la stillicidiatrice;
dopo gli USA, anche qua si sta diffondendo una non-cultura del tatuaggio che perverte il buonsenso. Sempre più ragazzi hanno un tatuaggio - o un'accozzaglia - completamente insignificante [ma non come lo scarabocchio che dicevo io nella colonna a destra, quello è volontariamente in-significante], realizzati presumibilmente dal primo macellaio di turno ove si saranno recati con lo stesso spirito in cui si può andare a fare shopping;
gli anni passano, e mi sento decisamente altro dai quindicenni che iniziano a farsi una vita sociale.
- Dunque la tizia in questione, come si vociferava, è realmente incinta.
Scoprirlo mi ha fatto ripensare con una certa curiosità (e nostalgia) a quei quasi quattro anni fa.
le risate maliziose al vedere, a pochi metri da noi, questa ragazzina darsi seriamente da fare nel fingere uno smorzacandela, completamente vestita, sopra non so chi.
Probabilmente proprio la stessa sera in cui mi sono innamorato per la prima volta.
Due sigarette di fila per cercare di smaltire la batosta amicale appena presa.
I conati di vomito dovuti al non saper fumare adeguatamente, e il bidone dell'immondizia trascinato davanti alla sdraio dove sedevo nel timore che ne avessi bisogno.
I discorsi pseudo apocalittici riguardo la strana somiglianza tra le stime del numero delle stelle e il numero delle persone che possono aver abitato la Terra.
E, comunque, il sorriso oltre la malizia.

venerdì 9 giugno 2006

non tutti i mali vengono per nuocere

ma ciò non vuol dire che siano espressamente beni.
Sono mali le cui conseguenze non sono catastrofiche come ti immagini.
E quindi il risultato è oggettivamente non positivo, ma tu la prendi un po' più alla leggera, se non sei addirittura contento che sia andata meglio di come ti aspettassi.
Una cosa del genere oggi.
Oggi che l'inferno è sembrato apparirmi e frapporsi tra me e la creazione di un DVD.
Ho attraversato l'inferno credendo che alla via d'uscita fosse il DVD, ma in realtà ero in un labirinto, e ho trovato la vera via d'uscita (la destinataria del DVD, di cui dicevo mi avrebbe decapitato, proprio per questo motivo) ma non la tappa fondamentale. E quando me ne sono accorto, ho creduto che forse avevo appena passato giusto il primo girone.
e invece.
oltre la bisbetica contessa miseria che la credevo la prima volta, oltre l'acuta scettica che si è mostrata diverse seconde volte, ho trovato una donna materna e addirittura misericordiosa.
Ma mezza giornata a rincorrere un DVD è comunque persa.
vabbè, dai, però, è stato sicuramente peggio il dopo-donna-materna.
Consistito nel sentir parlare per più o meno una mezz'ora uno sborone dello stesso stampo del diciottenne-che-racconta-le-sue-super-avventure-sessuali-avvenute-guarda-caso-due-anni-prima-o-lontano-da-qui.
Non so se, in certi casi, debbo essere un po' più ingenuo, per arrivare a credere loro almeno un pochino, oppure se devo definitivamente riuscire a dire: complimenti che fantasia!
Direi la seconda, ma ciò necessiterebbe anche di una forte capacità di gestione di quanto consegue: risentimento dell'altro, che non eviterà di esprimerlo in qualunque maniera.

mercoledì 7 giugno 2006

oltre al danno, la beffa, e la beffa, e la beffa..

stamattina improvvisamente vengo chiamato dalla sede universitaria (20 km da casa circa) ove, per motivi relativamente futili ma più o meno inderogabili, devo andare entro le ore 13. Non avendo biglietti dell'autobus né auto a disposizione, mi tocca aspettare il rientro della prima auto che capita, che non avverrà prima delle 12 circa. Intanto preparo il pranzo e, tra una cazzata e l'altra, parto di casa alle 12.30 circa - e entro un'ora voglio tornare a casa per restituire l'auto a chi ne ha più bisogno di me nonostante dica che comunque si può organizzare in altro modo.
Arrivo in università e il motivo futile era già andato via da un pezzo con la diretta responsabile che aveva detto sarebbe stata lì fino alle 13, ora in cui sono arrivato io (spaccando il secondo).
Ok.
Torno a casa scegliendo la strada che avrebbe preso il mio familiare a cui dovevo restituire l'auto (intanto ne aveva presa un'altra) per scambiare le auto ed evitare eventuali incartamenti. Naturalmente, non ci incrociamo lungo la strada.
Arrivo a casa, 13.45 circa, e c'è un'auto in più. Ma il familiare è sicuramente partito.
E di questo mi viene data conferma da un altro familiare che aggiunge che c'è stato anche qualche litigiazzo per la questione auto..
Perdo tempo fino alle 14.10, dopodiché mi avvio verso la fermata dell'autobus dove, dopo 5 minuti, spero passi il mezzo che mi riporti in sede per una lezione - la speranza è dovuta al fatto che la corsa è segnata come "scolastica", e credo che al momento siano molto poche le scuole ancora aperte. nota: i biglietti li ho avuti alle 12 circa.
Alle 14.25 circa, convinto del fatto che la suddetta corsa già fosse stata soppressa per l'estate, con un certo malessere vado a ri-prendere l'auto (il malessere era dovuto al non voler sprecare tanta benzina, ma d'altronde l'autobus seguente sarebbe passato trtoppo tardi).
E guarda caso l'autobus passa proprio mentre, con l'auto, sto uscendo dal cancello di casa.
Ok.
Arrivo in università (per la seconda volta) puntuale alle 15, se non un attimino prima, e lezione è praticamente saltata.
Ok.
E per aiutare in un lavoro una mia amica che si trovava là, mi ritrovo a casa alle 17.30.
Non troppo ok.
E' solo l'ora che a non essere ok, non l'aver aiutato questa mia amica. Anzi.
Ma non penserai mica che..

In definitiva:
come dicevano Patty e Selma in un fumetto dei Simpson (discreta operazione commerciale che ballava tra -pochi- picchi di altissimo livello e -molti- picchi di livello infimo):
Patty: La nonna diceva sempre "Le disgrazie vengono a coppia"
Selma: "A tre", Patty! Diceva "a coppia" solo perché non riusciva a pronunciare "tre" senza dentiera!
[...]
Forse la nonna intendeva dire: "Le disgrazie vengono in multipli di tre".
Oppure, classica situazione da grig-io: quando fai una previsione su uno o più eventi, tra bene e male, la realtà prende sempre la terza strada. Che, in certi casi, tra bene e male, è peggio.

Visto che ormai sono in tema, ieri, altra situazione grig-io, di cui tra l'altro, mi compiaccio alquanto: era il 06.06.06, o anche 6.6.6, e non è successo niente di che.

Nota: nonostante il titolo, non sto in scazzo.

martedì 6 giugno 2006

per l'angolo "Nuovi orizzonti della scienza e della tecnica.."

sul mio primo indirizzo di web-mail (dove per la stragrande maggior parte arrivano junk mail, spam e virus) è arrivata un'email non segnalata come spam e senza allegati (quindi senza virus a priori).
Oggetto: 57657
Contenuto(HTML): 696
Di una qualche interpretazione me ne frega molto relativamente, anche se esistono giochetti simili con un significato (lettere apparentemente casuali che se viste da testo normale a HTML formano messaggi spamblicitari - 80-90% Viagra, guarda caso..).
La cestino, ma per i problemi risaputi del loro server, come spessissimo accade con quella web-mail, non si carica bene la pagina - e non viene cancellato un tubo.
E vabbè, me la tengo, la prima e-mail spedita e ricevuta dallo stesso indirizzo non inviata da me.

so che l'hacking (anche automatizzato) permette questo e altro, ma non mi era mai capitato, né a nessuno che conosca, ed la primissima volta è interessante..
anche se potevano pure scrivere qualcosa..

lunedì 5 giugno 2006

nero come la pace

perseguita impropriamente.
o perseguita-ta.

domenica 4 giugno 2006

[senza titolo]

ho appena letto (in maniera molto vaga, debbo documentarmi meglio) che Schopenhauer era contrario agli abusi della libertà di espressione da parte di persone che non hanno molto da dire.
Non è proprio lo stesso, ma già mi pare che ci sia una certa affinità (ste tre parole debbo linkarle).
Ora, o me la tiro, o mi deprimo per non essere stato il primo a pensare una cosa del genere.
Nessuna delle due.

[lo stesso giorno]

devo scriverla

nonostante stia affondando nella melma di lavori vari a scadenza DOMANI.

da giorni ormai la Bauli è approdata a fare spot pure alla radio.
E vista l'esponenziale differenza tra il mio ascoltare la radio e vedere la televisione (a netto vantaggio della prima), "Soffice la sfoglia, soffice la vita" mi tocca sentirlo TROPPO di più.
E già ha stufato. No, veramente era una lappa già al primissimo ascolto televisivo da neofita (guarda caso, c'è una piccola connessione con "E' Natale e a Natale si può amare di più.."), ma ora ha passato ogni limite e dunque scrivo.
possibile titolo: Come veicolare messaggi completamente falsi.
Tutta colpa dell'abuso della libertà d'espressione, o dell'utilizzo di quest'ultima da parte di persone improprie.
Che potrebbero essere
le/i popstar che vivono ovattate/i nella cartigienica (so che si scrive con le due parole staccate..)
cantanti rock che per qualche brutta esperienza o qualche grillo per la testa si sono fatti un'idea distorta di qualcosa
Dan Brown
Maria De Filippi
o anche lo spot più scemo che vorrebbe eguagliare la serenità di un trentasecondi di Mulino Bianco - anch'esso non propriamente reale, ma almeno è ben costruito - inesorabilmente mancando in finezza.

Si sappia che la vita è soffice quanto un muro di cemento armato, a volte coi famosi "cocci aguzzi di bottiglia" di Montale anche sporgenti dalle pareti e non solo "in cima".
Tuttavia si può non urtare, e i casi sono due:
- o ti hanno avvolto nella cartigienica, e io aspetto il giorno in cui anche lo strato più vicino alla tua pelle sarà stato logorato dai cocci e rischierai di essere punto/pungerti
- o cerchi di evitarlo, il muro, e cerchi di stringere i denti nel caso che.

Beckett sta svelandosi ai miei occhi, e ne colgo, oltre l'esistenzialismo tragico, la comicità e/o l'ironia.
Che certo non avrebbe trascurato una persona che si ritiene "le più sfortunate della Terra" (non lo è, ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire) e tuttavia è innamorato perso di quel jingle.

sabato 3 giugno 2006

domande retoriche

- Possibile che le casse dell'ipermercato del centro commerciale siano un tale inferno tra le 18.45 e le 20.00 circa del sabato?
- E soprattutto, è possibile che io mi illuda di comprare qualcosa ogni sabato a quell'ora?
- Come fanno ad esistere persone meschine al punto di far compiere le proprie meschinità - le quali tra l'altro hanno un oggetto del desiderio di talmente poco valore che è una vergogna - a persone ingenue facendole rivolgere a chi non è il diretto responsabile dell'oggetto del desiderio, il quale capisce che la richiesta è assolutamente assurda e deve arrabattarsi per dirgli una qualche forma di "no" perché non può dirgli "ma come ti permetti"?

Fortuna che, anche arrabattandomi, una qualche forma di "no" l'ho più o meno trovata.

[lo stesso giorno]

una cosetta stupenda

che ho finalmente ritrovato su Internet e non mi lascio più sfuggire:

TI RENDI CONTO DI VIVERE NEL TERZO MILLENNIO QUANDO...[...]

1. Per sbaglio inserisci la password nel microonde.

2. Sono anni che non giochi a solitario con carte vere.

3. Hai una lista di 15 numeri di telefono per contattare i tuoi 5 familiari.

4. Mandi e-mail alla persona che lavora al tavolo accanto al tuo.

5. Il motivo per cui non ti tieni in contatto con i tuoi amici e familiari è che non hanno indirizzi e-mail.

6. Rimani in macchina e col cellulare chiami a casa per vedere se c'è qualcuno che ti aiuti a portare dentro la spesa..

7. Ogni spot in tv ha un sito web scritto in un angolo dello schermo.

8. Uscire di casa senza cellulare, cosa che hai tranquillamente fatto per i primi 20, 30 (o 60) anni della tua vita, ora ti crea il panico e ti fa tornare indietro per prenderlo.

10. Ti alzi al mattino a ti metti al computer ancora prima di prendere il caffè.

11. Cominci ad arrovellarti il cervello alla ricerca di modi per sorridere. :) :o) :->

12. Mentre leggi tutto questo ridi e fai Sì con la testa.

13. Sei troppo occupato per accorgerti che su questa lista manca il punto 9.

15. E ora sei tornato indietro per vedere se davvero manca il punto 9..

16. Ora stai ridendo..

17. Mancava anche il punto 14.

[lo stesso giorno]

ieri

1) per caso ho intravisto nelle pause dal sonno "Il mio miglior nemico" di Verdone+Muccino.
Fondamentalmente, i film contemporanei di registi italiani li distinguevo solamente tra: a)Vanzina e simili; b)altri, quelli seri.
E inutile dire che ero molto più interessato ai secondi che non ai primi.
Ma già "Manuale d'amore" di Veronesi, quando l'ho visto, mi ha un po' spiazzato, non rientrando in nessuna delle due categorie e non essendo nemmeno una via di mezzo. E' diciamo una storia (anzi, più di una) seria affrontata però con un approccio più sdrammatizzante.
E, da quel poco che ci ho capito, anche "Il mio miglior nemico" sembra aver preso questa strada. Strada che comunque non mi pare malaccio, nonostante comunque nella mia scala di priorità venga un pelino dopo del filone Le fate ignoranti/Casomai/L'ultimo bacio/L'ora di religione (lo so che il regista -Bellocchio- è di tutt'altra generazione, ma l'attitudine mi pare simile)/eccetera.
Comunque, tra questi due generi non c'è una profonda differenza. Anzi, per quello che voglio dire, potrei accomunarli tranquillamente.
Mi sono accorto che ci sono cose che non mi vanno molto giù, nonostante fossi un carampano del genere.
tipo 1, le sclerate pazzesche. Quella di lei quando ha saputo dell'altra ne "L'ultimo bacio" mi è piaciuta un sacco, ma "Il mio miglior nemico" mi ha fatto accorgere del fatto che scene del genere sono spesso abusate. Abusate perché usate troppo, e a volte, anche a sproposito. In pratica, ad oggi, non sono più così frequenti certe scene d'isteria, quella certa sobrietà di una superiorità altezzosa discreta e bastarda fondamentalmente ha avuto la meglio. Quindi, se è molto più facile, comodo e reale, anche tra amici, non dirsi niente e guardarsi male (figuriamoci tra persone che non si conoscono - ndr), certi urlacci, quando usati impropriamente (spesso), costituiscono solo scene ormai inadatte ai fini del realismo, o solamente luccicanti (come specchietti per le allodole) ai fini dell'interesse dello spettatore.
tipo 2, i ragazzi che piangono. Mi sembra che in "Il mio miglior nemico", a un certo punto, Muccino piangente faccia il suo bravo discorso profondo alla fidanzata (o qualcosa del genere, ripeto che per l'80% minimo del film ho dormito).
Al momento non so/non ricordo se ci sono scene del genere in altri film del succitato filone, ma se ci fossero, mettiamo le cose in chiaro: non sono contrario all'uomo che versa una lacrimuccia (o anche un fiume) e menate pseudomachiste varie, ma se quella scena di Muccino piangente blablablà l'ho vista e capita bene, la cosa mi puzzava un po' tanto di smanceria tipo i Blue quando cantavano: if loving you with all my heart is a crime, then i'm guilty (per favore, risparmiatemi la traduzione). Preferisco di gran lunga il trentenne di inizi anni Duemila completamente incerto e perso riguardo al proprio futuro (tema su cui sono stati realizzati più film da sti registi italiani), completamente smarrito nelle pieghe di sé, eppure non piange (e non per fare il macho).
Comunque sia, non ho una brutta imprerssione di Muccino in generale. Sia chiaro.
2) ieri un discorso tra due conoscenti ha fatto sì che riuscissi a formulare in una maniera migliore di sempre un pensiero che da lunghissimo tempo avevo, e che riporto qui nelle migliori vesti: tutto quanto affidato a mani umane è potenzialmente fallace.
E sia ben chiaro, intendo proprio T U T T O.
Nello specifico, il discorso che mi ha suscitato il suddetto pensiero era riferito all'ostilità di un sacerdote verso un altro, di un'altra parrocchia, più giovane ma, per certi aspetti, palesemente più carismatico.
E la cosa è relativamente comica. Per la serie "predicare bene e razzolare male"..
Ma adesso non voglio mettermi a fare uno di quei soliti discorsi tipo i tanti anticlericali per sport che si trovano in giro.
Perché se volessi fare uno di quei soliti discorsi potrei tirare in ballo argomentazioni più scottanti tipo: il Papa donna (addirittura rimasta incinta - unico motivo per cui è stata scoperto il suo sesso), le non-proprio-casuali parentele di moltissimi papi rinascimentali con le casate nobili, l'Inquisizione, la persecuzione di Galilei eccetera eccetera.
Ma alla fine tutto rimanda al succitato punto: TUTTO quanto affidato a mani umane è potenzialmente fallace. E la sola via d'uscita è un certo buonsenso. Buonsenso che, pure, se fondato solamente sull'uomo, è destinato a fallire anch'esso (presto o tardi, anche a livello inconscio, arriverà la domanda: essere "buono".. ma chi me lo fa fare?)
e purtroppo molti, non solo laici, mancano di un autentico buonsenso.
3) ho visto lo spot di un triciclo che in diverse inquadrature non poteva non ricordare spudoratamente "Shining" di Kubrick (i lunghi piani sequenza dietro Danny che in triciclo scorrazza per i corridoi dell'Overlook Hotel e sopra le sue moquette sixties).
Piccola variazione per il finale della sequenza. Nello spot non ci sono gemelle, né intere né a pezzi.
[oddio che humour nero..]
non so ancora scegliere quale sia il peggiore plagio inutile e perverso tra questo spot e quello della Scavolini con la sola cucina in una scenografia sfacciatamente Dogville.

venerdì 2 giugno 2006

ANCORA CODICE..

questa è per chi "non esclulde che le teorie Di Dan Brown possano essere vere".
Partiamo da una cosa su cui più o meno tutti siamo d'accordo: in pratica la tesi è portata avanti con uno schema: 1 + 1 = pinco pallino.
Nella fattispecie: simbolismo + Ultima Cena + Opus Dei + Priorato di Sion + altro = Maddalena e Gesù erano sposati - o almeno compagni - e potrebbero aver avuto una discendenza.
Io non ho (e forse nessuno ha) i mezzi per smentire - ma nemmeno per confermare - l'esistenza di pinco pallino, ma fior fiori di studiosi laici hanno ufficializzato che 1 + 1 = 2.
Ovvero, il simbolismo esisteva prima dell'esoterismo, nell'Ultima Cena non c'è la Maddalena, il Priorato di Sion è stato fondato a metà Novecento, altro, tra cui anche qualche conferma di ciò che dice a Dan Brown.
Ma il risultato di 1 + 1 è sempre 2.
Diverse ipotesi "portanti" su cui poggiava la tesi di Dan sono state abbattute -ma molti non lo sanno, o non lo sapranno mai.
Comunque, anche per chi lo sa, comunque, la tesi continua a rimanere in piedi.
Non così facilmente la bastarda pulce nell'orecchio se ne andrà.
Pulce nell'orecchio per cui si una persona che cerca di essere imparziale potrebbe dire: "Non per le prove che porta Dan Brown, ma questa storia della Maddalena potrebbe essere vera". Non posso dargli torto (dicevo prima:Io non ho (e forse nessuno ha) i mezzi per smentire - ma nemmeno per confermare - l'esistenza di pinco pallino), ma chissà perché nessuno ci aveva pensato prima a sta storia, e ora però nessuno riesce a dire un No secco.
E comunque, un'altra questione: Il Codice Da Vinci parla tanto di femminismo sacro, ma non c'è UNA SOLA PAROLA che tiri in ballo il culto della Madonna, menzionata solo riguardo al dipinto La Vergine delle rocce.
Riguardo la MAdonna non si può parlare propriamente di "femminismo sacro", perché la madre di Cristo dovrebbe essere solo un esempio di persona di fede, ma i culti a lei dedicati sono innumerevoli.
Eppure qualcuno l'ha taciuta completamente per pubblicizzare una specie di campagna femminista, a questo punto, se non infondata, almeno inutile. E in pochi lettori sanno dissentire al 100%, io stesso non credo di riuscirci.
Non che voglia essere contrario a priori, ma sta pulce dall'orecchio me la voglio togliere (dalle _____), voglio pensare alla questione "Cristo e Maria Maddalena erano sposi" SOLO SE QUALCUNO PORTA DELLE PROVE SERIE. E LE PORTA SERIAMENTE.

Prossimamente (vorrei farlo stasera, ma tra poco esco e quando ritorno sicuramente avrò sonno) inaugurerò un nuovo spazio nella colonna di destra.. inconsueto e possibile oggetto di fraintendimento, ma fa niente..

giovedì 1 giugno 2006

ooooooocccccheeeeeeeeiiiiiiiiiii..

un'altra "cosa da fare" urgente depennata dall'elenco.
ma ho dovuti farci le tre di notte sopra (sì, ho dormito più o meno cinque ore O__o).
e di cose da fare urgenti ne rimangono ancora due e mezza.
E soprattutto, tra queste ci sono ancora due telefonisti incombenti che oggi probabilmente non vorrò evitare.
Anche se uno dei due è talmente spada di Damocle che finirà per tagliarmela direttamente, la testa.