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sabato 29 aprile 2006

Ho da dire un po’ di cose.

1. Cinema/tv/film/& so on..
- “Il Codice da Vinci” esce il 19 MAGGIO, non aprile come avevo detto qualche giorno fa, avevo letto male il manifesto al cinema e avevo dimenticato di correggere; comunque, stamattina ho visto la copertina di Ciak su cui era raffigurato (credo) Silas e non mi faceva impazzire. Affatto. Probabilmente la pellicola non soddisferà le mie aspettative di un film, comunque sia, serio.
- Sta uscendo nelle sale “Il regista di matrimoni”, nuovo film di Marco Bellocchio con Sergio Castelletto dopo “L’ora di religione”
[Davvero un bel film. Credo sia stato il primo caso di bestemmia “gratuita” che non mi ha dato fastidio, anche se mi ha lasciato un po’ strano.. spero che nessuno comunque abbia recepito erroneamente alcuni aspetti]
.
Già parlare di “regista di matrimoni” mi inquieta: a. perché mi fa pensare ai filmati di matrimoni (anche quelli fatti da fotografi) che sono al 90% un’accozzaglia di effetti video e transizioni veramente trash [ho i miei buoni motivi per credere che gli unici effetti da utilizzare siano il bilanciamento di colore e luminosità, le uniche transizioni stacco netto o dissolvenza, o poco più]; b. perché è tremendo pensare che possano esserci persone prese dalla FORMA più che dal contenuto di un tale momento (e purtroppo ce ne sono) al punto da doverlo programmare in ogni dettaglio come una coreografia. E questo se non erro è proprio l’aspetto messo in risalto da Bellocchio, con cui concordo allora se fa sì che il protagonista voglia sabotare l’evento.
A proposito di protagonista, che strano caso che Sergio Castellitto (molto apprezzato in “L’ora di religione”) mi ricordi parecchio Emilio Solfrizzi, attore di tutt’altra fascia. Così altra fascia che non me ne va nemmeno di dilungarmici su.
- Passando davanti ad una videoteca ho rivisto per caso la locandina di “Trappola in fondo al mare”, film uscito nel Bel Paese qualche mese fa. Non conosco affatto la storia, ma già solo vedendo un tale artwork mi chiedo: chi mai può essere andato a vedere il film? Dico, è la locandina/copertina di DVD/VHS più scialba che abbia mai visto.. perfino i film porno hanno copertine più espressive!
Ripeto, non conosco affatto la storia né il film di per sé, ma a mio avviso giusto il trailer o la trama potrebbero essere il pretesto che stimola la curiosità di vederlo. La locandina, proprio no.
L’unico effetto che mi ha suscitato (tra l’altro curioso, visto che non sono il tipo troppo influenzabile da certi stereotipi), un po’ di voglia di avere l’addome a scacchetti, o perlomeno più definito di quanto non sia al momento. Perché diciamo che quattro mesi di palestra hanno portato parecchi contenuti, ma poca forma (ossia muscoli sodi ma piccoli, addominali duri ma pancetta ancora sporgente).
- Stamattina ho visto il promo di “48 ore”, prossima fiction poliziesca targata Mediaset di cui avevo solo sentito lo spot radiofonico. Già la trama, accennata da codesto spot e ribadita dal titolo, mi suona abbastanza assurda: c’è una squadra di agenti che deve recuperare gli evasi entro 48 ore dalla fuga. Perché, i latitanti da oltre quarant’anni (ogni riferimento non è puramente casuale) non sono forse importanti?
Ma alla fine, chisenefrega, basterebbe non pensare che il plot debba essere realistico.
Ma la tecnica.. oddioooo!
Da quel poco che si evince dal promo, sembra “La squadra” con in più qualche inquadratura figa molto debitrice di certi effetti puramente commerciali di CSI o il fratellino sfigato Made in Italy RIS.
E a questo punto potete raccontare anche la mia vita, ma tanto non lo guardo.
- Easy rider: una bella lezione di vita contro tante bambocciate che ci raccontano da sempre.
Tipo l’uguaglianza razziale, il rispetto verso chiunque.
Sono cose giuste, sia ben chiaro.
Ma troppo spesso sono cose ancora al livello di parole e basta.
Perché ancora non viviamo in una società multietnica (ma una società che si sta riempiendo di immigrati che non si integrano e/o non riusciamo a far integrare - ndr), e fondamentalmente sono poche le persone aperte di mente. In pratica, tutti ormai dall’asilo abbiamo imparato con la giusta cadenza e la giusta faccetta da circostanza a dire che bisogna essere tutti fratelli e/o bisogna amare tutti e/o bisogna rispettare tutti. Ma non tutti ad oggi abbiamo ancora imparato a non scansarsi passando accanto ad un arabo, non tutti ad oggi abbiamo ancora imparato a non schifarci se vediamo un gruppo di punkabbestia che fanno assolutamente i cazzi loro ai bordi della strada, non tutti ad oggi abbiamo imparato a non farci film nella testa vedendo una faccia strana che non necessariamente appartiene ad un pervertito o un delinquente.

2.
La parte razionalista di me dice che frasi tipo “Sono la persona più sfortunata del mondo”, “Non c’è nessuno più iellato di me”, “Ah, ma io sto peggio di te” sono una maniera - a suo modo perversa - di tirarsela.
Ma certe volte è proprio vero che capitano tutte solo a te..

3. Musica
Ultimamente ho ripreso ad ascoltare parecchio “Numb” dei Linea 77. E proprio stamattina mi sono ricordato di quando ho pensato come sia un genere decisamente diciamo “maschio”. A parte il contrasto con le ragazzine sciape che ho visto al loro ultimo concerto, intendevo che è qualcosa di veramente non-proprio-viscerale-ma-comunque-fatto-con-sangue-e-budella e decisamente targettizzato ad un pubblico maschile più o meno del tipo “l’omo ha da puzzà” o giù di lì. In pratica, li ritengo un genere musicale affine a sport come il wrestling (se solo i network USA non ci costruissero sopra le telenovele), il monster truck racing, o meglio, il rugby, specie la variante senza casco e tante protezioni.
O, in altre parole, quello che, seguendo un cliché di interviste di Rock Sound assocerei alla domanda: “Album per far innamorare qualcuno del tuo stesso sesso”.
La domanda di cui sopra penso debba essere intesa come “l’album che in generale possa attrarre un uomo, indipendentemente da chi lo vuole conquistare.” e non come “l’album con cui IO debba sedurre un uomo” - il punto non sono i miei orientamenti sessuali pericolosamente altalenanti.
A proposito di omosessualità, curioso come “Insane lovers” sembri raccontare perfettamente in musica una qualche storia stile Josman (autore di diversi fumetti porno gay quasi sempre incentrati su rapporti sessuali tra padre e figlio spudoratamente consenzienti).

4. Tecnologia e portafoglio
Se gli auricolari di marca costano ben più dei 2,50 € spesi per un nome assolutamente sconosciuto, un qualche motivo ci sarà. Tipo, se quelli di marca danno fruscio, di certo non al terzo utilizzo.

5. The Nanny
Qualcuno sa dirmi qualcosa riguardo una tournée teatrale italiana della Tata, a quanto pare con i veri attori della sit-com?

6.
Qualcuno sa trovarmi una scusa che possa reggere per giustificarmi con dei più-o-meno-clienti? dovevo far loro avere un preventivo quasi due settimane fa, ma non l’ho fatto, perché non ho ancora capito quale è il mio compito, e soprattutto non ho capito perché dovrei far loro spendere soldi inutilmente; loro hanno provato a telefonarmi diverse volte e non ho risposto..
ti prego, lettore/lettrice, rispondi a questo post.. pensa che è come un concorso che premia la persona con più creatività. Creatività qui non significa che posso dire di essere stato rapito dagli alieni.

7.
Sarebbe bello essere un papavero.
motivi:
con quattro petali, hai l’essenziale e niente di più (chi solitamente disegna fiori a cinque petali pensa che se fossero quattro sarebbe scambiato per un quadrifoglio? bè, non è così)
è semplice, e proprio per questo la sua immagine non è troppo inflazionata per scopi troppo al di fuori della sua natura, a parte Kenzo e qualcun altro
ha modo di vedere sempre - o quasi - il cielo azzurro, e se piove, sa che, o è una pausa temporanea e comunque il cielo azzurro sarà la maggior parte della sua vita, o che comunque se esso è lì, è lì per il cielo azzurro.

Due pagine e qualche riga su Word, Times New Roman 12. Wow.

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