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lunedì 20 marzo 2006

cronachismi

ieri, ri-tirando fuori dallo scatolone dei ricordi un po' materiale che andrà a finire sulla parte del PDF firmata grig-io, era inevitabile trovarmi sommerso da ricordi visual, che per il 90%penso ritorneranno nello scatolone e basta, e la miriade di citazioni che un tempo occupavano il mio spazio vitale.
Ora le sto accuratamente rileggendo una ad una e tentando di rispecchiarmi evitando ogni forzatura o carampanesimo. Tutto può cambiare, e anch'io un po' sono cambiato da quando copiavo frasi o pagine intere su pezzettini di carta. Cambiato nel senso che magari ora non mi ritrovo più in interi foglietti, o parte di essi. Quindi la raccolta si sta rimpicciolendo, e tende ad adagiarsi sui contorni del mio sentire. [Contorni non vuol dire che sono solo coincidenze superficiali.]
Sto salvando giusto quello che ancora mi smuove dentro, anche fossero due parole (una da sola già non ha più un senso univoco) in una pagina.
E penso che PDF-erò anche questi altri materiali, evidenziando quello che secondo me è il punctum del discorso, ed eventualmente commentandolo.
Probabilmente andrò incontro a problemi di diritti d'autore, ma non voglio propagandare o diffondere illegalmente tale libro o film. E' solo un mezzo in più per farmi conoscere a te, e a me stesso. E quindi non va sottovalutato in confronto ai miei scritti autografi.
Anzi.
Perché, per esempio, c'è uno stato d'animo (o forse più) per cui "Street Spirit (Fade Out)", "Exit music" o "Something in the way" già dicono tutto. E, perlomeno al momento, a me riuscirebbe impossibile dire lo stesso, se dovessi comporci una canzone. E allo stesso modo per quanto riguarda la scrittura.

Una persona che conosco mi ha invitato per stasera a casa sua con quella che una piccola parte di me dice sia una scusa banale per farmi "riappacificare" con un nostro amico comune.
Dico "riappacificare" tra virgolette perché il termine sarebbe nella loro ottica. Io non sto incazzato con lui; ho solo tratto certe conclusioni che mi hanno portato a non contattarlo senza rancori.
Un'ancora più piccola parte di me dice che stasera rischierò di passare per quello cattivo.
E' una piccola parte. Ma non è muta. Anzi.
E se le cose dovessero andare così (vedi? la sto ancora ascoltando, quella più piccola parte) , già so che proverò un fortissimo imbarazzo per la presenza di chi mi ha invitato, che non c'entra praticamente affatto e non è necessario che io o lui tiriamo in ballo questa persona.

4 commenti:

rainbowsparks ha detto...

sapessi quante cose vorrei dirti a riguardo.
Ho un diploma in cattiveria,in queste cose.
Dignità,mi raccomando.

- ha detto...

ci provo.. a minuti parto.. forse poi posterò qualcosa.

- ha detto...

niente scusa banale per farmi "riappacificare" con il nostro amico comune. Chi mi aveva invitato aveva un alibi di ferro, infatti il programma della serata è stato esattamente quello che mi era stato proposto.
Con l'"amico in comune" ci siamo parlati, e anche abbastanza tranquillissimi. Ma le frasi che ci siamo scambiati, più o meno, *si potrebbero contare su una mano*. Inutile dire che non è naturale. Visto anche che quando non ci parlavamo credevo di sentire un certo gelo..
In pratica, tra bianco e nero, la vita prende sempre la terza strada.
Anzi, diciamo che sono io che non riesco ad immaginare più di due possibili soluzioni.

Non so, forse continuerò a fare il finto offeso, del genere "se due settimane fa, dopo aver curato i tuoi porci comodi, mi hai ignorato, come posso sapere quando di nuovo avrai piacere della mia compagnia?" [In altre parole: Aspetto che ti rifai vivo tu].
Il fatto che mi sembra che sentimentalmente possa fare a meno di praticamente chiunque è forse l'aspetto più forte della mia cattiveria verso gli altri (chiunque ce l'ha, ognuno a suo modo).
Comunque, qualche consiglio lo ascolterei..
(anche se può sembrare, non vuole essere una richiesta sfacciata di commenti per forza.. chi vuole commentare, lo faccia in piena libertà.)

rainbowsparks ha detto...

Ti spiego la mia posizione...credo che questo genere di cose siano troppo particolari e private per essere sviscerate su un blog, tu in linea di massima fa quel che ti senti di fare e ricordati di essere coerente con te stesso.
Che alla fine -non è una frase fatta- l'amico più caro che hai sei proprio tu