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venerdì 24 febbraio 2006

post triplo + due info..

quindi, scrivo giusto due righe.. (ironia)

1. senza titolo.
ieri sera mi è di nuovo capitato di vedere la realtà a me familiare come nuova a me: un po' di tempo fa, sono riuscito ad osservare il corso della mia città con un occhio diciamo da turista tale che mi ha ricordato un viale di Parma, visto interessato ma di fretta e di passaggio. Ieri è toccato alla zona commerciale che, osservata più globalmente di quanto mi sia possibile di solito (dal terrazzo di casa una mia amica), mi ha dato più o meno la stessa sensazione di caos straniante di insegne luminose che mi dà la zona commerciale di Ancona (anche se quella di Ancona è esponenzialmente più grande come superficie).
E probabilmente sto sbagliando tutto.
Perché semmai il giusto sarebbe il contrario: vedere nuove realtà come familiari, e non il proprio habitat come alieno.

2. cazzo la nebbia!
(titolo da leggere in tono come qualcosa di importante di cui ci si accorge molto in ritardo) Infatti me ne sono accorto per caso e non me l'aspettavo proprio, oggi. Ma l'ho vista, e mi ha affacinato come al solito. Perché forse è la miglior rappresentazione del concetto di grig-io (certo non perché quando c'è la nebbia c'è solo grigio a posto del cielo e degli oggetti più lontani). è bella perché rende la reraltà in-definita, come effettivamente è ma non sappiamo percepirla. in-definita, e sottolineo il trattino, perché dire "indefinita" fa pensare a qualcosa di infinito, senza confini, mentre "in-definita", a mio avviso, centra meglio il punto: la realtà perde la definizione, le cose perdono i contorni che le separano nettamente e tutto tende ad una fusione con l'altrto e con il bianco. anche se non ci riesce, perché lquando c'è la nebbia vedi grigio chiaro. Ma sono belli anche gli aspetti laterali, come l'atmosfera ovattata, la poca gente che cammina a piedi per le strade, e quasi tutti vanno da soli, i ruomori e i suoni che diventano quasi solo delle eco.

3.senza titolo
forse quando parlo non so esprimermi e farmi capire. o forse la cosa è dovuta all'incomunicabilità congenita e latente che la mia croce e delizia chiamata Novecento ci ha lasciato.
Fatto sta che, da un po' di tempo, quando ho degli scambi di opinioni con alcune persone in particolare, se non annuisco vegetalmente a ciò che l'altro dice, ho l'impressione che il mio interloquente si risenta, si chiuda ancora di più nella propria opinione, e riprenda il discorso con tono di disappunto piagnone del genere: "Però ho ragione io..".
E tutto questo anche solo se, nel rispondergli, aggiungo poche parole alla frasetta "Hai ragione..".
è un po' triste.


Annuncio # 1:
al progetto del libro di cui parlavo in qualche post fa, ho coinvolto anche un mio conoscente, pinkarman (di cui non ho credenziali online dirette, solo tutti i risultati di Google per il suo nickname e il sito www.arowanastudio.com/mentezero a cui partecipa). Sarà una raccolta di nostri pensieri, citazioni e forse immagini, più corposa, eterogenea, e, inoltre, se raccoglieremo scritti in lingua inglese a sufficienza, realizzeremo il tanto agognato libro double-face, o meglio, double-side.

Annuncio # 2:
probabilmente lo spazio fisso in espansione "mi piace" presto scorrerà in basso nella colonna di destra per fare posto ad un altro spazio: "grig-io è.."
Quest'idea degli spazi fissi, che ho inserito forzatamente nel codice HTML a posto del mio profilo Blogger, penso sia qualcosa che possa parlare di me molto più del profilo stesso.

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